lunedì 1 giugno 2020

La settimana dell'autore: bibliografia di Tommaso Occhiogrosso








BIBLIOGRAFIA:





Titolo:
"Ad  un passo da me" edizioni Albatros, 2010

Sinossi:
Berto è un ragazzo come tanti, vive da solo nella sua condizione di single incallito e fatica a vivere la propria vita: si ritrova continuamente ad osservare gli altri e a pensare col loro cervello, ad immaginare situazioni e pensieri e condividere con loro frammenti di esistenza.
Ma sarà un evento drammatico a cambiarlo: a seguito di una brutta caduta, si troverà improvvisamente su una sedia a rotelle.
La vita sembra essere finita quel giorno, in quel luogo, in quell'istante.
Ma, in realtà, sarà proprio allora che il ragazzo comincerà un percorso che lo porterà a scoprire la sua vera natura, il vero Berto, quella persona che avrebbe sempre voluto essere e non è mai riuscito a diventare.

Una citazione dal libro:
"Pensavo che nessuno in realtà è secondario.
Se una semplice comparsa avesse dimenticato la sua battuta o avesse sbagliato il tempo d'entrata, quella commedia si sarebbe certo ricordata per l'errore della comparsa e a poco sarebbe valsa la bravura del protagonista: l'opera sarebbe stata ormai compromessa.
Dunque, abbiate rispetto della scena e del personaggio che siete, non merita tanta vergogna!
Date vita al vostro personaggio!
Siamo tutti un pò attori ed è giusto che il sipario si apra.
Dobbiamo rispettare il ruolo che abbiamo, anche se non saremo seguiti da una folla di spettatori.
Non sempre possiamo fare il pienone in sala, tuttavia dobbiamo rispettare il nostro personaggio, dobbiamo rispettarci.
Il palco sul quale passeggiamo e viviamo è uno solo, una sola sera, magari.
Una volta che veniamo giù da quel palco non possiamo più salirci, non ci sarà più uno spettacolo per il quale dar vita al nostro personaggio.
Se hai ancora la fortuna di avere indosso i tuoi abiti di scena, non importa se ti senti solo, non importa se a seguirti saranno in pochi: fai la tua parte, figlio mio, anche se poche battute, anche se sentirai amarezza nel pronunciarle.
Tirale fuori con tutta la voce e con tutta la forza che hai!
Quando sarà finito tutto, le luci si spegneranno e dovrai scendere da quel palco: non avrai più modo di fare la tua parte.
Non buttarti come un pupazzo sulla scena, non abbandonare la tua parte!
Hai lavorato tanto per quest'opera: è proprio quando si è soli che si vede l'uomo, proprio quando nessuno ti applaudirà, dovrai applaudire te stesso perchè sei stato bravo per te,solo per te!
Come a teatro, così nella vita, finchè non cala il sipario, fai la tua parte, ti prego!"


La mia recensione:
https://saporedilibri.blogspot.com/search?q=ad+un+passo+da+me








Titolo: 
"L'uomo senza specchio e cravatta"  edizioni Il Pavone, 2012

Sinossi:
Carlo, ritardatario perenne, è un ragazzo come tanti: ha 30 anni,è figlio unico, vive con i suoi, 
ha un lavoro che si è inventato e un'amica con la quale condivide tutto.
Antonio è suo padre, ma lui non è affatto suo figlio, o meglio non è ciò che un genitore si aspetti da un figlio adulto.
Padre e figlio vivono in eterno contrasto, come 2 individui ospiti della casa, nella quale i silenzi sovrastano le parole.
Carlo cerca verità,ma ogni cosa gli parla di CipolleMarce.

Una citazione dal libro:
Cipolla Marcia è il nome che do a tutto ciò che non è vero.
La verità è una cipolla, che sfoglia dopo sfoglia, 

riga le guance di lacrime senza nemmeno che tu ne sappia il motivo.
Tanta non sincerità, fa piangere. 
Il cuore della cipolla è il fulcro della verità, la verità per eccellenza. 
Di solito mostriamo la nostra cipolla intatta, lucente, perfetta e, strato dopo strato, 
sveliamo la parte più vera a chi veramente la merita. 
Chi decide di lasciarla integra, a lungo andare muore nelle sue stesse verità, 
affoga propriamente nell’acidità delle sue sfoglie:
patine d’ipocrisia che seccano pian piano, sino a far marcire il cuore. 
E la cipolla si butta.
Sfogliare cipolle ancora intatte, mi rattrista.
Per questo il mio linguaggio pare incomprensibile,
di parole senza spazi, senza pause, perché troppi vuoti formano distanze ed io,
cerco di tenermi stretta ogni cosa, specie pensieri vitali, essenziali per distinguermi dalla massa.
Così facendo, son certo resterò solo, appunto,
ma questi vuoti, queste distanze, non mi fanno per nulla paura.
Sono tutto di un pezzo, anch’io.
E camminerò da solo.

La mia recensione:
https://saporedilibri.blogspot.com/2015/01/luomo-senza-specchio-e-cravatta-tommaso.html








Titolo:
"Matrioske"  edizioni David & Matthaus, 2013

Sinossi:
"Matrioske" fa luce su una giornata qualunque di Brigitte, come se si accendessero i riflettori su una ragazza e la seguissimo in tutti i suoi spostamenti, per sbirciare nella sua vita per una giornata.
Una giornata rappresentativa dell'esistenza della protagonista, dei suoi pensieri, del suo modo di rapportarsi con gli altri.
La vediamo uscire di casa, andare a scuola,parlare con i suoi amici, vivere esperienze sessuali, occuparsi di un bambino,scoprire l'amore...
Niente di particolare, a prima vista: il racconto si concentra,infatti, anche su dettagli insignificanti, trascurabili, che servono comunque a tratteggiare la personalità di Brigitte.
Ma sono i pensieri della protagonista, messi completamente a nudo dall'autore, a farci capire realmente chi abbiamo di fronte, a farci comprendere la complessità del suo animo.
Brigitte è, in realtà, la somma di tutte le matrioske che si è costruita tante Brigitte che si rapportano con il mondo, che coprono la vera essenza, la matrioska più piccola, quella che rappresenta il cuore.
Un animo solo all'apparenza cinico e provocatorio, che nasconde un segreto doloroso, preservato nell'intimo e coperto da numerosi strati per proteggerlo.

Una citazione dal libro:
Per quel che mi riguarda, forse non esiste un posto dove sentirmi al sicuro, ma frequento luoghi e sparisco all'occorrenza.
Un pò ovunque ,un pò in nessuna parte del mondo.
Non mi sento cittadina,ma pellegrina, e se mi fermo è solo per pianificare la prossima tappa.
Dovrò pure accamparmi per progettare il viaggio!
Il fatto è che non son mai a casa, non mi sento protetta con nessuno, non esiste un punto fermo dove posare le valigie,ma solo angoli dove metterle in sosta momentanea.
C'è di peggio che non mi rendo amabile, ma non è un mio problema.
Non sono l'emblema della simpatia e la stessa cosa penso di tutto ciò che mi circonda.
Il mondo, in effetti, non ha niente di simpatico, tantomeno di tondo:
lo vedo piuttosto spigoloso.
Devi starci attento,altrimenti ci cozzi e ti fai male.

La mia recensione:
https://saporedilibri.blogspot.com/2014/07/matrioske-tommaso-occhiogrosso-2012.html









Titolo:
"L'abito non fa il morto"   edizioni David & Matthaus, 2013

Sinossi:
"Dopo aver visto ciò che la gente vuol mostrare, credo sia giusto andare oltre a interrogare, in qualche modo,chi non può mostrare più nulla".
E' racchiuso in questa frase il significato vero di questo romanzo.
Alfredo è un becchino, divorziato ed egoista, a detta degli altri.
Prima era un fotografo, uno che immortalava la "vita, nascosta nella rabbia o in una lacrima, quella che non interessa a nessuno, perchè troppo preoccupati a vestire i panni della perfezione.
Il suo mestiere è ora quello di vestire i cadaveri e gli impone di non pensare alla vita che è sfuggita da quei corpi ormai inerti.
Ma quella suora morta nel convento nasconde qualcosa e sente il bisogno di osservare da vicino quel "pezzo d'anima" che resta "incollato sul viso, perchè è quello che racchiude la nostra vera essenza.

Così varrà la pena tornare nel convento di nascosto, perchè forse non tutto è perduto, c'è ancora qualcosa da salvare, è soltanto un'attesa.

Una citazione dal libro:
Ecco perchè di tutto ciò che osservo, prediligo gli inestetismi, brevi e indefinite macchie che ci portiamo dietro.
Provo a immaginare una vita linda, spazzata, lustrata sino all'ultima mattonella:
praticamente un'esistenza asettica.
Più ci penso e più mi concentro sul desiderio di continuare a sporcarmi,mettere le mani nella spazzatura per vedere ciò che è stato,ciò che ho trascurato, perchè nella quotidianità dei giorni, spesso mi perdo.
Devo ritrovarmi nell'immondizia.

La mia recensione:
https://saporedilibri.blogspot.com/2014/07/labito-non-fa-il-morto-tommaso.html







Titolo:
"Come una cosa e l'altra"    edizioni David & Matthaus, 2013

Sinossi:
Ci si può sentire soli anche se circondati da tante persone, da tanti amici.
E'quello che succede nel bar in cui ragazzi e ragazze si incontrano, si tengono compagnia,
si confidano, litigano e passano giorni.
Soprattutto per non sentirsi soli.
Caratteri differenti che si scontrano su progetti importanti come su piccole questioni e tra le righe si percepisce sempre una rassegnazione amara.

Una citazione dal libro:
Ecco,questo è Mario:
uno che,come una cosa e l'altra,cerca del buono in ogni situazione.
E'patetico.
Ma divertente.
Scherza di ogni tragedia perchè pensa che alla fine sono i cattivi pensieri a rovinarci la vita.
La presenza di Matilde, invece, la ascolti.
Non la osservi.
Per questo è bella anche quando non la vedi farsi largo tra tante teste.
Direi quasi che è quella nota che suona,dietro a un'altra e un'altra ancora,ma in sottofondo,senza prevaricare con prepotenza.
Penso che Matilde a volte parli,ma senza farsi ascoltare,tanto che è silenziosa.

I suoi occhi esprimono concetti chiari solo a pochi.

La mia recensione:
https://saporedilibri.blogspot.com/2015/01/come-una-cosa-e-laltra-tommaso.html







Titolo:
"Metà carne, metà ricordo"  edizioni David & Matthaus, 2013

Sinossi:
Hektor è un artista di candele.
La sua bottega in Via dei Martiri pare un luogo di culto, a volte tetro, a volte luminoso.
I suoi clienti non sono acquirenti qualsiasi, sono anime.
Nel covo del candelaio si illuminano vite e zone oscure,si raccontano solitudini e speranze.
A far luce sulle verità c'è Hektor, abbandonato da piccolo alla cura dei nonni.
E c'è il suo gemello mai nato:la malattia.
Hektor è un borderline.
O bianco o nero.
Come l'arte delle sue candele.
Tra "Carne" (i clienti, il presente) e "Ricordo" (il passato, la malattia) giunge zia Sara, una psicologa con un passato da farsi perdonare.
Attraverso i clienti della bottega,conoscerà Hektor e la sua malattia, tentando di ricucire una ferita lunga una vita.

Una citazione dal libro:
"Quanto può infastidire un soffio? Nulla. E'solo una frazione di fiato. Ma se sei candela t'uccide."
"Sono una candela?"
"Tutti siete candele. Chiunque venga da me è candela. Io vi offro colore, forma, profumo di incenso o vaniglia. Bisognosi di luce e portatori sani di buio: basta un fiammifero per darvi vita o un soffio per farvi lacrimare cera".

La mia recensione:
https://saporedilibri.blogspot.com/2014/08/meta-carnemeta-ricordo-tommaso.html







Titolo:
"Nessuno ti chiama per nome"   edizioni Le Flaneurs, 2019

Sinossi:
Carmine è un ragazzino intelligente e sensibile, diverso da tutti i suoi coetanei e dalla gran parte degli adulti di sua conoscenza.
Mentre i compagni passano l'estate a scorrazzare in bici per le strade di Oria, lui ama disegnare, soprattutto volti, rendendoli migliori e "più veri" su carta.
Quello dell'appuntato Carbone, per esempio, lo intriga al punto da piazzarsi ogni giorno nella caserma dei carabinieri con la scusa di una bicicletta rubata, per coglierne le innumerevoli sfumature.
E'lì che, una mattina, un uomo va a denunciare la scomparsa della figlia Sashi, trovandosi davanti l'aria di sufficienza del maresciallo Biase.
Carmine segue l'istinto e, con lo scarso aiuto dell'italiano stentato di questo padre in lacrime, realizza un ritratto che viene affisso in paese.
Ma a nessuno interessano davvero le sorti di una zingara.
Solo a lui, che la prende tanto a cuore da portare avanti un'indagine in solitaria per ritrovarla, compiendo nel frattempo un percorso che lo allontana dai pregiudizi dei grandi e lo rende più simile all'uomo che vuole diventare.

Una citazione dal libro:
"Sei strano..."
"Capita che me lo dicano"
"E tu come ti senti?"
"Strano. Diverso.Forse perché guardo cose che gli altri non vogliono guardare. Mi piace andare oltre a quello che vedo è che sento."

La mia recensione:
https://saporedilibri.blogspot.com/2019/10/nessuno-ti-chiama-per-nomeunestate-con.html


La mia videorecensione:
https://youtu.be/W_0AgZZQGes




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