mercoledì 19 luglio 2017

"La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo" - The Time Traveler's Wife - Audrey Niffenegger (2003)





LA TRAMA:
Clare incontra Henry per la prima volta quando ha 6 anni e lui le appare come un adulto 36enne nel prato di casa.
Lo incontra di nuovo quando lei ha 20 anni e lui 28.
Sembra impossibile,ma è proprio così.
Perchè Henry De Tamble è il primo uomo affetto da cronolaterazione:

uno strano disturbo per cui,a 36 anni,comincia a viaggiare nel tempo.
A volte sparisce per ritrovarsi catapultato nel suo passato o nel suo futuro.
E'così che incontra questa bambina destinata a diventare sua moglie quando,di fatto,l'ha già sposata o sua figlia,ancora prima che sia nata.
Questo è il racconto di un'intensa storia d'amore,raccontata da 2 voci che si alternano e si confrontano.
Si costruisce così,sotto gli occhi del lettore,la vita di una coppia e poi di una famiglia cosparsa di gioie e tragedie,sempre sotto la minaccia di qualcosa che nessuno dei 2 può prevenire o controllare.


IL MIO GIUDIZIO:
Erano anni che volevo leggere questo romanzo di cui non conoscevo la trama ma che mi incuriosiva già a partire dal titolo.
Mi immaginavo un'avvincente vicenda alla Guillaume Musso dei primi tempi,
qualcosa di simile a "Chi ama torna sempre indietro",per intendersi.
Le recensioni di IBS,a cui avevo dato una scorsa veloce,sono tutte più che buone,la maggior parte ha 5 stelline.

E invece...delusione quasi totale.

La trama,di per sè,è accattivante e ricorda la leggenda metropolitana di John Titor,
molto in voga nei primi anni 2000 (non a caso il periodo in cui è stata scritta quest'opera):
un uomo che,per una disfunzione genetica,viaggia nel tempo,fra passato e futuro,
mentre la moglie lo attende a casa nel presente.

Un dialogo a 2 voci dove Clare,la moglie,appare come una moderna Penelope che,
con ansia e pazienza,aspetta il ritorno del consorte dai suoi viaggi spazio/temporali e diventa un pò la metafora di tutte le donne innamorate che,stoicamente,attendono la ricomparsa del proprio amato perchè,e lo sappiamo bene,"chi ama sa aspettare".

Tutti questi andirivieni nel tempo rendono però la vicenda frammentaria e anche decisamente caotica e incomprensibile.

Oltre a ciò,l'autrice troppo spesso divaga e si dilunga in dettagli che appesantiscono la già di per sè intricata narrazione che,sul finale,diventa oltremodo angosciante.

Talmente angosciante che non vedevo l'ora di terminare il libro per poter finalmente passare oltre.
Ed è davvero raro che accada ciò:
generalmente,quando un romanzo mi coinvolge,lo farei durare in eterno.

In molti hanno esaltato quest'opera,asserendo che narra di un amore che va oltre lo spazio e il tempo,
che fa riflettere sull'ineluttabilità degli eventi...qualcuno ha pure apprezzato lo stile diretto ed esplicito (ci sono,in effetti,diverse scene di sesso piuttosto palesi)
A me,invece,non ha trasmesso davvero niente...solo noia,confusione e inquietudine.


IL MIO VOTO:
La trama è interessante ma è stata sviluppata veramente male.
Deludente.



LA SCRITTRICE:





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