LA TRAMA:
Come è possibile riuscire a sopravvivere a una vita così inesorabilmente incasinata?
Paolo è un single cinico e cinefilo, spesso sull'orlo di una crisi di nervi, ma con uno strano spirito di ricerca che lo porta ad aspirare, nonostante tutto, alla felicità.
E allora che importano i compleanni dimenticati, le nottate chiuso fuori casa, i clienti minacciosi, i colleghi rompiscatole, se poi un'amica molto speciale ti fa un regalo prezioso e inaspettato?
"Diario di un aspirante buddista" racconta il buddismo di Nichiren Daishonin attraverso una storia ricca d'ironia ma anche di realtà.
Dedicato a tutti gli aspiranti buddisti, che ne siano consapevoli o no.
IL MIO GIUDIZIO:
Scoperto navigando fra le offerte di Kindle Unlimited, questo breve romanzo racconta,in maniera ironica e scorrevole, come la vita di un giovane impiegato pieno di beghe personali e lavorative, possa cambiare nel giro di pochi mesi, grazie alla pratica buddista del Daimoku.
In modo molto semplice e sintetico spiega quindi i concetti essenziali del buddismo di Nichiren Daishonin: in primis l'mportanza di recitare il Nam Myoho Renge Kyo per far emergere la propria intrinseca buddità e mettere in atto la propria rivoluzione umana che ci consente di affrontare meglio la vita e le situazioni, con più consapevolezza e meno sofferenza.
Ma spiega anche il significato del Gohonzon e del karma e, per finire,
cita alcuni interessanti pensieri di Daisaku Ikeda, 3°presidente della Soka Gakkai e figura di riferimento del buddismo nicheriniano odierno.
IL MIO VOTO:
Racconto carino e coinvolgente.
Sicuramente, però, non il migliore fra quelli che ho letto sull'argomento (e ne ho letti diversi!).
Personalmente l'ho trovato un po'troppo semplicistico,un pò troppo "favoletta" e più mirato a "far proseliti" per la Soka Gakkai che a illustrare la grandezza e la bellezza della filosofia buddista
LA SCRITTRICE:
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