sabato 29 aprile 2017
"Mia nonna saluta e chiede scusa" - Min Mormor hälsar och Säger förlåt - Fredrik Backman (2016)
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LA TRAMA:
Elsa ha 7 anni,ma non le riesce granchè bene avere 7 anni.
A scuola dicono è "molto matura per la sua età" e lei sa che significa "parecchio disturbata per la sua età".
Sua nonna ha 77 anni e neanche lei riesce granchè bene avere la sua età.
Dicono che è "arzilla" ma Elsa sa che vogliono dire "pazza".
La nonna è anche il suo miglior amic,il solo,e insieme loro 2 hanno inventato un mondo alternativo dove non ci sono genitori che si separano e compagni di classe che fanno scherzi cattivi.
Un luogo dove tutti possono essere diversi e non c'è bisogno di essere normali.
Ma un rivolgimento del destino sorprende Elsa,lasciandola da sola con una lunga serie di leggere in cui la nonna chiede scusa a molte persone della sua vita.
Elsa ha un compito:
consegnare ciascuna lettera al suo destinatario.
E'l'inizio di una grande avventura.
Lettera dopo lettera,facendo la conoscenza di vicini di casa alcolizzati,vecchietti innamorati e cani isterici,Elsa conoscerà la vera (e sorprendente) vita di sua nonna.
IL MIO GIUDIZIO:
Questo libro mi è stato consigliato da Michy,la ragazza che gestisce la pagina Facebook "Libri:parole d'amare":
sapendo quanto sia stato importante per me mio nonno materno,
ha pensato che potesse piacermi.
La storia racconta,infatti,del rapporto speciale fra una nonna e la sua nipotina di 7,quasi 8,anni.
Entrambe sono accomunate dal fatto di essere "diverse":
la nonna è un'anticonformista,politicamente scorretta,eccentrica,un pò strampalata e testa matta ma vera e dal cuore grande.
Elsa,invece,è assai molto più matura dell'età che ha:
è fissata con le regole grammaticali,le piace leggere (in particolare le avventure di Harry Potter) e imparare il significato di nuove parole,cercandole su Wikipedia.
Per questi motivi viene bullizzata dai compagni di classe che la reputano "strana",
la deridono e la picchiano ma gli insegnanti e il preside,invece di difenderla,
sostengono che sia lei ad essere troppo aggressiva e ad istigarli,
non sapendosi porre nel modo appropriato.
La nonna,per aiutare Elsa a sopportare il senso di emarginazione,
le racconta delle fiabe e la conduce nel fantasioso mondo di Miamas,
popolato da principesse,draghi,guerrieri e tante altre creature fantastiche che,si scoprirà poi,
altro non sono che la caratterizzazione degli inquilini che abitano nel loro stesso palazzo e che,
in qualche modo,sono tutti legati fra di loro da rapporti di amicizia o di parentela.
Ma,un triste giorno,la nonna muore e lascia in eredità ad Elsa delle lettere da consegnare proprio a tutti i suoi vicini di casa e,in queste lettere,"la nonna saluta e chiede scusa" ad ognuno di loro per qualche motivo.
Recapitando le lettere,Elsa farà la conoscenza di 2 personaggi che,fino a quel momento,
le erano del tutto sconosciuti,
ovvero un "wors" (una sorta di gigantesco cagnolone fantascientifico,perennemente affamato e goloso) e il "Mostro", un omone barbuto,di poche parole,ossessivo compulsivo, maniaco della pulizia terrorizzato dai germi e dai batteri,ma pronto a vegliare su di lei come un angelo custode.
Scoprirà,inoltre,molte cose circa gli altri abitanti del condominio;
conoscerà i loro segreti,le loro gioie,i loro dolori e,tramite le loro storie,apprenderà anche tante cose su sua nonna,sul suo passato e sul rapporto fra lei e sua mamma.
"Mia nonna saluta e chiede scusa" si può classificare come una sorta di fiaba dai tratti fantasy,
anche se,a mio avviso,non amando il genere,i capitoli in cui vengono descritte le vicende di Miamas,rallentano e appesantiscono un pò il ritmo narrativo.
Tanti sono gli insegnamenti che si possono trarre da questo originale romanzo.
Innanzi tutto l'elogio della diversità,l'importanza e la bellezza di essere diversi,
di non omologarsi alla massa,
perchè "essere diversi è il miglior modo per essere speciali" e "soltanto le persone diverse cambiano il mondo.Nessuna persona normale ha mai cambiato un accidenti.
Perchè quando l'ordine crolla e tutto diventa caos,sono le persone diverse,che hanno il caos dentro,
le sole che possano ristabilire l'ordine".
Insegna poi a non giudicare mai a priori ma a cercare sempre le ragioni che si celano dietro ai comportamenti della gente e ciò è possibile solo sospendendo il giudizio e mettendosi nei panni degli altri,grazie a quella bellissima quanto difficile caratteristica chiamata empatia.
Infine,e ciò può essere utile per affrontare lo spinoso tema con i bambini che, per la prima volta si trovano ad affrontare la perdita di un caro (che sia esso una persona o un animale),
fa capire come la morte sia qualcosa di non solo ineluttabile,ma anche,in certo senso,necessario:
tutti,prima o poi,dobbiamo andarcene per fare spazio ad altri,un pò come quando,sull'autobus,ci alziamo in piedi per cedere il nostro posto ad un'altra persona.
IL MIO VOTO:
Allo stesso tempo esilarante e commovente.
A tratti ricorda vagamente lo stile dolce di Chiara Gamberale.
Una fiaba moderna adatta sia ai grandi che ai piccini che diverte,avvince ed offre anche tanti spunti di riflessione.
Consigliato.
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