LA TRAMA:
E se un'adolescente con forti disturbi della personalità, associati a un brutto angioma che le deturpa il viso, si innamorasse del proprio educatore?
Maria è dolce, sensibile, educata, ma ha quel problema che ne compromette il comportamento.
Alessio è troppo bello, dannatamente bello, e Maria decide di conquistarlo per mezzo di ciò che sa fare meglio: disegnare.
Disegni, disegni, disegni e ancora disegni, tutti per lui.
Stesso tema: l'amore.
Il loro, quello di Maria e Alessio.
Tutto bene.
Tutto nella norma.
Fino a quando arriva una nuova educatrice, la bellissima Rebecca.
Allora i disegni si fanno più cupi, più inquietanti, con tratti di matita graffiati a forza, con odio.
La tensione sale e i disegni fanno da sfondo a una vicenda dai risvolti imprevedibili, che si complica pagina dopo pagina.
IL MIO GIUDIZIO:
Alessio ha 30 anni, è bello e vanitoso, molto attento all'aspetto fisico e il suo peggior incubo, sia in senso letterale che figurato, è quello di restare calvo.
Un po' superficiale nei sentimenti e fondamentalmente anaffettivo, ha diverse fissazioni e manie, una fra tutte, il vizio di abbinare il seme e il valore di una carta da gioco ad ogni persona che incontra.
In seguito alla morte del padre, con cui ha sempre avuto un rapporto conflittuale, e per sfuggire a una madre sull'orlo della depressione e a una ex fidanzata un po'troppo opprimente, lascia Torino, sua città natale, e si trasferisce in Versilia, a Massa, per fare l'educatore in un centro diurno per ragazzi con problematiche psicologiche.
Qui conosce Maria, quattordicenne dal fisico sgraziato e con un grosso angioma che le deturpa il viso.
Una ragazza estremamente insicura, con un gran bisogno di amare e essere amata.
Dolce, sensibile, altruista, manifesta però una personalità borderline, al limite della bipolarità e basta un niente per portarla ad avere scatti improvvisi di aggressività e violenza.
Conquistata dall'avvenenza e dal savoir-faire di Alessio, come ogni adolescente che si rispetti, si prende una bella cotta ma, avendo difficoltà ad esprimere i sentimenti con le parole, fa parlare la sua innata creatività e gli dedica i suoi disegni più belli.
Questa cotta si trasforma presto in un'ossessione morbosa e, a peggiorare la già di per sé critica situazione, c'è l'arrivo di una nuova educatrice: la bella, sensuale e molto sicura di sé, Rebecca.
Che, al contempo, non lascia Alessio indifferente e acuisce la gelosia e il disagio di Maria.
Intorno a loro un caleidoscopio di personaggi secondari le cui vicende sono solamente abbozzate ma ognuno di loro si porta dietro le proprie fragilità e le proprie debolezze.
In più, un piccolo cameo, giusto una fugace comparsa, dell'autore stesso...ma questo, solo chi conosce Nicola di persona, potrà notarlo!
Un romanzo fluido e scorrevole che tiene alta l'attenzione (e la tensione!) del lettore, con riferimenti che spaziano dalla cinematografia, alla letteratura, dall'arte alla musica, fino ad arrivare alla semiotica e che affronta una tematica (purtroppo) attuale: quello dello stalking, associato, però, al disagio psicologico.
Una bomba a orologeria, quindi.
Fino a dove può spingersi l'ossessione di una persona disturbata?
Quale è il confine fra la cosiddetta"normalità" e la pazzia?
Ma, soprattutto, è così assurdo pensare che il surreale possa trasformarsi in una tragica realtà?
IL MIO VOTO:
Chi conosce Nicola già lo sa: nei suoi romanzi la tensione assicurata e... niente è mai come sembra!
Consigliato.
LO SCRITTORE:
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