LA TRAMA:
Chi non desidera essere felice?
Chi non vuole che le persone che ama lo siano altrettanto?
Chi non ha mai conosciuto almeno una volta nella vita anche un solo istante di felicità, magarti, poi, passando gli anni, coltivandone il ricordo e la nostalgia?
Perchè la felicità appare, ci seduce, ci stordisce e poi se ne va.
Per questo cerchiamo di afferrarla, scattando fotografie e girando filmini in ogni circostanza festosa,
per condividere tutto con amici, parenti e persone a noi vicine.
Questa però è una felicità transitoria, sulla quale non abbiamo molte possibilità di controllo.
Così rara, a volte, da farci pensare che sia solo una chimera, un intervallo più o meno lungo tra due momenti di non felicità.
In queste pagine, invece, parliamo di una felicità possibile e duratura.
Una condizione di maggiore libertà e stabilità emozionale, di pace interiore e di comprenetazione totale con l'universo al quale apparteniamo.
E lo facciamo esplorando quei meccanismi invisibili e spesso subdoli con i quali siamo proprio noi e nessun altro a renderci le cose difficili, allontanandoci da una condizione naturale che è quella di saper godere e gioire di tutto ciò che riempie e rende unica la nostra vita.
IL MIO GIUDIZIO:
Ho scoperto questo libro, in teoria un volumetto di self-help, in realtà molto di più, perchè l'ho visto in mano a un'ospite dell'agriturismo in cui ho lavorato la scorsa estate.
Mi ha colpito il titolo.
Da un pò di tempo ho intrapreso un percorso per conquistare, non dico la felicità, ma quantomeno quel briciolo di serenità che in vita mia non ho mai avuto e, siccome sono dell'idea che niente accada per caso e che siano i libri, in un modo o nell'altro, a venirti a cercare, ho deciso di leggerlo.
E non me ne sono assolutamente pentita.
Innanzi tutto vi ho ritrovato subito quei concetti della filosofia buddista che, in concomitanza con la ricerca della serenità interiore, ho preso a praticare (a dimostrazione del fatto che il pensiero buddista non è qualcosa di lontano e astratto ma totalmente e completamente applicabile alla vita di ogni giorno e,laddove si parli di felicità, si parla anche di buddismo):
l'Universo è regolato da 2 leggi fondamentali, quelle della dualità (ogni cosa esiste perchè esiste il suo opposto) e quella dell'impermanenza (tutto cambia).
Quindi, in base a queste due leggi, anche nei momenti di maggior sconforto, dobbiamo tenere a mente che il male è destinato a passare per lasciare posto al bene.
E, siccome nell'Universo tutto è energia, compreso le emozioni che proviamo, e l'energia si propaga tramite onde elettromagnetiche, cambiando noi stessi e il nostro modo di pensare, possiamo cambiare anche l'ambiente che ci circonda.
In meglio o in peggio, a seconda di come ci poniamo noi in primis.
Inoltre, con capitoli brevi e uno stile chiaro e semplice ma dettagliato, l'autore,
partendo dal presupposto che la vera felicità può essere solo legata alla spiritualità e non certo alle cose materiali,
ci dà altre dritte sul come raggiungere questo benessere interiore,
benessere che ognuno di noi ha dentro di sè dalla nascita e che, una volta portato alla luce, è indistruttibile e inscalfibile.
Ci invita quindi a imparare nuovamente a stupirci per il miracolo della vita che, in ogni momento, si rinnova sotto i nostri occhi;
a riscoprire (se non, in molti casi, proprio a scoprire) il significato della parola gratitudine,
senza la quale non ci può essere nessun tipo di felicità;
a smettere di preoccuparci e lamentarci,
spiegandoci quanto queste attività siano totalmente inutili e controproducenti, in quanto siamo comunque soggetti a una "forza universale" che ci sovrasta;
a fare pace col passato invece di provare rancore perchè, ogni evento vissuto, anche il più brutto, ci ha in qualche modo arricchito, rafforzato e portato ad essere chi siamo adesso;
a vivere il "qui e ora", dando priorità al pensiero positivo, alla propositività invece che alla mania di controllo;
a cercare di cambiare quello che non ci piace,diventando protagonisti della nostra vita, invece che essere meri spettatori o comparse;senza dover sempre accontentare gli altri solo per essere accettati;
a usare con cura le parole da dire, visto che le parole hanno un peso e possono influenzare irrimediabilmente il nostro futuro.
Piccoli accorgimenti che, se si riesce, con pazienza e volontà, a mettere in pratica,
andando contro la nostra "mente negativa" possono portare molteplici benefici nella nostra esistenza, migliorandola notevolmente e facendoci sentire gli "amati figli dell'Universo"
IL MIO VOTO:
Utile e rasserenante.
Offre ottimi spunti di riflessione.
Consigliato a predilige la spiritualità piuttosto che il materialismo.
LO SCRITTORE: