sabato 10 novembre 2018

Frasi dal libro "Il peggio è passato e gli ho sorriso" di Ginevra Roberta Cardinaletti

Le persone vanno lette da dentro.Da fuori siamo manciate di parole.

Ho scritto per me,perchè ne avevo bisogno,perchè scrivere per me è anche un modo per mettere in ordine le emozioni,le scrivo per poterle leggere.

Spero di poter prestare agli altri le mie emozioni per rileggerci le proprie.

La verità è che ognuno ha la propria verità.Questa è la mia.

Dolori laceranti e gioie inebrianti.
Momenti di sconforto,disillusione.
Attimi in cui senti che tutto è perduto.
E invece no,non tutto.
E allora ti accorgi che non solo trovi la forza di riprendere a respirare,a camminare,a sorridere,ma scopri addirittura nuova energia,nuova vita.

Avevo perso le sperenza.Poi ho cercato meglio.

...frasi in cui qualcuno,parlando di sè,ha parlato di me e mi sono sentita meno sola.

Racconti pezzetti di te e ogni tanto incontri qualcuno che a quelle parole sorride perchè senza saperlo hai raccontato un pezzetto di lui.

Posso tenerti tra le parole che mi piacciono e che vado a rileggere quando voglio sperare un pò più forte?

Ho dovuto toccare il fondo per decidermi a fare qualcosa di importante per risalire.

Bisogna essere bravi a non perdersi d'animo mentre si sale,perchè a volte si può avere la sensazione di non arrivare mai,di faticare tanto per muoversi appena.
Ogni tanto ci si ferma e qualche volta addirittura si scende di nuovo un pò più giù,ma non è più come prima:una volta che hai trovato la forza di iniziare a salire,puoi avere momenti di sconforto,di esitazione,puoi sentirti solo,ma poi ti guardi indietro,vedi il coraggio che hai avuto per quello slancio,ti riempi di nuove energie e ricominci a salire.

Non si possono evitare le sconfitte,il dolore,la sofferenza,il lutto,la malattia.
Fa tutto parte della vita e non c'è un modo per evitarli.
Quello che possiamo fare però è decidere come affrontarli.

Ci sono persone che sono riuscite a sorridere nonostante la vita fosse stata davvero avara con loro e questo non mi fa pensare a un paragone,a diversi gradi di dolore.
Mi fa pensare che la nostra felicità dipende solo ed esclusivamente da noi,mi fa pensare non abbiamo scuse.

Ti vedono che sorrisi e cercano il modo per farti male.
Non sanno che quel sorriso è fatica e ha sconfitto bene altro male.

Ho scoperto che posso essere felice,anche se ho momenti di sconforto,di debolezza,di tristezza,non è una sconfitta e non è una colpa,è solo un momento e la vita è fatta di momenti.

Dovrei chiedermi scusa per tutte le volte che non ho creduto in me e ho dovuto vedere con i miei occhi che ero forte abbastanza.

Ogni volta che incontro chi lotta con la propria timidezza,io lo rispetto perchè timidezza è fatica anche nelle cose semplici.
La timidezza rende tutto più faticos.
Impari a dar peso a singoli gesti e parole.

Era più divertente quando il "mi manca" era riferito a una figurina.

Quando non trovi la felicità,puoi portarcela tu.

...quella voce e quegli occhi a cui potevi solo arrenderti e credere.

...l'incanto del prendersi cura.

Erano gli anni di scuola che non servivano per scrivere i compiti.
Non c'era spazio.
Le pagine servivano per le frasi delle canzoni,le foto dei cantanti,gli adesivi,i ritagli e le dediche delle amiche.

Il senso di inadeguatezza e di insoddisfazione si faceva sempre più spazio,a spallate,fino a prendersi quasi tutta la scena.

Avevo tanto bisogno di piangere e tanta voglia di ridere.

Sono solo pensieri,ma occupano tutto lo spazio.

Vivevo un'alternanza di profondo sconforto e incontenibile voglia di vivere.

Gli anni non erano più scanditi dai giochi,dalle vacanze,dai cartoni animati.
Erano scanditi dalle persone.

La mia timidezza che mi faceva sentire in catene,ma dentro cui mi rifugiavo per chiudere fuori quel mondo tutto sbagliato per me.

Non farmi sentire perfetta.
Fammi sentire bella nelle mie imperfezioni.

Avevo paura delle persone.
Ho sempre avuto paura delle persone.
Non era forse quella la causa della mia timidezza?

Tutta questa sicurezza intorno e io che mi imbarazzo anche del mio imbarazzo.

Ho lottato tanto contro la mia timidezza.
L'ho odiata.
L'ho maltrattata.
Poi ho iniziato a rispettarla e ora le voglio anche bene.

Devi solo accettare che per la maggior parte delle persone non sei nessuno.

E allora capita che chi ti ha fatto sentire tanto speciale poi,ad un tratto,smetta di vederti così.
Anzi,smetta proprio di vederti.
Oppure qualcuno non ti noterà mai o ti noterà e si volterà dall'altra parte perchè in te non vede niente di speciale.

La delusione è un pugno allo stomaco che t'ammazza tutte le farfalle.

E allora come fai a sentirti speciale quanto tutti ti fanno sentire invisibile?
Un modo c'è:perchè se sei speciale non se ne può accorgere chi ti guarda da lontano,chi va di fretta,chi è distratto,chi a malapena ti vede.
Se sei speciale se ne accorge chi ti sta accanto,chi ti conosce e che tu troppo spesso smetti di vedere.

Non sono speciale.
Sono chiunque per chiunque e sono qualcuno per qualcuno.
L'incanto delle simmetrie.

Quando arriva il vero amore ti accorgi che tutto il resto era altro .
Ti accorgi che non dovrai cercare mai  più.

Così prezioso da non poterlo neanche raccontare.
Dovrebbe esserci qualcuno così nella vita di ognuno.

Che importa essere bella se c'è qualcuno che mi fa sentire bellissima?

Ho scoperto che i miei difetti per qualcuno possono essere dettagli che parlano di me,tratti che si amano così come sono,unici.

Tu che mi vedi bellissima in mezzo a tutta questa confusione.

Ho imparato a non dovermi più nascondere per proteggermi.
Nè urlare per farmi ascoltare.
Ho imparato a lasciarmi amare per come sono.

Quante energie sprecate a mostrarci più forti di quanto siamo,quando qualcuno potrebbe anche amarla la nostra fragilità. 

Il vero miracolo è incontrare qualcuno che sappia rispettare le tue ferite.

Quando qualcuno ti guarda con amore negli occhi,quando ti vede bellissima,quando si incanta per una tua espressione del viso o per il tuo modo di sorridere o per il modo che hai di arricciare il naso senza neanche accorgertene.
Quando succede tutto questo,ti vedi riflessa in quello sguardo e ti senti viva.

A volte mi ricordo di esistere solo per quel modo tutto suo di guardarmi.

Guardare con occhi diversi ciò che invece già conoscevo ma non riuscivo a vedere.

Quanto è piccolo il mondo se guardi sempre nella stessa direzione.
E'quando ti allontani dal tuo mondo che ti accorgi finalmente di quanto sia piccolo.

Che vuoi fare da grande?
Il colore primario:forte e bellissimo da solo ma che sa rinnovarsi nell'incontro con gli altri.

Non mi ha solo preso per mano.
Mi ha preso in braccio.
Mi ha sollevato e mi ha fatto scoprire che sapevo volare.

La pittura per me è rendere visibile l'invisibile.

Amo l'insolenza dei colori primari che nell'unione generano mondi,ma sono così forti quando stanno da soli.

E'stato quando ho scoperto di poter colorare la mia vita che ho iniziato a vivere davvero.

Il nero è un colore prepotente e riesce sempre ad averla vinta.
Puoi mescolarlo con qualunque altro colore ma lui si impone ed ha la meglio.
Prevale su tutto.
Io associo il nero al dolore.
Infatti anche con il dolore succede così.
E così ci portiamo dentro i nostri dolori e il nostro nero e abbiamo sempre quel nero addosso e dentro,nelle viscere.

Il nero è lo sfondo che dà più risalto ai colori:il contrasto li rende ancora più vivi.
Ed è per questo che amo anche i miei dolori.

Tempo e fede.
Il segreto sta nell'aspettare del tempo ma per riuscirci si ha bisogno di tanta fede.
Fede in ciò che si sta facendo.
Anche quando penserai che sia tempo perso,avrai la fede a riportarti sui binari e non lasciarti andare via.
La fede ti tranquillizzerà e ti darà la forza e il coraggio di aspettare.

Non affannarti a provare ogni tanto ad aggiungere un pò di colore.
Non provare ogni tanto a portare via il nero perchè sai cosa succede se provi a togliere il nero da una tela?
Non solo non viene via ma ti sporchi anche tu di nero.
Dunque,semplicemente,aspetta.

Poi un giorno ti accorgerai che il nero è ancora lì ma ora è solidamente attaccato alla tela ma a te non importa perchè non hai più bisogno di provare a toglierlo.
E puoi usare quanti e quali colori vuoi.
Lì sotto ci sarà sempre il nero ma sarà la base della tua tela e non potrà rovinare i colori che vorrai aggiungere.
Lascerai che si veda e darà anche maggior risalto ai tuoi colori.
E così sarà per i sentimenti.
Quando sarà passato del tempo,in cui avrai saputo osservare,rispettare e accettare il tuo dolore,allora potrai di nuovo vivere con gioia.

Se le cose le fai col cuore,prima o poi qualcuno lo vede.
Devi solo saper continuare anche quando ti senti tutta la solitudine addosso.

La vera forza è saper trasformare l'innamoramento in amore.
Saper restare.
Le difficoltà ci sono sempre ma se sai che ne vale la pena,allora la forza sta proprio nel non arrenderti.
La forza sta nel lottare e restare.
Le difficoltà sono sempre superabili,soprattutto se si è in due a volerlo.

L'amore va nutrito ogni giorno.
E allora non diminuisce ma cresce.

C'è sempre qualcosa che non vedo l'ora di raccontarti.
Lo vedo più o meno così l'amore.

Puoi raggiungere mille traguardi ma l'indole non cambia.
Continuo ad arrossire e a sentirmi una bambina impacciata in una vita da donna.

Continui a chiederti il perchè di tanto dolore e la verità è che non ti importa del perchè:
vorresti solo cancellarli.

Mi faccio così tenerezza che mi abbraccerei da sola.

Colpita ma non ancora affondata.

I brutti ricordi li conservo gelosamente.
Mi aiutano a tenere a mente che posso superare tutto.

Sono quella che al "come stai?" a volte risponde: "Benissimo".
Perchè dopo essere stata troppo male,tutto il resto è un incanto.

A cosa serve essere fortunati se non se ne è consapevoli?

Ho tolto la corazza.
Vediamo se mi abbracci o mi spari.

Come la carta che batte il sasso.
Che a guardarla nessuno l'avrebbe detto.

Mi faceva paura.
Per questo ci ho provato.

Ciao,sono quella sbagliata,non è bellissimo?

I pregiudizi uccidono il piacere e la felicità di molte persone.

Le critiche,i giudizi,i pregiudizi,le provocazioni ci sono sempre ma non sono importanti quando agisci col cuore.

Quante volte pensano che tu non ti accorga di niente e invece sei solo educato.

"Non sarò mai..."
Questo spesso ci porta a credere che sarà sempre così e invece,per fortuna,ci evolviamo,cambiamo,ci reinventiamo,ci riscopriamo.

"Sono fatto così"
Significa negarsi  qualcosa a priori,mantenere un atteggiamento di chiusura che ci precluderà l'opportunità di scoprire qualcosa di noi e qualcosa che inaspettatamente ci piace.

Ogni attimo di piacere è un regalo che facciamo a noi stessi.

E così sono cambiata senza cambiare me stessa.

Potremmo spogliarci di tutti questi facili giudizi,vestirci delle nostre debolezze e provare a diventare esseri umani.

Ho saputo mettermi in gioco,superando i limiti che mi ero imposta e che ho scoperto non appartenermi.

Il problema non sono le cicatrici.
Il problema sono le ferite che non cicatrizzano.

Ci sono quei giorni dopo i quali niente è più lo stesso.

Sta tutto nello stomaco.
Parole che non riesci a digerire,pugni inaspettati,rospi,bocconi amari,senso di nausea e il cuore che hai ingoiato.

Eravamo così belli e non doveva finire mai.
E ora io ti parlo ma non ci sei.
Tutto quello che era stato,ora non è più.
Pensi a tutto quello che avrebbe potuto essere e invece niente.
Fine.
Il nulla.
Il vuoto.

Certe persone le perdi insieme alle speranze.
Altre le trovi insieme al coraggio.
Qualcuno resta insieme a ciò che conta.

Ci sono giorni in cui l'unica cosa sensata da fare sarebbe smettere di cercare un senso.

Sapeva cogliere la differenza fra le cose semplici e quelle banali.
Per questo era così speciale.

Ho imparato che in alcuni momenti bisogna saper chiedere aiuto.
Perchè se stai sul fondo devi saperla afferrare quella mano tesa.

Per chi è abituato a fare tutto da solo,chiedere aiuto non è una resa,è un atto di coraggio.

Ognuno ha fatto ciò che riusciva a fare e io,tutto ciò che ho potuto fare,è stato accoglierlo e farne tesoro.

I regali inaspettati,quelli che non aspettano una ricorrenza,quelli che dicono:
"L'ho visto e ho pensato a te".

Balsamo per le ferite.

Se trovi la forza di sperare ancora allora puoi riconoscere quanta bellezza c'è in certi sorrisi.

Le persone dal cuore vero entrano in punta di piedi e,se sei bravo a riconoscerle,vuoi solo abbracciarle e non lasciarle andare più.

Se le lacrime lavano l'anima,la mia sarà pulitissima.

Ho il dovere di vivere.
Non posso lasciarmi annientare dal dolore.
Il dolore c'è,ma c'è anche la mia vita e io ho il dovere di approfittarne.

Approfitta della vita.
Ora.

Per troppo tempo ho detto:
"Mi sto lasciando vivere dalla vita".
Ecco,a un certo punto mi sono sentita pronta a riprendermi la mia vita e a viverla come piace a me.

Tutte quelle volte che per non deludere gli altri ho deluso me.

Ho deciso che non volevo più accusare niente e nessuno per come andava la mia vita.
Ho deciso di tenerla nelle mie mani ed esserne totalmente consapevole e responsabili.
Ho deciso di smettere di dire:
"Mi piacerebbe".
Se mi piace,lo faccio.
Se lo voglio,ci provo.

Se non ci si mette in gioco non si può scoprire se è davvero possibile.

Ho deciso di scoprire chi sono perchè fino a quel momento forse avevo scoperto solo ciò che dovevo essere.

Se trovi il coraggio e inizi a fare tutto ciò che ti rende felice,poi non ce la fai più a smettere.

Pensare che avrei lavorato lì tutta la vita,piuttosto che rassicurarmi mi opprimeva,
Non lo vivevo come un conforto ma come una minaccia.

C'è voluta tanta fiducia in me stessa,nelle mie capacità e nella vita,tanto da farmi credere che sarevve andato tutto bene e che non avrei mai avuto rimorsi.

Le delusioni si affrontano.
I problemi si risolvono e ci si rimette in gioco.
Si trova il coraggio di camminare dritto e,altre volte,di cambiare strada,di modificare il proprio atteggiamento,di mettersi in discussione.

Poter addossare la colpa della propria insoddisfazione a qualcosa di esterno è molto comodo.
Ma magari ciò che non ci piace ce lo siamo costruito noi e probabilmente non facciamo niente per cambiarlo o uscirne.
Eppure ci sentiamo in credito verso la vita.
Ci sentiamo vittime di continue ingiustizie.
Vittime di una vita ingiusta che però è opera nostra ma per la quale non ci sentiamo responsabili ma,anzi,ci sentiamo in diritto di lamentarci.

Quante volte pronunciamo le parole:"Se rinascessi"
Aspettiamo di rinascere?
E intanto buttiamo via questa vita che ci è stata regalata?

Siamo impauriti dall'ignoto,dai cambiamenti,da tutto ciò che esula dal nostro piccolo mondo.
E allora ce lo teniamo stretto anche se lo rinneghiamo.

"E poi che è successo?"
"Non mi sono adeguata"

Si illudono di aver vinto mentre tu non stavi neanche giocando.

Mi ero sentita inadeguata ogni volta che non avevo tenuto il giusto ritmo,ogni volta che non avevo raggiunto i giusti risultati,ogni volta che non avevo ottenuto i giusti riconoscimenti.
Mi ero sentita adeguata ogni volta che avevo seguito il copione.
Ma in tutto questo navevo sempre trascurato un particolare:me.

Ho passato una vita a non sentirmi all'altezza.
Poi mi sono sdraiata e vaffanculo.

Invecchierò rimandendo bambina.

E'che non dovrei mai permettere alle cose che detesto di distrarmi da quelle che amo.

La mia idea di vita era cambiata:non era quello ciò di cui avevo bisogno per essere felice.

Poi smetti di cercare la perfezione e scopri che c'è qualcosa di compleamente assurdo ma perfetto per te.

Quando sai che stai lottando per qualcosa in cui credi,per la vita che ami,allora lo fai con determinazione,
Non ti arrendi e non hai dubbi su ciò che stai facendo.

Quando sei innamorato della tua quotidianità.
La vedo così la felicità.

"Ti trovo cambiata"
"Sono diventata me"

Ho cercato di circondarmi delle persone che amo,di quelle che mi fanno stare bene.
Non avevo più alcun motivo di sopportare persone che mi mancassero di rispetto o che non mi facessero stare bene.

Bisogna scegliere bene i libri da leggere,la musica da ascoltare,la musica da ascoltare,le persone con cui parlare.
Il cuore assorbe tutto.
E ti trasforma.

Ripenso a quei momenti in cui qualcuno mi ha mortificato,
Ma di quel qualcuno non ricordo più il nome.

E allora so che non era nessuno.

Il tempo aggiusta tutto e rompe qualcos'altro.

Volevo farmi scivolare tutto e invece si era impigliato ancora.

Non dipendeva da me,
Potevo solo accettare.
Accettare il mio dolore,accettare la mancanza.
Accettare di non cercare spiegazioni,nè un motivo,nè cosa potesse esserci di giusto in tutto ciò.

A volte smeti di credere,ma non ti sei arreso,sei solo tremendamente stanco.
Hai solo bisogno di ripensare un pò le speranze.

Avevo imparato a rialzarmi.
Avevo imparato a rispettare il mio dolore e allo stesso tempo a non lasciarmene sopraffare.

E'tutta questione di punti di vista e io da qui ho una vista stupenda.

Se ce l'ho fatta ieri ce la posso fare anche oggi.

Eravamo felici di essere soli ma non ci sentivamo soli.

Ho più paure ma meno paura.

"E tu da che parte stai?"
"In disparte"

Tutto ciò che amo fare si può fare da soli.
Molti dei momenti belli della mia vita li ho passati da sola con me.

Riesco a vedermi da fuori e sono in perfetta sintonia con l'ambiente.
Sono parte di esso.
Sono finalmente un tutt'uno con il mondo e non ho paura del futuro.
Mi sento in perfetta armonia con la natura.
Sono io stessa la natura.

Se proprio devo darmi un tono scelgo il blu.

Finiamo per attribuire a ogni cosa e a ogni persona più importanza di quanto abbia realmente.

Ci sono milioni di mondi,milioni di culture,milioni di modi di essere persone.

Puoi viaggiare per lamentarti di quando si mangi male lontano da casa.
O puoi imparare come ci si sente ad essere stranieri.

Chi si accontenta non gode,sopravvive.
E'un pò come chi non vuole innamorarsi perchè ha paura di soffrire.
Abbiamo un mondo intero a disposizione e dovremmo accontentarci?
Risparmiarci per cosa?
Per le prossime vite?

La paura che sta sotto a tutte le nostre paure è spesso la paura di non essere all'altezza.

Ho imparato a non accontentarmi.
Il che non significa essere incontentabili o eternamente insoddisfatti.
Significa avere dei sogni,crederci,seguirli e fare di tutto per realizzarli.

Non ho mai visto nessuno godere mentre si accontentava.

Quando amo profondamente una persona non mi chiedo se sia vero amore perchè sento e so che è amore.

Scelgo luoghi,persone,libri,musica,colori,sapori.
Scelgo sempre.
Penso sia più o meno questo il modo in cui mi sono salvata.

Il posto giusto è quello in cui non mi pongo domande e semplicemente mi godo il mio attimo di felicità.

Lamentati tu.Io mi godo il paesaggio.

La verità è che io al momento sbagliato nel posto sbagliato mi sento di aver fatto qualcosa di giusto.

Volto pagina sperando di trovare un nuovo capitolo.
Di quelli in cui c'è subito una bella frase da sottolineare.

E se questo libro,anzichè leggerlo,lo stessi scrivendo? Un libro in cui la protagonista sono io.

Non posso permettere ai momenti felici di diventare tristi ricordi.
Li proteggo con un sorriso.

Ho trovato la felicità in posti in cui non l'avevo mai cercata.
E l'ho trovata quando ho smesso di cercare conferme.
Quando ho smesso di cercarmi negli occhi degli altri.

A volte il primo passo è un passo indietro.

E' bellezza e disincanto insieme.

Siamo tutti disillusi pieni di voglia di crederci ancora.

Ho perso qualche occasione,spesso l'equilibrio,qualche volta la testa,tante volte la fiducia ma non ancora tutte le speranze.

Il problema delle rette parallele è che non riescono a smettere di guardarsi.

Non importa quante volte avevo ricominciato.
Non c'era limite a quante volte potevo farlo ancora.
L'unico limite era la voglia di crederci ancora e a me la voglia non manca mai.

Lo vedo il disincanto che mi fissa da vicino ma io guardo altro e cerco un pezzetto di cielo.

Tutto ciò che era sempre stato uguale poteva essere diverso.

Comunque la vita è bella.
Mi dispiace per chi non se ne è mai accorto.

Ci ripenso eccome a quei giorni impossibili.
Quelli in cui avevo tutto al posto sbagliato:il cuore in gola,un pugno allo stomaco,lo sguardo perso,i sogni infranti,la mente assente.
E il cuore,sì,era in gola,ma era lacerato,masticato,sgretolato,morente.
Ci penso e fa un pò paura.
Fa paura pensare che si possa provare tanto dolore.
Fa paura sapere che la vita può portarti via tutto.

Io certe volte me lo strapperei questo cuore.

Ogni giorno mi emoziono.
E allora so che nessun giorno è sprecato.

Questa vita che mi invento ogni giorno da zero.
Questi sogni che ho tirato fuori dal cassetto per realizzarli uno a uno,piano piano,senza perdere le speranze.
Questa vita un pò folle,in cui ho rinunciato a tanto,ho perso moltissimo ma ho ritrovato me.
Questa vita in cui ho imparato anche a ridere di me,a non prendermi troppo sul serio,a sentirmi buffa e impacciata nelle mie insicurezze.
Questa vita piena di errori che non sono errori,sono tentativi.
Sono voglia di provarci,di vivere,di mettersi in gioco,di non arrendersi davanti a nulla.
Questa vita in cui ho imparato a guardare i miei sbagli ,a criticarmi e a perdonarmi da sola.
Questa vita in cui non penso soltanto a quello che non c'è più.
Penso anche e soprattutto a quello che c'è e che ci sarà.


Mi innamoro ogni giorno.
Della stessa persona.

Se non ci sbatto la testa capisco solo a metà.

Gli errori più giusti che ho fatto sono quelli in cui mentre sbagliavo mi sentivo viva.

"Te l'avevo detto" io me lo dico da sola.

Quello che vedono tutti non è mai niente di importante.

Prima di scattare una foto ti dicevano "sorridi".
E' così che ci hanno insegnato a sembrare felici.

Ho addomesticato la mia malinconia.
La accarezzo,la nutro e ci facciamo una silenziosa compagnia.

Passano anche tanti treni su cui sono orgoliosa di non salire.

Mi hai sorriso quando mi sentivo sola.
E io sorrido ogni volta che ci penso.

Chiedere scusa.
Dire grazie.
Non mortificare.
Sembrano abitudini banali ma poi ho capito che sono piccoli miracoli.

"E poi come siete rimasti?"
"Abbracciati"

Lo ringrazio per tutto quello che è:tutto.



Nessun commento: