venerdì 2 giugno 2017

Frasi dal libro "Eppure cadiamo felici" di Enrico Galiano

La vera ingiustizia,secondo Gioia,è che non si possano tenere le cuffie attaccate alle orecchie tutto il giorno.
Se glielo lasciassero fare,il mondo diventerebbe senz'altro un posto migliore.

Il fatto è che certe cose le puoi dire solo a chi sai che le può capire.
Che è anche il motivo per cui parliamo così poco di quello che ci importa davvero.
Alla fine,trovare qualcuno con cui parlare è difficile,sì,ma non è quella la cosa più difficile.
Il difficile è trovare chi ti sappia fare le domande giuste,quelle per cui hai la risposta lì da anni senza neanche saperlo.

Pur sapendo che sta per dire o fare qualcosa che le porterà solo altro odio dal mondo esterno,altre battute alle spalle e altre risate di scherno,mica ce la fa a trattenersi.

Se mi vogliono così come sono bene.
Sennò,amen.
E'stato amen.

Gioia Spada è una che non sorride tanto spesso,ma quando lo fa accende la luce.
Gioia Spada è una che quando vede un cane lo saluta,sempre.
Gioia Spada è una che,quando mette la camicia,sbaglia sempre l'ordine dei bottoni.
Gioia Spada è una che in camera ha un muro con un sacco di foto di cantanti e scrittori e pittori e poeti e il 95% di loro sono morti.

Un attimo e l'etichetta della snob alternativa da evitare come la peste bubbonica non gliel'ha levata più nessuno.
Così come naturalmente nessuno si è preso la briga di andare a vedere chi fosse davvero,Maiunagioia Spada,la tipa che non parla mai.

Gioia Spada è una che chiunque la conosca dice che odia la gente,che starebbe bene solo in un'isola deserta.
E invece lei lo sa che non è così.
Che la gente la ama,la ama alla follia.
La studia,la osserva,sempre.
Lei non odia la gente,odia solo le bugie:
e il casino è che quasi sempre le 2 cose corrispondono.
Nessuno lo sa ma lei è una che quando alle elementari le chiedevano:
"Cosa vuoi fare da grande?",rispondeva sempre nello stesso modo e cioè:
"Felice qualcuno".

Il fatto è che Gioia,da quando era in 1°elementare,ha la tendenza ad aprire una parentesi dal mondo e buttarcisi dentro.
Fin da allora,più o meno,aveva infatti scoperto che poteva essere molto più avvincente il mondo dentro alla sua testa che quello là fuori.

I primi anni della sua vita,Gioia li ha passati sempre a casa dei nonni.
E'stata la sua salvezza,poter passare così tanto tempo con oro e non coi suoi.


Le rughe dei vecchi,le guarderebbe per ore.
Quelle rughe sono strade,sono viaggi,sono sbagli.
E quante più rughe,tanta più vita scritta in faccia.
Segue il percordo di quei solche nella pelle e ci cammina dentro.
Prova a immaginarsi quante risate e quante lacrime e quanto dolore e quanta felicità ci sono voluti per farli.
Sono come montagne che si stagliano all'orizzonte e che ti raccontano il paesaggio.
Sono come punti cardinali,indicazioni,cartelli.
La vita che ha graffiato e ha lasciato il segno.
Un pò come la cicatrice che ha vicino all'orecchio,forse la cosa più preziosa che ha:
la tocca spessissimo,ogni volta che vuole ricordarsi cosa non vuole essere,dove non vuole andare.

Che cosa avete ancora da dirvi,da recriminare,da urlarvi addosso?
Sapete che non vi sopportate:statevene ognuno in una stanza e festa finita,no?

E'che vorrei andare di là e prenderli a padellate in faccia tutti e 2.
Così,per 2 ore.
Padellate.
Dio,che sogno sarebbe!

Quando c'è qualcuno intorno che la guarda o anche solo che sta lì vicino a ridere e parlare per i fatti suoi,non riesce mai a fare centro,con le cose.
Quando è sola,ok non sempre ma qualche volta sì.

La vita che ci capita è la vita che ci capita.
Lo so che ci sono centinaia di teorie sul destino,o sul karma,o sulla giustizia divina.
Aristotele,Hegel,perfino Schopenhauer,in fondo,erano tutti convinti che ci fosse un disegno preciso,un bello schema prestabilito di concatenazioni di cause ed effetti.
La mia idea è che sia tutta,tutta quanta,sempre,solo una questione di culo.

Il vostro pasticcino,il pasticcino dei vostri sogni era lì,nel vassoio.
Solo che pochi di voi hanno avuto la fortuna di poterlo scegliere:
quelli che sono stati estratti per primi.
Gli altri hanno dovuto accontentarsi di quello che era rimasto.
Anche se poi c'è sempre qualcuno che rinuncia a scegliere,che si rifiuta e fa mangiare il suo pasticcino ad altri.
Ma quando ve lo siete portati al posto,ognuno l'ha mangiato a modo suo,alla sua velocità ma quasi tutti avete fatto la stessa cosa:
avete iniziato a mangiarlo partendo dalla parte secondo voi meno buona.
Tutti i pasticcini avevano la crema o il cioccolato,insomma avevano una parte più buona,e voi volevate lasciarla per ultima,ve ne siete accorti?
Perchè non sapevate che vi avrei detto di fermarvi.
Nessuno di voi poteva saperlo.
Ecco,tutto quello che si deve sapere è in quel pasticcino che avete lasciato a metà.
Perchè non funziona che c'è un tempo per giocare e un tempo per decidere.
Non funziona che:"Ah sì,un giorno farò questo e farò quello".
Non funziona che:"Queste cose le farò quando avrò una casa e un lavoro".
Non funziona che:"Poi ci penso".
Funziona che il momento è sempre e solo adesso.
Che se pensate di tenervi il meglio alla fine,siete dei cretini.
Che se ve ne state buonini buonini,nascosti dietro la scusa che adesso siete piccoli,che adesso non è il momento,domani e fra 10 e fra 20 anni farete sempre la stessa cosa:
direte che non siete pronti,che non è il momento,che ci vuole ancora tempo.
Funziona che se state lì ad aspettare di essere sicuri,di essere tranquilli,la crema non la mangerete mai.
Perchè l'unica certezza che abbiamo è che nessuno di noi,nessuno,finirà mai di mangiare il suo pasticcino per intero.
Ci sarà sempre qualcosa che resterà da fare.
Ci sarà sempre qualcosa di incompleto.
E non pensate che quando dico "crema" voglia dire uscire,divertirsi,drogarsi e tutte le cose che fate voi quando credete di mangiare la crema.
La crema è il coraggio di essere se stessi.
La voglia di far vedere chi si è,di tenere gli occhi aperti,di far sentire la propria voce.
Quella è la vera crema.
Ecco,non funziona che c'è un momento in cui si può fare a meno di farlo,un periodo di prova,un "non è ancora ora":
funziona che hai solo un pasticcino e poco tempo per mangiarlo.

Il problema di Gioia Spada (uno dei,diciamo) è la timidezza.
E'un casino con la timidezza:
tu avresti voglia di alzare la mano,dire le cose,fare domande...ma quando ci provi è come dover passare per una strada strettissima affollata di gente che va nella direzione opposta alla tua.
Solo che quella gente non sono persone ma pensieri,pensieri che dicono:
"Ma che fai?Non è intelligente quello che stai per dire!"
E così,alla fine,l'attimo passa ed è subito troppo tardi.
E non dici niente.

Sai perchè mi scrivo sul braccio tutti i giorni quelle parole: "la felicità è una cosa che cade?".
Per ricordarmi sempre che la maggior parte della bellezza del mondo se ne sta lì,
nascosta lì:nelle cose che cadono.
Nelle cose che nessuno nota.
Nelle cose che tutti buttano via.

Faccia tutte le domande che vuole,anche se le sembrano stupide.
Anzi,più stupide sono e meglio è.
La filosofia stessa è nata perchè qualcuno ha iniziato a farsi domande che a tutti gli altri sembravano stupide.
Chi non fa domande stupide non è una persona intelligente.

"Come fai a sapere che quello che hai in mano è il tuo pasticcino?E se il mio pasticcino ce l'ha qualcun altro?Se quello che ho in mano semplicemente non mi piace o se sono allergica?"
"Quando ti chiedi se il pasticcino che hai in mano è proprio il tuo...quando pensi che forse è un altro...allora non è il tuo.Il tuo pasticcino è quello che non ti chiedi mai se è davvero quello giusto"

"Non è che mi prende per pazza se torno lì?"
"Ti prende per pazza se non ci torni!"

Uno dei 3 tipi di facce che Gioia vede nelle persone quando ci parla,in ordine di frequenza,
quella che vuol dire:"Esisti anche tu?",
quella che significa:"Stronza acida!"e quella da "Ma ti sei drogata o che?"

Sapere che ci sono parole che in altre lingue non esistono l'ha sempre trovata una cosa affascinante,quasi magica.
Sono parole che hanno interi mondi dentro.
Sono intraducibili non nel senso che sia impossibile tradurle bensì nel senso che non lo si deve fare perchè sono bellissime così come sono.
Il migliore dei mondi possibili è quello dove nessuno ha bisogno di tradurre se stesso,per farsi capire dagli altri.
O almeno questo è quello che pensa Gioia.
Lei,dal canto suo,si sente una "pocemucka":una persona che fa e si fa troppe domande.

Lui sarà un'altra persona forse fra 18 vite.quando dopo essere stato verme,pantegana,pipistrello,iena,capra e mulo,si reincarnerà in un essere umano.
E anche lì ho i miei dubbi che possa essere tanto diverso da adesso.

"Tutti abbiamo diritto a una seconda possibilità!"
"Sì,è vero!A una seconda.non a una 34°!"


Un abbraccio non è solo un abbraccio.
E'quando il tuo corpo si appoggia sul corpo di qualcun altro.
E in quel contatto senti la tua pancia diventare concava.
La senti diventare coppa e bicchiere e l'altro acqua fresca.
L'abbraccio non è solo un abbraccio.
Perchè prima sei cocci sparsi che proprio in quel momento iniziano a mettersi insiee
Certo,ci vorrà un sacco di tempo,forse una vita intera,ma è lì che inizi,proprio lì,a diventare qualcosa che non è più cocci sparsi.

Da qui vedi la città ma la città non vede te.

C'è una parte di lei che vorrebbe parlare,dirgli quello che gli deve dire.
Ma c'è anche un'altra parte che,per qualche misteriosa ragione,è come se volesse che fosse lui a capire che cosa gli vuole dire e dirselo da solo.

Andare a scuola,in sè,gli piacerebbe.
Sono le persone che ci trova dentro che le fanno paura.
Le fa paura che per sentirsi migliori sia obbligatorio fare parte di un gruppo,essere dentro una cerchia,appartenere a un club esclusivo.
Uno non può semplicemente sentirsi migliore da solo?
O come quando sono lì in 3 e parlano e uno dei 3 va via...e allora sempre,sistematicamente,quelli che sono rimasti iniziano a dire qualcosa sulla persona che si è allontanata.
Le fa paura che le persone aspettino che tu te ne vada per parlare di te.
"Perchè diavolo non lo fate quando sono qui?",si chiede.

Non è cambiato niente intorno a lei.
E'cambiata lei.

Non riconoscersi,a volte,può essere molto bello.

Chi ti fa domande a cui non sai rispondere ti costringe a metterti a cercare.
Ed è una benedizione ogni volta che ci si mette in viaggio alla ricerca di qualcuno o di qualcosa,che sia una persona,una terra o una risposta.

E'impossibile non far mai soffrire gli altri.
Ma quello che possiamo fare,tutto quello che dobbiamo fare,è non smettere mai di provarci.

Gioia lo sa.
Sa benissimo che quando sia hanno pensieri come quelli che lui ha adesso,l'unica cosa che vuoi è essere lasciato stare.
Però,al tempo stesso,vorrebbe almeno fargli sentire che non è solo.
Perchè il casino,quando stai così,è che ti senti sempre orribilmente solo.
Vuoi essere lasciato stare da tutti,eppure,contemporaneamente,quel che ti fa stare male è sentirti solo.
E'come avere dentro un vento che soffia fortissimo e che non ti permette di pensare,di essere lucido.
Ti senti dentro un vento pazzesco che ti sposta le cose e le rompe e le butta da tutte le parti.
E così,anche solo sapere di avere qualcosa a cui tenersi,magari,non fa finire il vento,ma ti può salvare dall'essere trascinato via.

Per Gioia la maggior parte della bellezza del mondo se ne sta lì,nascosta nelle cose inutili:
nelle cose che cadono.
Nelle cose che tutti buttano via.

I cieli sono solo con nuvole o senza nuvole,ma mai senza stelle.
Lei è in un momento con molte nuvole,probabilmente.

Ho una brutta notizia per lei.
Quelli di cui parla non la smetteranno mai.
Se anche smettessero con lei,di sicuro si dedicherebbero a qualcun altro.
Perchè è di questo che hanno bisogno per restare a galla:buttare gli altri sotto.
E se non vuole e non può essere come loro,cerchi di essere meglio di loro.
Se loro cercano sempre di buttarla giù per starsene a galla,lei faccia in modo di salire così in alto che non possano raggiungerla.
Scelga qualcosa in cui mettersi in gioco,in cui dimostrare a tutti il suo valore.
E poi lo faccia:si butti.
Li faccia stare zitti col naso all'insù a vederla diventare qualcosa che loro non saranno mai.

Ci sono decisamente troppe voci dentro di noi.

I fiori se ne stanno belli tranquilli,si fanno la loro vita e a un certo punto gli uomini passano di lì e pensano bene di strapparli per farsi perdonare qualcosa dalle mogli,per fare un regalino,per i cavoli loro.
Ma intanto hanno reciso un fiore e quel fiore tra poco per colpa loro morirà.
Gioia Spada odia chi strappa i fiori perchè odia questa cosa che a volte le persone facciano del male senza neanche accorgersene.

Hai solo una paura fottuta.
Hai paura di metterti in gioco.
Te la stai facendo sotto e tutto 'sto casino e come lo hai trattato male sono solo per questo:
perchè hai paura!

Si sente contemporaneamente perfettamente cretina e perfettamente se stessa.
Perfettamente persa e perfettamente al suo posto.

"E'come stare insieme a un fantasma."
"A me piacciono i fantasmi!"
"A te piace farti prendere per il culo!"

Da quando l'ha conosciuto,tutto è diventato attesa.
Adesso tutto è attesa,perchè tutto sta in mezzo fra una volta che lo vedrà e un'altra.

Vorrebbe inventare una parola nuova.
Una parola che dica proprio quella cosa lì:
di quando hai la guancia appoggiata al petto di qualcuno dopo averci fatto l'amore.

Mi sento protetta qui,adesso.

2 secondi prima facevate l'amore ed era tutto dolce e affettuoso e poi diventa freddo come il ghiaccio.
Il tizio non è normale,te l'ho sempre detto io!

Io ti conosco.
Lo so che adesso vuoi pensare solo al tuo bel sogno ma io ti dico di prepararti,perchè fra un pò arriva il pizzicotto che ti sveglierà tutto in un colpo.
E il sogno smetterà di essere un sogno per lasciare spazio alla solita,stupida realtà.

La verità è che ha spento il cervello per un giorno intero e adesso quello,riacceso,non può fare a meno di chiedere:
"Ehi,cos'è questo casino?"

Le cose,se c'è bisogno di spiegarle,allora vuol dire che non sono abbastanza forte e chiare.
Abbastanza vere da spiegarsi da sole.

"Trepverter",una parola yiddish che significa "la risposta giusta che ti viene quando è troppo tardi".

"Non ha mai avuto paura di essersi creato un'immagine tutta sua della persona con cui stava?
Un'immagine che non c'entrava nulla con la persona vera?"

"Sempre,signorina,sempre!Ma non si preoccupi:se l'immagine e la realtà non combaciano,se ne accorgerà molto presto"

Intanto però ha il tempo per pensare e in questi casi sarebbe meglio non averne.

Insieme a lui non vuole condividere solo le cose belle.
Non vuole solo rose e fiori.
Sarebbe tutto terribilmente finto se fosse solo rose e fiori.

Le manca.
Le manca il suo ragazzo.
Ma più di lui,le manca poter fargli vedere certi posti in cui ancora non l'ha mai portato.
E andare a vedere lei i posti da cui lui l'ha sempre tenuta fuori.

Abbacinare:abbagliare e ingannare insieme in un'unica parola.
Certe bellezze abbacinano la mente,le sopraffanno con un falso splendore.
E'possibile che qualcosa abbagli così tanto da ingannare.
Qualsiasi luce,quando è troppa,finisce per distorcere le nostre percezioni.

Tutti ci inganniamo,sempre,tutti i giorni.
Ma meglio farsi ingannare dalla troppa luce che dal buio.

Lei sa che esiste.
L'ha visto.
Lo ha toccato.
Baciato.
L'ha sentito dentro di sè.
Le prove sono tutte sulla sua pelle e ancora di più graffiate a caldo dentro di lei.
Ovunque:cuore,stomaco e polmoni c'è lui.
Dappertutto.

Sente che dovrebbe odiarlo ma non ci riesce.
C'è qualcosa che arriva sempre un secondo prima dell'odio.
Tipo la voglia di averlo lì.
Tipo la fame e la sete di lui.
Tipo il sapore della sua lingua.
Tipo il colore dei suoi occhi
Tipo quel cacchio di sorriso stupendo.
Tipo la mano nella sua.
Tipo sentirlo dentro di sè,muoversi piano.
Tipo le sue battute.
Tipo lui.


Adesso è furiosa con lui.
Non perchè sia sparito.
Non perchè probabilmente tutto quello che voleva era portarsela a letto e lasciarla lì.
Ma perchè le ha fatto credere che quella cosa esiste.
Che è possibile.
Che non è una balla inventata da scrittori e sceneggiatori.
Che da qualche parte qualcuno c'è.
E adesso la fregatura immensa è che niente può più reggere il confronto.
Adesso niente è più uguale.
Adesso sa che c'è qualcosa che può squarciare il velo.
Esiste,c'è.
Ed è quello che le morde lo stomaco più di tutto:
aver visto la luce,restare abbacinati.
E'quella la tortura:la troppa luce che le fa provare.

Anche se lei ci si sente,sua,non sa se lo è davvero.

Non voglio portarti dentro il mio buio.
Ti assicuro che non è un bel posto.

E' lì a rigirarsi nel buio.
Certo,sa che passerà prima o poi.
Che si sveglierà e non ci penserà più.
Però,intanto,è lì distesa ad assaporare le infinite gioie del sentirsi usati e poi buttati.

Stavolta lo vedrà e finalmente sarà la volta buona che potrà chiedergli che diavolo sta succedendo,in che guai si trova.
Perchè lei non ha paura del buio.
Ha paura di un sacco di cose,ma del buio no.

Chiunque ti direbbe che sei scema a correre dietro a un tipo che è sparito.
Io no.
Per me non sei per niente stupida.
Tu stai solo seguendo il tuo cuore,si vede.
E il cuore non è mai stupido,anche se tutti ti diranno sempre il contrario.
C'è sempre qualcuno per cui vale la pena giocarsi un pò di orgoglio.

Qual è il punto?
Il problema non è tanto il punto,ma le virgole.
Sono più quelle che cambiano le cose.
I dettagli.
Quelli che nessuno sta tanto a guardare.
Se sposti una virgola,o la togli,o la aggiungi,può cambiare tutto il senso della frase.
Il punto sta sempre alla fine e non cambia poi tanto.
Ma le virgole stanno dentro e cambiano tutto.

Prima di lui c'era solo il bianco e il nero e dopo i colori.
E diglielo tu,a quelli che hanno visto un film bellissimo a colori,che poi dovranno vedere solo in bianco e nero per tutto il resto della vita.

Il punto è che non è giusto che un ragazzo che ti fa ridere così poi sparisca nel nulla dicendo:
"Eh scusa,sai com'è,la mia vita è un pò troppo incasinata".
Il punto è che non dovrebbe essere nemmeno legale,una cosa del genere.
Il punto è quel cacchio di sorriso.
Il punto è che non si schioda dalla sua testa,mai.
Il punto è che lei è ancora lì con lui ma lui no.
Lui chissà dov'è.
Lui forse non c'è mai stato.

Gli adulti sono dei bambini un pò più alti ma,sotto sotto,anche più bambini.

Suo padre dovrebbe pensare seriamente a iscriversi a qualche competizione internazionale di "Uscite fuori posto".
Trofei e onori sarebbero tutti suoi,non ci sarebbe gara.

Tempo un paio di colloqui con lo psicologo,salta sempre fuori che la cause del suo malessere sono per buona parte da trovarsi nei suoi genitori.
Bene.
Perfetto.
Bravi.
Ottimo.
Poi però che cosa succede?
Che è comunque lei quella che deve farsi vedere,che deve andare agli incontri,che ha bisogno di aiuto.
Non è lei quella che deve farsi vedere:lei si sente perfettamente sana.
Strana,certo.
In preda a milioni di emozioni contrastanti,va bene.
Ma sana.
Sono i suoi genitori che dovrebbero farsi vedere.
Sono loro quelli che non sono sani.

Poveri che non vogliono sembrare poveri e ricchi che non vogliono sembrare ricchi:
alla fine nessuno vuole sembrare quello che è.

"Come stai?"
Non è mai facile rispondere a quella domanda lì.
Se facessero una classifica delle domande a cui la gente risponde con una balla,
"Come stai?"sarebbe sicuramente al primo posto.

E'come sapere che potrebbe essere tutto più bello ma che non lo è mai,alla fine.
Che non è impossibile,è lì.
E'solo lì dietro,lì sotto ma non viene fuori.
Non salta fuori.
Perchè non salta fuori?

Meglio sentire qualcosa che non sentire niente.

Sapere che c'è almeno un'altra persona al mondo che non ti crede pazza è sicuramente confortante.

Retrouvailles:quell'emozione fortissima che provi quando ritrovi una persona dopo moltissimo tempo.

Non c'era,lì davanti.
Ma eccome se c'era.
La sensazione di retrouvaillers l'ha avvertita forte,precisa.
Perchè ha sentito che lui non è scappato da lei.

"Come fai a credere che oggi succederà qualcosa?"
"Non è che lo credo.Lo so."
"E quindi?Starai lì ad aspettare che accada,o farai qualcosa?"
"Non lo so.Credo che farò qualcosa.Non so cosa,ma so che quando sarà il momento saprò che cosa fare.Improvviserò".

"Gemma capisce tutto!Capisce più cose di me!"
"Beh,per quello non ci vuole tanto!"

Verschlimmbessern:peggiorare una situazione mentre si sta cercando di migliorarla.

E'una ragazza molto sensibile e questa sua sensibilità le rende molto spesso intollerabile il mondo che la circonda.
Non è che si creda superiore agli altri,è solo che non riesce a entrare in contatto con loro,perchè basta pochissimo perchè si ritrovi da qualche parte,dentro di lei,una ferita.
In qualche modo lei desidera il mondo esterno,lo cerca.
Però non appena questo si mostra per quello che è,le fa paura e lo rifiuta.

Ci ha fatto l'amore,accidenti!
Ha sentito la sua pelle,anzi la sente ancora,è ancora lì,come se si fosse scritta addosso a lei.
Come se ci fossero addosso a lei i segni delle sue mani,dei suoi baci,del suo respiro.

Le è piaciuto scrivere la sua storia.
E anche no.
Perchè rivivere quei momenti è stato bello.
E'stato come ricostruirli,ricrearli davanti a lei.
Ma poi,sapere di allungare le mani e non riuscire ad afferrarli no,non è stata una bella sensazione.

La logica.
Ah ah ah!
Non sa quante fregature ci ha tirato,questa benedetta logica!
Avremo fatto progressi inimmaginabili nella scienza e nella tecnologia,ma per certe cose la logica non ci fa andare avanti di un passo.

I veri pazzi,mia cara,sono quelli che vedono solo quello che hanno davanti agli occhi.

Quando si immaginava di fare qualcosa poi,alla fine,non andava mai così,ma proprio per niente.
Si creava nella mente tutta una scena,già se la vedeva.
E poi la vita accadeva e le dava certe fregature!
Cambiava le carte in tavola che era un piacere.
Più o meno come un regista che dà ai suoi attori un copione da imparare a memoria e poi quelli recitano qualcos'altro,ma non solo cambiando alcune battute,spostando per esempio delle parole:
proprio recitando tutto un altro film.

Geborgenheit:quel senso di sicurezza che ti dà stare vicino a qualcuno a cui vuoi bene.

Gigil:voglia di far male a qualcuno da quanto desideri toccarlo e stringerlo e sentirlo.

E' un tipo di nostalgia che solo chi ha perso davvero qualcuno conosce.
Ovunque:sopra,davanti,sotto e dentro,la paura di non toccare più una felicità sfiorata e persa nello stesso istante.

Sono gli altri a non vedere quello che lei vede e non lei a vedere quello che non esiste.

E'strano ma tutta la rabbia,tutta la voglia di fargliela pagare o di tenergli quantomeno un minimo di broncio il quale,e che cavolo,le spetta di diritto,sembrano svaniti nel nulla nel momento in cui tornano a sedersi lì,per lasciare il posto alla voglia di essere con lui come sempre a sparare cazzate,ridere,parlare e baciarsi.
Essere di nuovo loro 2 come se niente fosse successo.

Il fatto è che non riuscivo a concentrarmi.
Io ci provavo anche ma in testa non mi restava mai niente.
Come se fosse tutto offuscato.
C'è stato anche un momento in cui ho pensato di essere stupido.
Di essere quello che non ci arrivava.

E'una cosa orribile quando tu sai di essere l'unico che sa la verità e nessuno ti crede.

L'odio a volte può nascere nei modi più diversi e in certi istanti può accecare quel tanto che basta da far fare quello che non ci si aspetterebbe mai.

"Adesso che farai?"
"Adesso vorrei fare solo una cosa..."
"E che cosa?"
Prende il suo viso fra le mani,si sporge verso di lei e le dà un bacio lungo,lunghissimo.

Magari.
Una parola che in 6 lettere riesce a significare "se solo questa cosa fosse vera".
Ogni volta che la usi crei un mondo che non c'è e che magari può esserci.

Hanno iniziato a baciarsi.
I loro vestiti a cadere sul pavimento.
E la pelle di lui è tornata ad appoggiarsi sulla pelle di lei come fosse sempre stato solo quello il suo posto.

Le canzoni hanno il potere,a volte,di dire chi sei,cosa fai,cosa vuoi.
E di dirlo con quelle esatte parole lì,quelle che avresti sempre voluto usare tu.
E lo fanno così bene che ti danno la sensazione che non le abbia scritte un cantante ma tu.
Che siano proprio tue.

Frisson:paura e desiderio insieme.

Quando è una vita che perdi,il giorno che vinci ti succede qualcosa.
Certo,c'è la soddisfazione.
C'è il sentirsi apprezzati,riconosciuti.
Ma c'è proprio qualcosa che ti cambia dentro.
E quello che ti cambia è:la prospettiva.
Cominci a vedere le cose in modo diverso.
Ma non solo le cose:sei tu che ti vedi in modo diverso.
Inizi a dirti:ehi ma allora anche io posso!

Il successo non è camminare sul tappeto rosso e avere i paparazzi sempre al collo.
Il successo è un participio passato.
E'un verbo che semplicemente dici:è successo!
Qualcosa è successo.
E'possibile!
E'la dimostrazione che è possibile far succedere le cose,far andare la vita dove vuoi tu.

Proprio questo le fa paura di lui:
il fatto che sembri una persona pacata e gentile,pur essendo in realtà l'esatto opposto.

Che significa "chi fa da sè fa per tre"?
Chi fa da sè si deve arrangiare come può ed è già tanto se riesce a fare per uno,questa è la verità.

La notte porta consiglio.
La notte non porta consiglio.
La notte ti scarica davanti tonnellate di pensieri,paure,domande,dubbi.incubi e chissà cos'altro.
Che anche a mettersi lì a rovistare in mezzo a tutta quella roba,col cavolo che lo trovi,un consiglio.
Questa è la verità.

Fu questo l'errore di Psiche,capite?
Pensare di portare la luce dove c'era il buio.
Pensare di poter guardare Amore con gli occhi della ragione.
Perchè sono 2 mondi paralleli,non si devono incrociare,mai.
Non puoi pensare di poter capire,di poter leggere e interpretare,dare spiegazioni logiche.
Non lì.
Da ogni altra parte ma non lì.

Se si vuole la luce bisogna beccarsi tutto questo buio!

Ogni luce ha un cuore di buio.

Ma è davvero possibile arrivare a questo?
Arrivare a impazzire a causa dei tuoi genitori?

Non starà mai meglio se non risolve tutto il casino che si è lasciato dietro.

Non c'è cosa peggiore del diventare grandi e tradire il bambino che eravamo stati.

Se ti scrivo,almeno per il tempo in cui ti scrivo,tu sei qui.

Forse è così che bisogna fare ogni volta che si perde qualcosa:
tornare indietro e cercare di scoprire qual è il punto in cui l'hai perso.

Ho incontrato te e a me lì è sembrato di aver trovato qualcosa,cavolo!
Per la prima volta in vita mia avevo conosciuto un ragazzo che ci parlavo insieme e mi sembrava di parlare con la parte nascosta di me.
La parte bella,quella che nessuno,nemmeno io,aveva ancora visto.

A volte,forse,quando ti perdi non puoi trovarti da solo.
Forse quelle volte funziona che devi lasciare che qualcuno ti trovi.
Tu mi hai trovato e anche io ho trovato te.
Questo è quello che mi piace pensare.

Hai presente i cani quando non ti vedono da un pò e poi ti fanno le feste e ti saltano addosso da tutte le parti con la cosa che si muove velocissima?
Hai presente quanto ti fanno sentire importante,quando fanno così?
Ecco,lui mi fa sentire così,tutte le volte che lo vedo.

Quando l'ho visto è andata proprio così,come per il cellulare:
io che non avevo mai sentito bisogno del cellulare,che credevo di potercela fare benissimo senza e,anzi,che ce l'avrei fatta benissimo senza...quando poi qualcuno me lo ha messo in mano,come per magia mi è sembrato di non poterne più fare a meno.

Non sei una persona qualsiasi.
Non sei come l'amichetto vicino di casa che,ok,se non lo vedi più ti dispiace ma finisce lì.
No,
Tu sei il motivo per cui rido senza motivo.
Sei il primo film a colori dopo anni e anni di cinema in bianco e nero.
Sei il vento che fa girare la busta in quella scena di "American Beauty".
Sei l'odore del pane caldo appena sfornato.
Sei il sasso che rimbalza sulla superficie del lago.
Sei il segno del cuscino sulla guancia.
Sei il senso di pulito e di fresco dopo essersi lavati i denti.
Sei quella bomba di pioggia che arriva dopo una giornata afosa e rinfresca tutto.

A volte gli uomini ci cercano perchè non stanno bene e fintanto che non stanno bene.
Poi,quando gli passa,quando si mettono a posto,e magari si sono messi a posto anche grazie a te che li hai tirati fuori dal buco in cui si erano cacciati...beh,tanti saluti.

E'difficile,dannatamente difficile.dire che la ragione è qua e il torto è là.
Sempre,in tutte le situazioni,anche quelle che ci sembrano più evidenti,la ragione non sta mai tutta di qua e mai tutta di là,

La vita degli altri giudicatela solo se proprio dovete.
Ma se non siete Dio o un giudice,quando potete,evitate di farlo.

Non posso essere così bastardo,così stronzo,così stronzamente bastardo da portarti dentro certi tunnel in cui mi vado a infilare così spesso.
Perchè lo vedo che non è solo un problema mio.
E'una roba contagiosa che contagerebbe anche te.
Sarebbe come se avessi qualche malattia infettiva e mi prendessi il lusso di andare a trasmetterla ad altri solo perchè magari stare con loro mi fa stare un pò bene.

Col buio bisogna farci i conti.

Grazie di avermi regalato quei momenti che sono stati i più belli di tutti e di avermi messo per terra abbastanza sassolini da farmi ritrovare,se non la strada di casa,almeno una strada che possa prendere.

Dor:la sofferenza che si prova per la separazione dalla persona amata.

Non è che quando ami ti ammali:quando ami guarisci.
Sono gli altri,tutti quelli che non amano i pazzi.
Sono loro quelli fuori di testa.
Quelli che amano,quelli che amano davvero,sono i sani.
Gli unici sani in un mondo di pazzi.

Era lì.
Ecco quello che faceva lui:essere lì.
E quando lui era lì c'ero anche io ed ero finalmente io,quella che non sapevo di essere ma che ero sempre stata.

Shu:mettere l'altro nel proprio cuore.

Mamihlapinatapai: il gioco di sguardi di 2 persone che si piacciono e vorrebbero fare il primo passo ma hanno paura.

Won:la difficoltà di una persona nel rinunciare a un'illusione per guardare in faccia la realtà.

Cafunè:il gesto di passare le dita sui capelli della persona amata.

Gezelligheid: il calore provato stando con le persone a cui si vuole bene.

Cwtch: abbraccio affettuoso e molto di più.Abbraccio che diventa un luogo sicuro,il luogo dove ci sentiamo veramente a casa,fra le braccia della persona amata.

Vorfreude:pre felicità,ovvero quella felicità che deriva dal pregustare una felicità futura.

Sisu:perseveranza psicologica straordinaria nell'affrontare sfide molto lunghe e difficilissime.

Neach-gaoil:persona che vive dentro il tuo cuore.









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