sabato 7 aprile 2018

Frasi dal libro "Breve storia di due amiche per sempre" di Francesca Del Rosso

Mi sento una cretina,una cieca,una che non ha capito niente,una vittima sacrificale,senza colpe,una donna mortalmente ferita.

Anche io ho una storia da raccontare,ma è molto triste.
Pensavo fosse una bella storia d'amore,coni suoi alti e bassi,con frasi non dette e sesso appagante.
Invece oggi non so più nulla e non so se ci sarà un lieto fine.

Sin dall'inizio della nostra storia avevo percepito che una sola parola,quella giusta,poteva essere la chiave per accedere al suo mondo interiore.

So cosa significhi sentirsi schiacciati dal peso dell'inadeguatezza.

Ogni tanto stai seduta in cerchio a guardare il mondo che si presenta davanti ai tuoi occhi.
Altre volte vieni chiamata al centro per affrontare un avversario e quell'avversario è sempre diverso.
E quando sei lì in mezzo e sei costretta a tenere alta la guardia,sei sola.
Intorno a te ci sono le persone ma quando devi provare a vincere la sfida non c'è nessuno che può aiutarti.

"Tu sei pazza,devi andare a curarti"
"Vero.Tu invece devi andare a fanculo"

È contorto.
È bellissimo,quasi deforme.
Nessuno lo cura ma sembra che a lui non importi.

Mi sento una ragazzina.
Poi mi rendo conto che io sono sempre la stessa di ieri,di un anno o 20 anni fa.
Basta non fare i conti con il corpo.
Quello sì che cambia.

Non è la mia migliore amica.
È solo quella che mi ha buttato via come un cerino finito.

Nei suoi occhi vedevo la vera me,vedevo la mia anima.
Un suo sguardo poteva avere la forza di uno schiaffo o la dolcezza di una carezza.

Che brutta bestia la nostalgia:ti si aggrappa al cuore e alla gola.

Sono quella che sono.
Cioè la mancanza di ambizione fatta persona.

Sono pagata per fare quello che mi piace.
E pensa un pò:sono pagata per leggere.

Era la prima volta che venivo colpita dal profumo di un uomo.
Un incontro che mi sembrò fin da subito un preciso segno del destino.
Capii che ero pronta a percorrere un'altra strada,con più energia di quanto osassi immaginare.

Il mio desiderio era lavorare in una casa editrice,quello ancora più remoto era scrivere.

Sei troppo intelligente per farti impaurire da chi ti dice che è difficile entrare nel mondo dell'editoria.
Non ti arrendere ancora prima di cominciare.

Sono brava con la teoria ma con i fatti arranco.

Ha dei lati bui e faccio fatica ad entrare in quel buio.
A capire se sono io l'artefice di questi momenti in cui si chiude e non si fa più raggiungere da nessuno.
Nemmeno da me che l'amo pazzamente.
Sembra sempre in conflitto con una parte di sè.
Ha paura di abbandonarsi del tutto.
Non so quanto offra di sè e quanto invece rimanga nascosto.

Troppe seghe mentali.
Ecco qual è il mio problema.

Ti stai chiedendo perchè non ho figli?
Perchè non voglio un legame di dipendenza.
Non voglio un legame viscerale come quello che si crea tra madre e figlio.
Sembra pazzesco,vero?
Come rinnegare di essere donna.
Eppure è così.
Mi faccio quasi paura da sola.

Vorrei tanto poterti entrare nel cuore e nella testa,capire tutto di te...

Appena penso a rimettermi in gioco,le mie difese innalzano muri dappertutto come a dirmi:
"Eh no!Non di nuovo!"

A volte cedono anche i fortini.

Questi sono anni difficili.
Bisogna tenersi pronti,essere funamboli professionisti e avere i nervi pronti per accettare le scelte del destino.

Spesso dobbiamo sbattere la faccia contro il muro prima di capire quanto è duro.

La vita che abbiamo programmato finisce e bisogna vivere la vita che ci attende.

"Tu sei diventata matta!"
"Sì.O forse lo sono sempre stata e me l'ero dimenticato"

Non ero riuscita a dire una parola e all'umiliazione si era aggiunta la rabbia verso me stessa.

E così ci si ritrova soli e ci si accorge che la vita è troppo dura,
che la serenità non esiste e che per vivere bisogna sempre lottare senza stancarsi mai.
Alla mia età sono stanca perchè ho capito come è fatta davvero la gente.
La gente è schifosa.

A volte bisogna imparare a bastarsi da soli.
Non ce lo insegna nessuno ma è necessario.

Cammina al mio fianco e insieme troveremo la via.


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