A 50 anni dalla tragica e ancora misteriosa scomparsa del grande cantautore,
la sua figura continua ad affascinare e resta un punto di riferimento fondamentalmente nel panorama della canzone italiana.
In questa biografia, Aldo Colonna racconta la vita di un personaggio appassionante e scomodo.
Fiero e disperato.
Coerente fino in fondo e dalla forte personalità.
Emerge non solo il ritratto del Tenco artista ma anche la storia della sua vicenda esistenziale,fino alle circostanze,analizzate nel dettaglio,della morte violenta.
Questa nuova opera,arricchita da un apparato iconografico che contiene alcune foto inedite,getta luce sul significato di alcune celebri canzoni,a lungo travisate.
IL MIO GIUDIZIO:
Nonostante le molteplici note, i vocaboli aulici e l'eccessiva prolissità che rendono troppo spesso la lettura frammentaria e dispersiva,quest'opera,tutto sommato,dà la possibilità di conoscere più fondo e a 360 gradi,uno dei cantautori più intensi della musica italiana.
Partendo dalla controversa situazione famigliare,viene narrata la prima infanzia di Luigi,
caratterizzata da 2 eventi nefasti che mineranno in modo irreversibile il suo animo già di per sè molto sensibile e fragile:
la scoperta di essere,oltre che orfano di padre,anche figlio illegittimo e il forzato trasferimento dalle campagne torinesi al mare della Liguria (trasferimento fortemente voluto dallo zio,fratello di sua mamma,in teoria per far sì che Luigi,cagionevole di salute,potesse beneficiare dell'aria salmastra...
in pratica per allontanarlo dal suo padre naturale che avrebbe voluto riconoscerlo e tenerlo con sè).
Si passa poi alla descrizione del carattere del cantautore,
definito introverso,maturo,riservato,coerente,distaccato,contradditorio,ombroso,permaloso e poco incline a ricevere scherzi ma non a farli (si sostiene addirittura che la famosa "supercazzola" del film "Amici miei" sia stata ideata proprio da lui!),
ma allo stesso tempo ironico e divertente con le persone con cui si sentisse a suo agio.
Altre sezioni sono dedicate alla sua formazione culturale ( dove ha influito fortemente l'opera di Cesare Pavese) e alla sua storia d'amore più importante,quella con Valeria.
Dolcissime sono le lettere che Luigi scrive alla ragazza, da cui trapela una personalità assai romantica e appassionata.
Una storia che,se le cose fossero andate diversamente,sarebbe sicuramente sfociata in un matrimonio.
Anzi,i due aspettavano già un bambino (fortemente desiderato da Luigi che avrebbe potuto,così,riversare su di lui tutto l'amore che gli era mancato dal padre) che purtroppo Valeria perse in seguito ad un incidente automobilistico,molto probabilmente architettato dalla gelosissima Dalida,con lo scopo di dividerli definitivamente.
Alla luce di questi fatti pare quindi evidente che la liason fra Tenco e Dalida,il loro tanto decantato amore,non fosse altro che una messa in scena atta a far parlare di loro durante la kermesse sanremese.
Ma i capitoli più interessanti sono sicuramente quelli dedicati al Festival di Sanremo 1967 e alla tragica morte dell'artista.
Da questi si evince un Festival assolutamente corrotto e un complotto ai danni di Tenco,ideato da persone che avrebbero dovute essergli amiche ma in realtà lo hanno fatto precipitare nell'abisso.
Vengono elencate,con estrema precisione,le discrepanze che si sono verificate in quella terribile notte del 27 Gennaio 1967:
dall'orario del decesso,alla pozione del corpo e della pistola,
a chi per primo abbia scoperto il cadavere,
alle contraddittorie testimonianze che sono state rilasciate dai vari teste subito dopo il suicidio (omicidio).
Particolare rilevanza viene data alle figure di Dalida e Dalla che,a detta dell'autore,non sembrano averla raccontata giusta ma,purtroppo,entrambi sono deceduti e quindi non potranno mai dare la loro reale versione dei fatti.
L'ultima parte del libro è invece dedicata ai programmi televisivi a cui Tenco ha preso parte,
alle interviste rilasciate,
ai testi inediti delle sue canzoni,molti dei quali davvero ironici e divertenti ,
alle varie versioni di "Ciao amore ciao",brano in cui il cantante rivive il dolore provato,da bambino,nel dover abbandonare la sua terra natale per trasferirsi altrove.
Scopriamo,infine,che l'intenso brano "Vedrai vedrai" non è dedicato,come si è sempre pensato,a sua madre ma è la storia di suo fratello maggiore Valentino che,per prendersi cura di lui dopo la scomparsa del "padre",ha dovuto rinunciare ai suoi sogni.
IL MIO VOTO:
Una biografia a tutto tondo dell'immenso Luigi Tenco.
Veramente interessante la parte dedicata alla morte dell'artista.
Dopo 50 anni sarà dura rendergli giustizia ma,finalmente,siamo davvero in molti a essere convinti che,quella maledetta notte,Luigi "sia stato suicidato".
LO SCRITTORE:
APPUNTI PRESI DALL'OPERA:
- Luigi si definisce un "gatto solitario":schivo,scontroso,solitario,fuori dagli schemi.
Dà l'idea di essere uno che se la tira.
- Bruno Lauzi è stato compagno di liceo di Luigi.
- "Ciao amore ciao": c'è chi sostiene che l'abbia cantata completamente fatto.
La cognata sostiene invece che abbia a posta rallentato il ritmo durante l'esibizione per togliere
l'aria di marcetta alla canzone.
La famiglia e l'infanzia:
- Vero padre di Luigi: Carlo Micca,giovane di 12 anni rispetto alla madre di Tenco che all'epoca aveva 32 anni. Simile a Luigi sia nel fisico che nel carattere.
- Madre di Tenco: Teresa Zoccola,donna di famiglia benestante e all'avanguardia per i tempi.
- Padre putativo di Luigi: Giuseppe Tenco (figlio illegittimo di un certo dr Tenca)
Muore pochi mesi prima che Luigi nasca.
Leggenda vuole che sia stato ucciso dal calcio di una mucca ma in realtà è stato ucciso a botte dai
famigliari di Teresa perchè la picchiava dopo aver scoperto che era incinta di un figlio non suo.
- Fratello maggiore di Luigi: Valentino.
Nel 1948,quando Luigi ha appena 10 anni si trasferisce dalle campagne di Ricaldone con la mamma e il fratello Valentino in Liguria.
Il trasferimento è fortemente voluto dallo zio Giovanni,fratello di Teresa,ufficialmente per far sì che Luigi respiri aria buona,essendo un pò cagionevole di salute.
In realtà è un allontanamento per far sì che Carlo Micca non avvicini il bambino,non lo riconosca e non lo pretenda con sè,come vorrebbe poter fare.
Il trasferimento è un trauma per il piccolo Luigi,trauma che affronterà,anni dopo,proprio nella canzone sanremese "Ciao amore ciao".
Un altro trauma è il fatto di scoprire di non essere vero figlio di Giuseppe Tenco ma di essere un bastardo e di venire,per questo motivo,diseredato dal nonno.
Questo trauma gli farà adombrare il carattere e lo porterà,quasi in un sorta di transfert,ad avere in età adulta quasi sempre storie con donne sposate,oltre a un rapporto molto stretto con sua madre.
La madre a Genova Nervi aprirà un negozio di vini.
Vivranno prevalentemente a Recco.
Carattere:
Introverso,maturo,non ride mai,non accetta gli scherzi ma ama farli,ce l'ha col mondo intero,riservato,coerente,concreto,generoso,distaccato,contraddittorio,colto,proprietà di linguaggio.
Studi:
Lascia il ginnasio e si iscrive allo scientifico.
Dà 1 esame di ingegneria poi passa a scienze politiche dove dà 2 esami.
Formazione:
Suona il sax.
Appassionato di musica jazz.
Influssi di Brassens.
E' il primo a togliere il ritornello dalle canzoni.
Interessato ai testi impegnati e non alle rime (motivo per cui De Andrè lo reputa il migliore).
Amava le biografie e leggeva molto,soprattutto Cesare Pavese,piemontese come lui a cui si ispira per i testi di alcune canzoni.
Pseudonimi:
Gigi Mai, Dick Ventuno e Gordon Cliff.
Non vuole apparire inizialmente col suo nome perchè essendo studente impegnato in politica nel PSI è disdicevole darsi al mondo della musica come lavoro.
- Litiga con Gino Paoli a causa di Stefania Sandrelli con cui ha un breve flirt.
- Intorno ai 20 anni si mette alla ricerca del padre e solo dopo averlo trovato e aver chiarito con lui riuscirà ad avere con le donne un rapporto più autentico.
- Soffre di ipertiroidismo per cui verrà congedato da militare.
E' un antimilitarista ma con la passione per le armi (ha un fucile e 3 pistole).
Tiene le armi perchè si sente minacciato e le usa come una coperta di Linus.
Valeria
E' la storia più importante della sua vita.
Sua compagna dal 1964.
Avrebbero dovuto comprare casa insieme e sposarsi.
Lei era incinta di un figlio di lui ma lo perse in seguito a un incidente molto probabilmente organizzato da Dalida per separarli e avere Luigi tutto per sè.
Si scrivono molto.
Festival di Sanremo 1967
Non vorrebbe partecipare ma lo convincono.
Ci va convinto di vincere ma quando è lì va in panico anche a causa del rapporto ambiguo con Dalida che vorrebbe averlo tutto per sè e rischia di mettere in crisi il rapporto con la sua Valeria.
Scopre i magheggi che ci sono dietro al Festival:le scommesse,tutto è pilotato.
Vorrebbe smascherare il tutto con una conferenza stampa all'indomani dell'eliminazione e ne parla al telefono (probabilmente viene intercettato).
"La rivoluzione" di Pettenati viene ripescata e rimessa in gara per motivi economici
La morte:
- Dopo l'annuncio della morte Gianni Rivera,patron del festival,vuole a tutti i costi che la trasmissione prosegua.
Non si vuol far passare per eroico un gesto di fragilità.
- Luigi,profondamente scosso dopo l'eliminazione,viene sentito parlare di morte ma non di suicidio.
Anzi,manifesta il timore di essere ucciso.
Non aveva pensieri di morte perchè pochi giorni prima parlava con la fidanzata di riprovare ad avere un figlio.
- Discrepanze sull'orario della morte e su dove fosse effettivamente Dalida in quel momento.
- Discrepanze sulla posizione del corpo (chi lo vede col busto appoggiato al letto,chi sdraiato a terra,chi addirittura poggiato sul letto a pochi secondi di distanza)
- Discrepanze su dove fosse la pistola:in mano? fra le gambe? a terra lontana dal corpo? sul comò?
Inoltre sono state segnalate pistole di marche diverse.
- Il corpo viene portato all'obitorio e poi riportato in hotel per fare le foto ma viene messo in tutt'altra posizione
- Nelle pareti ci sono più fori di proiettili ma il colpo che lo ha ucciso è uno solo,quindi chi ha sparato gli altri colpi?
Oltretutto chi dormiva o era nelle vicinanze della dependance non ha sentito lo sparo nel silenzio del cuore della notte.
- Una dichiarazione del portiere dell'albergo dice che pochi minuti prima che Dalida desse l'allarme,lo stesso Tenco aveva chiamato alla reception per dire che stava male e aveva bisogno di un dottore.
Mentre il portiere stava chiamando un dottore Dalida è arrivata urlando che Tenco era morto.
- Lucien Morisse,ex marito di Dalida ma ancora molto geloso di lei,era arrivato improvvisamente a Sanremo il giorno prima.
E' legato alla mafia marsigliese.
Ha un ruolo nell'uccisione?
- Nella stanza 219 non sono stati trovati soldi eppure Luigi aveva da poco vinto un'ingente somma al casinò,che fine ha fatto?
- Nella lettera d'addio Luigi fa riferimento al ripescaggio de "La rivoluzione" ma di fatto lui ancora non poteva sapere che sarebbe stata ripescata proprio questa canzone.
- Non viene eseguita nè autopsia nè guanto di paraffina (dicesi per mancanza di fondi).
- Luigi non ha sangue sulla camicia che appare slacciata,però ha ancora addosso la giacca.
Era rientrato in camera mezz'ora prima del ritrovamento del corpo,possibile non si fosse nemmeno tolto la giacca?
- Non è chiaro se per primo il corpo di Luigi sia stato visto da Dalida o da Dalla.
Dalla oltretutto quella sera dormiva con un uomo (un non identificato artista etero all'epoca già molto famoso) e non voleva che la notizia trapelasse.motivo per cui era molto ritroso nel parlare del caso Tenco.
- Luigi non ha sulle mani le tipiche escoriazioni di chi spara e quindi ha i segni del rinculo.
Il colpo oltrettutto è stato sparato non contatto con la pelle come fa chi solitamente si suicida ma a 10 cm di distanza.
Si presume che chi ha sparato fosse più basso di lui che era alto 1.74 cm
- Si suppone sia stato ucciso in spiaggia dai suoi collaboratori perchè voleva far sapere che il festival è truccato e poi trasportato in camera.
Ha della sabbia addosso.
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