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sabato 14 gennaio 2017

Frasi dal libro "La misura della felicità" di Gabrielle Zevin

Nessun uomo è un'isola.
Ogni libro è un mondo.

Mentre se ne sta lì,in piedi, gli viene in mente quella ragazza.
Gli ricorda un fiore,un dente di leone.
Le grintose labbra dicono:
"Nessuno può farmi del male",

ma i teneri occhi chiari invece dicono:
"Tu invece sì e probabilmente me ne farai".

E lui l'aveva fatta piangere,quel fior di ragazzona.
Complimenti.
Complimenti davvero,A.J.!

Avevano discusso sempre e solo di libri.
Ma cosa,in questa vita,è più personale dei libri?

Il problema di vivere da soli è che,se sporchi,poi sei tu a dover pulire.
No.
Il vero problema di vivere da soli è che non importa a nessuno se sei sconvolto.

Non voglio morire,trovo semplicemente difficile essere sempre qui.

Un furto è una perdita sociale accettabile,mentre la morte è una perdita che ti isola.

Mi vuoi bene?
Non mi conosci neanche.

Non dovresti concedere il tuo amore così facilmente,ragazza mia.
Certe persone non sono destinate a rimanere nella tua vita per sempre.
Mi preoccupi:se vuoi bene a tutti,finirai molto spesso per essere ferita.
Non bisogna concedere il proprio affetto a chi non se lo è guadagnato.

Voglio ancora credere che esista un lieto fine ma sta diventando difficile.

All'inizio pensa che sia felicità,
ma poi giunge alla conclusione che si tratti di amore.
Di amore,porca miseria!
Che scocciatura!
Una volta che ti importa di qualcosa,comincia a importarti di tutto.
E questa è la cosa più seccante.

L'unica cosa che conta è esserci.

Il luogo che Maya ama di più è il piano di sotto,
perchè il piano di sotto è la libreria.
E la libreria è il posto più bello del mondo.

Quando prende un libro,la prima cosa che fa è annusarlo.

Non pensa quasi mai alla madre.
Sa che è morta.
E sa che "morto" è quando vai a dormire e non ti svegli più.
Le dispiace molto per lei,perchè le persone che non si svegliano più,non possono scendere in libreria,al piano di sotto,la mattina.

Ha pensieri ma non ha parole per esprimerli.

Se si parla di politica,di Dio o dell'amore,la gente mente e lo fa pure in modo noioso.
Tutto quello che ti serve sapere di una persona lo capisci dalla sua risposta alla domanda:
"Qual è il tuo libro preferito?"

Quando parla di cose che gli piacciono davvero,si sente hudo.

Talvolta i libri non ci trovano finchè non è il momento giusto.

Io sono una persona romantica,ma a volte questi non mi sembrano tempi romantici.

Sei uno snob e ti perdi un sacco di cose a fare lo snob.

Il tempo che passo a leggere è il tempo in cui imparo a scrivere meglio.

Vi vedo entrambe,oltre la porta:
siete sedute sul vecchio divano viola.
Tu stai leggendo "Il canto di Salomone" di Toni Morrison e lei sta leggendo "Olive Kitteridge" di Elizabeth Strout.
In mezzo a voi c'è il gatto tigrato Pozzanghera.
E io non ricordo di essere mai stato così felice.

Amelia la guarda:ha gli occhi gentili.
Ma lei si è fatta troppo spesso ingannare dagli occhi gentili.

Sposiamoci!
So che sono bloccato su quest'isola.

Che sono povero.
Che sono un padre single.
Che i guadagni della mia attività sono in calo e che faccio abbastanza schifo quando si tratta di organizzare presentazioni.
Tutto quello che ti posso dire...tutto quello che ti posso dire è che insieme ce la caveremo,te lo prometto.
Quando leggo un libro,desidero che anche tu lo stia leggendo:
voglio sapere che cosa ne pensa Amelio.
Voglio che tu sia mia.
Posso prometterti libri e conversazione e tutto il mio cuore,Amy.

"Tutti i matrimoni mi piacciono,ma non ti sembra particolarmente bello quando a sposarsi sono 2 persone davvero adulte?"
"Ho capito quello che vuoi dire...cioè che quei 2 non stanno facendo questo passo a occhi chiusi.
Lui sa che lei non è perfetta e lei sa che lui non è perfetto.Entrambi sanno che la perfezione non esiste".

E'la segreta paura di non essere degni dell'amore che ci isola.
Ma è solo perchè siamo isolati che pensiamo di non essere degni dell'amore.
Un giorno sarai in un posto e lui o lei sarà lì.
Sarai amato perchè proverai il sincero desiderio di non essere solo.
Avrai scelto di non essere solo.

Un giorno potresti prendere in considerazione l'idea di sposarti.
Scegli qualcuno convinto che tu sia l'unica persona nella stanza.

La loro felicità non è la sua infelicità.
O forse sì?
Forse nel mondo intero,in ogni istante,la misura della felicità è pari quella dell'infelicità.

Il problema dei matrimoni è che ti fanno sentire dannatamente solo.

Tu sei cattivo.
E la cosa peggiore è che hai reso cattiva anche me.

Ognuno ha i suoi gusti e questo è un fatto bellissimo e orribile nel contempo.

Un posto non si può definire tale se non ha una libreria.

La cosa che mi dà più fastidio in una storia è quando,alla fine,rimangono cose irrisolte.

"Sei una persona davvero carina"
"Sono una persona ordinaria"

"Assolutamente no!"
"Il fatto che una persona sia carina non è una buona ragione per corteggiarla,sai...ti sto solo mettendo in guardia:potrei essere un brutto libro con una bella copertina"
"Certo che no!Sono anni che ti osservo,che ti tiro giù dallo scaffale per guardarti,per leggere il risvolto e le frasi sulla quarta di copertina"

"Un pò vago..."
"Sufficiente a farmi desiderare di leggere tutto il libro"


La gente è imprevedibile ma non agisce a caso,anzi.
Di solito ha un motivo preciso per comportarsi in un certo modo.
Chi può dire perchè le persone fanno quello che fanno?

Cos'hanno di tanto speciale questi tempi?
Le cose migliori sono state a poco a poco eliminate,come si elimina il grasso dalla carne.
Hanno cominciato i negozi di dischi,poi è stata la volta delle videoteche,quindi è toccato ai giornali e alle riviste e adesso stanno scomparendo perfino le catene di librerie.

"Sei molto importante"
"Non sono mica il presidente!"
"Sei molto di più:sei l'amore della mia vita"


Il vero regalo del periodo delle feste è che le feste finiscono.

Mi sento come una ragazza che è andata a troppi appuntamenti.
Ho avuto troppe delusioni.
Ho nutrito troppe volte la speranza che l'incontro successivo sarebbe stato quello giusto.
Ma non è mai successo.
Sono arrivato al punto in cui mi aspetto sempre e solo il peggio dalla gente.

Sembrano tutti uguali.
Che differenza c'è fra un libro e l'altro?
Sono diversi perchè lo sono.
Bisogna leggerne molti.
Bisogna crederci.
Bisogna accettare che qualcuno ti deluda perchè qualcuno,di tanto in tanto,ti possa entusiasmare.

"Non sto piangendo per te,sto piangendo per me.
Sai quanto ci ho messo a trovarti?"
"Incontrerai qualcun altro..."
"Fanculo!A me piaci tu!Sei quello giusto,coglione.Non posso incontrare qualcun altro"

Ti amo.
Vorrei lasciarti con una frase più intelligente ma questo è tutto ciò che so.

Un uomo non è un'isola.
O almeno un'isola non è la sua condizione ottimale.

Leggiamo per sapere che non siamo soli.
Leggiamo perchè siamo soli.
Leggiamo e non ci sentiamo soli.

La mia vita è uno di questi libri.
Leggili e conoscerai il mio cuore.
Noi non siamo veri e propri romanzi.
Non siamo veri e propri racconti.
Noi siamo opere complete.

Ci proverà di nuovo.
Non smetterà mai di provarci.

Noi siamo ciò che amiamo.
Siamo quello che amiamo.
Non siamo le cose che raccogliamo,che acquistiamo,che leggiamo.
Per tutto il tempo che passiamo qui,sulla terra,siamo solo amore.
Le cose che abbiamo amato.
Le persone che abbiamo amato.
E tutto ciò...penso che tutto ciò continui a vivere.

Mi piace parlare di libri con persone cui piace parlare di libri.
Mi piace la carta.
Mi piace la sensazione della carta.
Mi piace sentire il peso di un libro in tasca.
Mi piace l'odore dei libri nuovi.



"La misura della felicità" - The storied life of a A.J. Fikry - Gabrielle Zevin (2014)




LA TRAMA:
Dalla tragica morte della moglie, A.J.Fikry è diventato un uomo scontroso e irascibile,insofferente verso gli abitanti della piccola isola dove vive e stufo del suo lavoro di libraio.
Disprezza i libri che vende (mentre quelli che non vende gli ricordano quanto il mondo stia cambiando in peggio) e ne ha fin sopra i capelli dei pochi clienti che sono rimasti,capaci solo di lamentarsi e di suggerirgli di abbassare i prezzi.
Una sera,però,tutto cambia:
rientrando in libreria,A.J. trova una bambina che gironzola nel reparto dedicato all'infanzia:
ha in mano un biglietto,scritto dalla madre:
"Questa è Maya.Ha 2 anni.E'molto intelligente ed è eccezionalmente loquace per la sua età.Voglio che diventi una lettrice e che cresca in mezzo ai libri.Io non posso più occuparmi di lei.Sono disperata".
Seppur riluttante (e spiazzando tutti i conoscenti),A.J. decide di adottarla,lasciando così che quella bambina gli sconvolga l'esistenza.
Perchè Maya è animata da un'insaziabile curiosità e da un'attrazione istintiva per i libri,per il loro odore,per le copertine vivaci,per quell'affascinante mosaico di parole che riempie le pagine e,grazie a lei A.J. non solo scoprirà la gioia di essere padre,ma riassaporerà anche il piacere di essere un libraio,trovando infine il coraggio di aprirsi a un nuovo,inatteso amore.

IL MIO GIUDIZIO:
Altra opera trovata nella biblioteca di mia nonna e da lei assolutamente consigliatami.

Un romanzo che chi ama i libri non potrà non apprezzare,
visto che è ambientato perlopiù in una libreria e i libri la fanno da padroni per tutta la durata della narrazione.

Una storia dolce e delicata,a tratti commovente,a tratti divertente (la scena dell'intervento di Leon Friedman alla presentazione del suo romanzo è decisamente spassosa!),
che racconta come l'amore possa trasformare un uomo cinico e disincantato,in una persona generosa e altruista,pronta a rimettersi in gioco nella vita e nei sentimenti.

"Nessun uomo è un'isola e ogni libro è un mondo".
Direi che in questa semplice frase è racchiuso tutto il senso di questo emozionante romanzo che invita a trovare la felicità nei rapporti interpersonali e innalza la lettura da semplice hobby a occasione di crescita interiore.

Peccato solo per il finale che non mi ha convinto per nulla e che avrei preferito diverso da tutti i punti di vista.


IL MIO VOTO:
Romanzo semplice ma più che discreto.
Consigliato agli amanti della lettura e a chi ama le storie di sentimento.

LA SCRITTRICE: