venerdì 29 marzo 2019

Frasi dal libro "I cento nomi" di Cecelia Ahern

"Nosocomefobia è la parola che descrive la paura degli ospedali"
"Non sapevo che esistesse una parola per descriverla"
"Esiste una parola per tutto"

"Tu mi avevi avvisata.Perchè non spari un bel -te l'avevo detto- e la facciamo finita?"
"Perchè io non ragiono così.Non serve a niente"

Tutti sbagliano,chi più chi meno.
Nessuno è perfetto.
Gli errori ci devono servire per migliorare,soprattutto come persone.

Mi hai detto che avevi sentito parlare di un bruco che non riusciva a trasformarsi in farfalla e che ti sarebbe piaciuto analizzare a fondo cosa si provava a dover rinunciare a una cosa tanto bella.
Hai detto che avresti voluto capire come si sentiva quel bruco mentre guardava gli altri che si trasformavano,sapendo che a lui non sarebbe mai successo.

"Non hai paura di volare,hai paura di non riuscire a farlo."
"Di certo non ho ancora imparato a volare,anzi non sono mai scesa tanto in basso come in questo momento"
"Se non si ha paura,dove sta la sfida?I risultati migliori li ho ottenuti quando ho deciso di non scappare e ho accettato di combattere contro me stessa"

Le scuole di giornalismo insegnano a estraniarsi dalla notiza per raccontarla in maniera imparziale,ma spesso è necessario restare dentro la vicenda per capirla meglio e farla arrivare ai lettori.
In caso contrario scriveremmo solo parole senz'anima.

Dietro le parole ci sono dei cuori che battono.

Non ti è mai riuscito di far sopravvivere una pianta,figuriamoci cosa avresti combinato con un bambino.

Alza il mento.
Non piangere,non cadere.
Cammina.

Sprecare le proprie potenzialità era,per lei,un errore imperdonabile.

Si era rinchiusa nel suo appartamento,non tanto per leccarsi le ferite,quanto per girarci il dito dentro.

Era come se il suo cervello facesse di tutto per trovare difetti in ogni cosa che la riguardava.

Lei chiedeva di guardarsi dentro per cercare le risposte.

Scrivere prima di tutto per se stessi.
Se ciò che scrivi non ti appassiona,come può interessare i lettori?

"Sono contenta che tu sia felice".
Provo a dirlo con gioia e spontaneità ma suona più simile a un:
sono invidiosa della tua felicità che mi fa sentire un'incapace frustrata.
Sono una persona cattiva.

Dobbiamo trovare uno spazio che ci consenta di dire quanto è bello donar qualcosa agli altri.
Non si tratta di individuare gli oggetti più costosi ma di ragionare,di trovare la cosa capace di restituire un pò di felicità,di far sentire speciale che la riceve.

Era perseguitata dalla sensazione che le sfuggisse qualcosa.
Che ci fosse di più di quello che i suoi occhi vedevano e aveva bisogno di capire quale fosse il tassello mancante.

Ci vuole coraggio per seguire i propri sogni.

Non è giusto vivere con tanta rabbia dentro.
E'una cosa che ti logora.

Ho già troppi dubbi da sola,senza che ci si mettano anche gli altri ad alimentare le mie insicurezze.

"I tuoi ti hanno chiamata?"
"Sì.Per ricordarmi quanto si vergognano di me.Io mi limito ad ascoltare mia madre che si sfoga perchè a quanto pare prendersela con me la fa sentire meglio"

Le persone che non si considerano interessanti,di solito sono le più interessanti.

Se bisognava forzare così tanto le persone a credere in qualcosa,voleva dire che quella cosa non era affatto credibile,nè degna di fede.

Mi sembrava che per loro la religione fosse una scappatoia.
Un modo per fare scaricabarile,dicendo che non si poteva ottenere niente solo con le proprie forze ed evitando così di assumersi la responsabilità di ciò che accadeva.

Com'è possibile odiare qualcosa in cui non credi?

"Non credi nell'amore?"
"Dopo l'ultima settimana,non mi sono rimaste molte cose in cui credere"

Penso che l'amore sia una forza capace di trasformarci fino a renderci irriconoscibili:
stupidi ebeti,malati d'attenzione e rosi dalla gelosia.

L'amore può addolcire il carattere ma,nel mio caso,fomenta una rabbia incontenibile,una furia cieca che mi brucia la pelle,mi avvelena il sangue e tira fuori il peggio di me.
Il mio amore per gli altri si manifesta in modi negativi.
L'amore di solito fa camminare a tre metri da terra ma nel mio caso mi trascina verso il basso.
Mi trasforma in un demone.

So che sono vecchia ma ho ancora il fuoco dentro.
Io sono ancora viva!

Il cuore sapeva di aver perso qualcosa e doveva fare il doppio della fatica per riuscire ad andare avanti.

La mattina mi sono svegliato e ho pensato:
"Non ce la faccio!Non riuscirò a superare questa giornata!"
Eppure in qualche modo è arrivata la notte e allora mi sono detto:
"Non ce la faccio!Non posso affrontare questa nottata!"
Invece,non so come,ho superato anche quella ed è arrivato il giorno.
Da quel momento,ogni mattina e ogni sera,mi sono ripetuto sempre la stessa cosa.
Ogni secondo è un tormento perchè ho l'impressione che il tempo si sia fermato in quell'istante e che questo dolore non passerà mai.
Però,guarda dove sono arrivato.
E sono ancora qui a dirmi che non ce la faccio.

A volte,quando vado a fare una passeggiata,mi ritrovo fermo per strada mentre intorno a me tutto procede e allora mi chiedo:
"Non lo sanno che è accaduta una cosa terribile?"

Nessuna preghiera va sprecata ma, sentirla,non vuol dire esaudirla.

Non riescono a vedere oltre perché nella loro vita non hanno mai conosciuto altro.


Assomiglio molto a una Aglais Urticae, meglio conosciuta come Vanessa dell'ortica,una farfalla estremamente veloce e attenta,ma diffidente e difficilissima da avvicinare.

Tornò indietro a un passato ormai dimenticato,un po'per caso e un po'per scelta.

Gli hai spezzato il cuore e un cuore rotto non si ripara.
Non importa quanto tempo è passato.

Età tornata lì per scongiurare i fantasmi del passato.
Però,a quanto pare,avevano trionfato ancora una volta.

"Io non russo!"
"Sì che russi!"
"Non me lo ha mai detto nessuno..."
"Forse perché nessuno è rimasto sveglio mentre dormivi".

Non ne posso più di sentirmi dire certe cose sperando che siano vere quando so che non è così.

La tua opinione e molto importante per me.
Tu sei molto importante per me.

Prendendo cento nomi a caso da un elenco telefonico non troveremo soltanto una storia,ma ne troveremo cento.
Perché ogni singolo individuo ha qualcosa da raccontare.
Possiamo pensare che la nostra storia non sia degna di nota,che conduciamo un'esistenza banale solo perché non facciamo cose spettacolari o non vinciamo dei premi,ma la verità è che tutti compiamo gesti memorabili e coraggiosi,di cui dovremmo andare fieri.
Accade ogni giorno,anche se nessuno lo sa ed è proprio di questo che noi dobbiamo scrivere: degli eroi non celebrati,di tutti quelli che non sanno di esserlo perché credono di fare il loro dovere e nulla più.

Tutti hanno una storia da raccontare.
C'è così tanta gente là fuori che ha storie incredibili e non sospetta nemmeno di essere interessante.

Secondo me lei somiglia a una Tecla Betulae.
Poche persone riescono a vedere dal vivo questa elegantissima farfalla ma quando accade non la dimenticano più.

Ha ricevuto in regalo un originale scrigno di Pandora pieno di speranza in un momento della sua vita in cui sentiva di non averne più.
Per questo ora possiede il grande dono di portare la speranza nella vita degli altri.

Lei li sorprende con il dono più grande: non ciò che loro credono di volere ma qualcosa che non sanno nemmeno di desiderare finché non lo ricevono.
A quel punto capiscono che senza quel dono la loro vita,semplo semplicemente,non era completa.

Ha avuto il coraggio di fare una scommessa e il suo coraggio è stato ripagato.
È una lezione importantissima per chiunque.

Non si è resa conto che non è ciò che fa a portare una nuova luce nella stanza in cui si trova ma è lei stessa.
Il suo modo di conversare allegramente e la sua semplice presenza riescono a guarire ogni male,anche se solo per poche ore.







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