mercoledì 25 maggio 2016
"Qualcosa di vero" Barbara Fiorio (2015)
LA TRAMA:
A rincasare ubriachi nel cuore della notte si rischia di inciampare in qualsiasi cosa:
un gradino,i lacci delle scarpe,uno stuoino fuori posto.
Ma se ti chiami Giulia ,se una pubblicitaria di successo e per te l'infanzia è solo una nicchia di mercato,puoi anche inciampare in una camicia da notte con una bambina dentro:
Rebecca,la figlia della nuova vicina.
Allora,tra i fumi dell'alcool,puoi persino decidere di ospitarla per una notte sul tuo divano.
Salvo poi rimanere invischiata in sessioni di fiabe da raccontarle ogni volta che la madre,misteriosamente,non c'è.
Da Cenerentola a Pollicino,da Raperonzolo alla Sirenetta,purchè siano sempre le versioni originali:
quelle di Perrault,dei Grimm e di Andersen,
dove i ranocchi si trasformano in principi soltanto se li lanci contro un muro,e non sono certo i baci a risvegliare le più belle del reame.
Se invece ti chiami Rebecca e sei arrivata da poco in città,
puoi provare a conquistare i compagni di classe con le "fiabe vere".
Salvo po imbatterti nelle temibili bimbe della Gilda del cerchietto,pronte a screditarti con le versioni edulcorate della Disney.
E forse,nonostante i tuoi 9 anni,cercherai di far capire a Giulia,la tua amica del pianerottolo,che,anche se i principi azzurri nella realtà non esistono,l'uomo giusto a volte è più vicino di quanto si pensi.
Ciò che ancora non sai è che la verità costa cara.
E non solo perchè certe cose è meglio non raccontarle,specie quando ci sono di mezzo i segreti degli adulti.
Ma anche perchè in ogni storia,persino in quelle più divertenti,si nasconde un mostro.
E per sconfiggerlo le parole non bastano.
Per sconfiggerlo ci vuole qualcosa di vero.
IL MIO GIUDIZIO:
Ogni volta che vado a Pistoia a trovare mia nonna,accanita lettrice come me (buon sangue non mente!),non posso fare a meno di buttare un occhio alla sua libreria perchè,essendo lei abbonata all'Euroclub,ogni mese i suoi scaffali sono forniti di nuovi romanzi che la sottoscritta,immancabilmente prende in prestito.
In una di queste mie escursioni sono rimasta colpita dal titolo e dalla trama di quest'opera di Barbara Fiorio (autrice,purtroppo,finora a me sconosciuta) e,avendo sempre amato le fiabe,mi ci sono buttata sopra come un'ape sul miele.
La storia cattura e avvince sin dalle prime pagine.
"Qualcosa di vero" non sono altro che le favole non edulcorate,che Giulia,pubblicitaria single quarantenne,racconta alla sua vicina di pianerottolo,la quasi novenne Rebecca,durante le sere in cui la di lei mamma è fuori per lavoro e la piccola non riesce ad addormentarsi senza uno dei truculenti racconti di quella che ha,a tutti gli effetti,ribattezzato "La signora della buonanotte".
Una lettura fresca,genuina e delicata,ricca di buoni sentimenti e che offre comunque molti spunti di riflessione;
a tratti dolce e romantica e a tratti divertente e assolutamente esilarante,
(soprattutto per il modo dissacrante con cui vengono narrate le "favole vere"!),
scritta con uno stile ironico ed accattivante,
che coinvolge sin dalle prima pagine.
Un romanzo che è a sua volta una piccola favola moderna e che,come tutte le favole,
ha una propria morale:
meglio non indorare la pillola ai bambini,
raccontando loro sempre storie allegre e a lieto fine,
perchè,come giustamente ci insegna Giulia:
"Nessun bambino,dalla notte dei tempi,è mai stato traumatizzato da una fiaba.
I veri mostri sono quelli reali,là fuori,vestiti come tutti,che si aggirano spacciandosi per gente comune".
E purtroppo,di orchi del genere,al giorno d'oggi ne è pieno il mondo.
IL MIO VOTO:
Molto ma molto carino.
LA SCRITTRICE:
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