lunedì 2 novembre 2020

Frasi dal libro "I leoni di Sicilia. La saga dei Florio" di Stefania Auci

Parlano un'unica lingua, abitano lo stesso dolore e si portano dentro la medesima solitudine.

Non si può cancellare quello che uno è,per quanto profumo di soldi si butta addosso.

"Gli altri sono gli altri e fanno quello che vogliono. Noi siamo i Florio".
È così che inizia tutto.

Quei due sono come acqua e olio: possono stare nella stessa ciotola,ma non si mescoleranno mai.

Dovrebbe parlarle.
Ascoltarla.
Non è questo essere sposati?
Non è portare la fatica dell'esistenza insieme?

Le cose che le donne non dicono sono più di quelle che gli uomini possono mai capire.

Se tu conosci le cose, sarà più difficile che ti imbroglino.
Più cose sai,meno possono metterti i piedi in testa.

Sta piangendo.
Singhiozzi trattenuti,soffocati,da uomo che non ci riesce a tenersi dentro il dolore perché è troppo grande,ma che teme di fare rumore.

E allora capisce che esistono amori che non portano questo nome ma che sono altrettanto forti, altrettanto degni di essere vissuti,per quanto dolorosi.

L'arma dei vigliacchi è la maldicenza.

In quel momento il ricordo di fa morsa allo stomaco e diviene rimpianto.

Guardatevi allo specchio e chiedetevi chi siete veramente, prima di insultare le persone.

Pensate che le leggi siano state fatte apposta per voi e che possiate fare e disfare a vostro piacimento.

Esiste una sorta di lenta, tortuosa giustizia divina.
Una legge non scritta del destino: se si ferisce qualcuno,prima o poi si prova lo stesso dolore.

Sono davvero cambiati i tempi?
Cambiano mai?

Non è diventato uno dei commercianti più importanti della Sicilia curandosi del pensiero di lacchè che non hanno altra fortuna se non quella di avere avuto un padre che a sua volta faceva il servitore di palazzo.

Non devi mai far vedere che sei vulnerabile ai loro insulti. Mai!
Cosa credi, che non lo sappia che ci considerano poco più del fango?
Ma io non sono come loro e nemmeno tu lo sei.
Hanno cominciato a sparlarci dietro perché ci invidiano. Gli facciamo rabbia e paura e la rabbia brucia.
E allora sono i soldi che guadagni che gli devi sbattere in faccia, perché sono la misura del loro fallimento.
Non i pugni:quelli sì,che sono comportamenti da scaricatore di porto.
I fatti devono parlare per te,ricordatelo.
Io ho ignorato per anni ma non ho mai dimenticato.
Ho segnato tutto qui. Niente mi scordo di quello che mi hanno fatto.
Però,mai fargli vedere che sei arrabbiato perché è la collera che fa fare le peggiori fesserie.
Questa è gente che ragiona con la pancia.
Noi no.Ti devi fare venire i cuorna ruri,le corna dure come quelle dei tori e non sentire e andare avanti per la tua strada.

Non è figlio suo perché non è suo il seme che lo ha generato.
Per il resto,gli ha dato l'anima.
E uno a un figlio vorrebbe risparmiare sofferenze e delusioni,pure sapendo che l'aiuteranno a crescere,a diventare più forte e scaltro,a farsi crisciri i scagghiuni,o a farsi venire su i denti,come dicono i vecchi palermitani.
Lo guarda e si sente stringere il cuore.
Vorrebbe togliergli il dolore di dosso ma non è possibile.
È una legge dell'esistenza, uguale a quella che regola il ciclo dei giorni e delle stagioni:ciascuno porta su di sé il marchio della propria sofferenza.

Con la rabbia ha grande confidenza.
Se la tiene nel petto da anni.
Se la cresce come una figlia.

Perché il rancore è un argine di pietra fra la gola e l'anima.
È la sua sicurezza,il suo alibi per giustificare l'infelicità.

Il tempo è un creditore che non accetta cambiali.

Per un istante vede tutto di lui.
Quanto e cosa e come e per quanto tempo.
E capisce quanto sarà povera lei da quel momento in poi e quanto ricca è stata,pur senza saperlo.

Come accade con certi amori che crescono dentro finché è impossibile soffocarli e che durano tutta la vita.

Se le occhiate potessero uccidere, sarebbe già morto tra atroci sofferenze.

Non le è rimasto più nulla se non se stessa e i suoi ricordi.
Le resta la consapevolezza di essere sola e un'altra, più amara, più sottile, più dolorosa:quella di aver rifiutato l'amore della sua vita.

Siamo stati felici e questo mi basta.
I ricordi di un'infanzia Serena sono il dono più bello che un genitore possa fare a un figlio.

Quando imparerà a stare zitta?
Ha sempre cercato di essere gentile con tutti.
Solo che, troppo spesso,la sua gentilezza le causa più fastidi che altro.

Lei è un mare calmo che nasconde un'anima inquieta.
Occhi che, quando ti fissano,non sono mai spenti ma rivelano invece sdegno, incredulità,biasimo, sorpresa o semplicemente interesse.

"Guarda tutti come se avessero un prezzo ma noi non siamo merci,siamo persone"
"Tutti hanno un prezzo, sorellina cara. Tutti,anche tu che vorresti stare tutto il tempo a leggere i tuoi libri. Anche tu hai un prezzo".

Qualcuno ha mai provato a capire cosa si nasconde dietro quell'atteggiamento severo e a quelle mani chiuse a pugno?

Un carico di vende e si passa a un altro.
Un affare si chiude e si passa a un altro.
Invece quella femmina non passa,gli fa perdere la testa,lo fa ubriacare.

Quella donna è fimmina.
Femmina in maniera inconsapevole,dotata di una sensualità che pochi riescono a vedere.
E quindi è pericolosa,dato che ignora cosa può fare a un uomo.
E di certo ignora cosa sta facendo a lui.

Sente che lei lo vuole,sente il suo senso di colpa,ne annusa la paura e il desiderio quando sono vicini.

Lui le toglie serenità e le fa cantare il sangue

Maleducazione a me! Mi sei entrata dentro. Non era previsto,non posso farci nulla, è una questione di voglia, questo è! 
Desiderare e non avere è pena da morire.

"Tu sei una femmina seria,lo vedo,non c'è bisogno che me lo dici.
Però mi vuoi,non dire di no,e hai paura ad ammetterlo.
Lo sento perché la carne non mente."
Ha ragione,la carne non mente e lei lo vuole dal profondo delle viscere.

So o fuoco e paglia e non vi è dubbio su chi sia cosa.

Non deve guardarsi le spalle con lei.
Non deve dimostrare di essere migliore degli altri.
Lei è Giulia e lui è Vincenzo.
Nient'altro.

La madre dovrebbe essere colei che ti protegge anche da te stesso.
Ma non la sua: è una donna fragile, concentrata sulla propria malattia.

Vuole stare con lui e pazienza se è costretta ad accettare le briciole della sua vita.
Se le farà bastare.
È quello che ha sempre fatto: tenersi stretto quel poco che gli altri sono stati disposti a concederle.

Tu hai capito cosa voglio:dammelo!

Non potevo fare diversamente,maledetto sia il mio cuore!

Se il resto del mondo è terra infida,lei è il suo mare.

Questa catena non me la sono scelta per i soldi. Ma che ne potete sapere voi,che non avete mai amato nessuno?

Se non si prova a fare qualcosa di nuovo, nulla potrà mai cambiare.

Solo lei ha avuto la forza di sopportare quella parte di buio che lui si porta dentro.

E il ricordo di ciò che si dicono senza parlare se lo porteranno dentro per sempre.
Fino al giorno in cui sarà Giulia a tenere la mano di Vincenzo e lui avrà il coraggio di dirle quanto l'ha amata pur senza dirglielo.

La libertà,dio mio,che magnifica sensazione.

Sente di essere dove doveva arrivare.
Che tutto quello che è accaduto nella sua vita lo ha portato lì,ed è giusto,e non importano gli insulti e le invidie,perchè è quello che ha scelto di essere.
E' il suo cammino.

Ho versato così tante lacrime per lui che una in più o in meno non fa differenza.

Come è possibile che sia tanto invecchiata?
Quando è successo?
Cosa fa la vita agli esseri umani,come riesce a incidere il proprio passaggio sulla loro pelle?

C'è una persona che è rimasta abbarbicata a lui.
L'unica di cui davvero si fidi.
Nella buona e nella cattiva sorte,quando non poteva che essere un'ombra per il mondo e una puttana per la sua stessa famiglia.
Quando l'ha respinta,lei,tenace,ha resistito.
Lo ha accolto quando non meritava perdono.
Lei non lo ha abbandonato mai.

Quando di diventa vecchi si vuole rallentare il tempo ma il tempo non si ferma.
E allora ti tieni strette le cose.
Se loro ci sono,tu ci sei ancora.
Noi li chiamiamo ricordi ma siamo bugiardi:sono ancore per una vita che se ne va.

Certi ricordi sedimentano, fermentano nella memoria, ma non spariscono mai del tutto e trovano sempre il modo di riemergere e fare male.
Perchè certi dolori non possono avere fine.

Ciò che è un uomo prima di avere un figlio è spesso un mistero che un padre decide di custodire nel profondo e di non rivelare mai a nessuno.
Tra il prima e il dopo c'è un limite netto e invalicabile.
Non si può sapere quanto un figlio cambi un uomo.

Non esiste cura per la vecchiaia.

Si chiede perchè debba soffrire tanto,perchè la morte non possa essere pietosa e non si limiti a spezzare il filo,a portar via le persone senza infliggere loro tante sofferenze.
E'come un parto,un dolore simmetrico e opposto rispetto a quello della nascita:soffrire a lungo per andare nelle braccia del Signore, o di chi per lui.

Se per te una persona è ragione di vita,non c'è nulla che tu non possa affrontare.
Ma se stare accanto a una persona è un obbligo o,peggio,un dovere che senti di dover assolvere,allora no,non farlo.
Perchè ci saranno giorni in cui non riuscirere a parlarvi e litigherete e vi odierete a morte e,se non c'è qualcosa che ti lega qui (si tocca il cuore) e qui (si tocca la fronte),se non troverete qualcosa che vi unisce veramente,non avrete mai la serenità.
E non parlo del rispetto reciproco o delle frenesia dei baci,ma dell'affetto,della certezza di poter avere una mano da stringere ogni notte dall'altra parte del letto.

Non si può vivere un matrimonio con il cuore e la mente da un'altra parte.
Alla fine si fa torto a se stessi e ad altre due persone:a quella che vuoi veramente e a quella che è costretta a stare con te.

E'così,quindi:si inizia soli e si finisce soli.

Ne ho inghiottiti di bocconi amari. Eppure lo rifarei altre mille e mille volte.

"Non è stato facile restare con te,sai?"
"Però sei rimasta"
"Sono rimasta"
E non avrebbe mai voluto diversamente.

Finchè la morte non me lo strapperà dalle mani io lo difenderò.

Quanto l'ha amata?
Soltanto in quel momento capisce con assoluta chiarezza che solo quella donna poteva restargli vicino.
Che non è stata una punizione o un ripiego ma un dono.
Senza la sua pazienza,il suo amore,la sua dedizione,lui non sarebbe riuscito a fare nulla.
Nulla,se non avesse visto il lei il suo medesimo fuoco.


3 commenti:

luna ha detto...

puoi indicare le pagine delle frasi? grazie

luna ha detto...

puoi indicarmi le pagine delle frasi? grazie

Cinzia Cappelli ha detto...

Mi spiace ma ho letto il libro in versione Kindle e lì non sono indicate le pagine ma la percentuale di avanzamento di lettura...