venerdì 17 febbraio 2017

Frasi dal libro " La grande storia di Padre Pio" di Sandro Mayer e Osvaldo Orlandini

Non temo il dolore,ma l'esibizione del dolore quella sì,la temo.

Io ti farò soffrire ma te ne darò anche la forza.
Quante volte mi avresti abbandonato se non ti avessi crocifisso.
Sotto la croce si impara ad amare.

Io voglio capire e se pensi che io non possa...beh,allora tocca a te trovare le parole giuste per farmi capire.

Il mio è un cammino d'amore,una perenne salita che non percorro cin le mie sole forze,ma sotto l'amorevole guida di Cristo e con l'aiuto della nostra amata e santissima Madre.
Io sono solo uno strumento nelle mani divine e,se sono utile a qualcosa o a qualcuno,è perché sono maneggiato dal divino artefice.
Lasciato a me stesso non saprei essere di aiuto a nessuno.
Non saprei che peccare.
L'anima mia è ammalata d'amore.
Iddio mi ha fatto ammalare d'amore e io vivo,mi nutro e cammino in.questo amore.
Se il Signore mi abbandonasse,io non sarei nient'altro che una misrra briciola,un insignificante inutile nulla.
A chi sarei d'aiuto?
A cosa servirei?

Sai a quante prove mi ha sottoposto il Signore fino a farmi piangere?
Se non ci fossero i dolori non saremmo i suoi figli.
Tocca a noi capire che Quello lassù ci vuole mettere alla prova.

"Perché vivere,padre,con questo dolore così grande?"
"Devi vivere proprio per loro. I tuoi cari non ci sono più,ma sono qui con.te. Tu non li vedi.Ma loro ci sono e ti assistono. Ma tu devi pensare a vivere non solo per te,ma per gli altri.
Le vie del Signore sono infinite"

Veni,vidi,victus sum!
Sono venuto,ho visto e sono stato vinto!
Ho conosciuto Padre Pio e ho esaminato a lungo le stimmate.
Sono venuto qui con l'intento di capire e,debbo confessare,anche con una certa diffidenza.
Ebbene,ora riparto profondamente convinto di ciò che ho visto.
Ho visto un vero santo,un umile frate che sa soffrire e sa anche sorridere.
Ho visto un religioso che cammina lungo la stessa via del Serafico San Francesco d'Assisi.

"Chissà,padre,quanto vi fanno soffrire le stimmate",disse un pellegrino con un miscuglio di curiosità ed enfasi patetica.
"No,non mi fanno soffrire.Il Signore me le ha date per decorazione..."

I rimproveri guariscono da una brutta malattia,quella dell'orgoglio e della vanagloria,figlia mia!

Dio mio,mi perdonerai mai?
E io,mi perdonerò mai?

Un giovane sacerdote si inginocchiò di fronte a Padre Pio,dicendogli commosso:
"Desidero farmi santo,come voi!"
E Padre Pio gli rispose:
"Guagliò,hai scelto proprio un brutto mestiere!"

La miseria e il dolore bussano ogni giorno alla porta del nostro convento.
E il dolore non attacca solo l'anima ma divora anche il corpo.
Io non desidero,mio Dio,essere soltanto uno strumento per guarire l'anima...ma come posso guarire anche il corpo?
Che cosa posso fare?

Le persone povere che si ammalano gravemente non possono curarsi e vengono qui,al convento,o mandano da noi i familiari,anziché rivolgersi a un medico.
Dovrebbe avvenire il contrario: prima dal medico e dopo,solo dopo,dovrebbero venire da noi.

"Sperare è poco..."intervenne Angelo Maria Merla.
"No,dottore,sperare è molto" ribattè Padre Pio.

Preferisco fare piuttosto che sperare.

"Carissimo padre,un uccellino mi ha detto che state trascurando la vostra salute..."
"E come posso trascurarla se non l'ho mai avuta!" scherzò Padre Pio.

"Padre,ho l'inferno dentro di me"
"Capire di avere dentro l'inferno,figliolo,è già un messaggio che il Signore ci manda.
E dopo aver conosciuto l'inferno,qui troverai il paradiso"

Padre Pio per la Chiesa non è un problema,è una risorsa!

Un giorno,un'anziana gli si parò davanti,esclamando:
"Come sei bello!"
Padre Pio,non riuscendo a indietreggiare per la calca,le rispose:
"E famolo passa'sto bell'omo!"

Amore significa amaro,cioè sofferenza:
se veramente vogliamo amare,dobbiamo soffrire.

Noi siamo facili a chiedere sempre grazie al Signore,ma non lo ringraziamo mai.
Quindi,molte volte il Signore non ci ascolta,appunto per non renderci ancora più ingrati.

Molto farà la Divina Provvidenza,ma noi dobbiamo pur cominciarea darloil colpetto d'avvio.

In ogni malato c'è Gesù che soffre.
In ogni povero c'è Gesù che langue.
In ogni malato povero,c'è 2 volte Gesù.

Incontreremo non poche difficoltà sul nostro cammino.
Ma qualunque difficoltà ci si parerà davanti,non dovremo mai dimenticare che lassù Qualcuno continuerà a guidarci con la sua mano sapienza.
Il nostro è un atto di amore verso Dio e verso gli uomini stessi.

"Padre,come chiameremo il nostro ospedale?"
"Casa Sollievo della Sofferenza"
"Casa,padre?"
"Sì,Casa,proprio così. Durante la Grande Guerra sono stato a lungo all'ospedale militare e ho visto intorno a me stanze sporche,buie e squallide in cui i malati languivano e deperivano.
Io non vorrei creare un ospedale,ma una seconda casa per i malati,piena di luce,chiara,pulita,senza quell'aspro odore di alcool e disinfettante che mi deprimeva così tanto.
Una casa che allevi le sofferenze del corpo e dell'anima,che offra cure gratuite a chi non.potrà pagarle.
Vorrei una Casa capace di dare sollievo alla Sofferenza di tutti,nel nome dell'amore di Dio"

Un'opera della carità si sostiene con la carità e ciascuno dona secondo la propria misura.
Ogni offerta,piccola o grande,esige lo stesso identico rispetto.

Credeva,ma non capiva.

Hai fede? Allora non preoccuparti!

Figliolo,tu ti sei allontanato da Dio ma Dio non si è affatto allontanato da te.
Lui è rimasto con te.
Pregalo.
Prega e spera.

Nei mesi che seguirono Padre Pio rimproverò,maltrattò,guarì e consolò molte anime.
Lo fece sempre nel nome dell'amore.
Di un amore che traspariva da ogni suo sguardo,da ogni sua parola,da ogni suo gesto,per quanto brusco,aspro e rude potesse apparire.
Era un amore così profondo e spirituale che nessuno,dopo averlo percepito,poteva più dimenticare.

Per lavare il proprio cuore ci vuole una pioggia di lacrime.

Dove non c'è amore,non c'è Dio.

Pregate,pregate,pregate:
la preghiera è la chiave dei tesori di Dio.
È l'arma del combattimento e della vittoria in ogni lotta per il Bene e Contro il Male.
La preghiera è come l'amore:
non ce n'è mai abbastanza.
La preghiera è una delle armi più preziose che abbiamo per combattere il male e alleviare le sofferenze del mondo.

"Padre,un mio familiare non sta bene da 2 anni. Aspetta una vostra risposta,cosa devo dirgli?"
"Digli che io non sto bene da 70 anni!"

"Appoggiatevi a me,padre!"
"Grazie,figliolo"
"Vi vedo un po'stanco,padre"
"Un po'? Frate mio,nun ne pozzo cchiù"

A volte il riposo è una cura necessaria

Non c'è solo il corpo.
Anche l'anima vuole le sue cure.

"Figlioli" diceva Padre Pio" un altro poco mi vedrete e dopo non mi vedrete più,neppure con il cannocchiale"

È il nostro umano destino tornare polvere.
Solo lasciando dietro di noi una scia d'amore,potremo salvarci.

Alla fine del 1967,i confratelli calcolarono sbigottiti che Padre Pio aveva ascoltato in confessionale,in un solo anno,circa 15000 donne e 10000 uomini,con una media di 68 confessioni al giorno.
"Pio pensa spesso alla morte,è vero" commentò padre Carmelo " ma lavora ancora come un uomo giovane pieno di vita...sembra uno di quei vecchi alberi maestosi che gettano radici robuste e profonde nelle viscere della terra e alzano chiome ampie e ospitali nell'alto del cielo"

Figliolo non sono orgoglioso e non lo sono mai stato.
Io sono solo un umile frate imperfetto.
Sono felice però...che tante preghiere si alzino nel mondo,in nome della pace e dell'amore reciproco.

Erano le 2.30 della notte:
Padre Pio se ne era andato dolcemente.
Per sempre.
Un silenzio irreale scese nella cella.
Per 2 secondi,i confratelli e i medici smisero di respirare,provando tutti un'emozione intensa e fino ad allora sconosciuta.
Non era dolore,perché quello ognuno di loro lo sentiva compresso in un angolo del cuore,anche se pronto a esplodere.
Ciò che provarono,invece,fu un'intesa,purissima emozione di amore che sembrava impregnare l'aria e avvolgerli come in un abbraccio.

La bara venne chiusa e tumulata nella cripta della grande chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Era morto.
Ma non piangere,lettore.
Se ti è scesa,asciuga quella lacrima,perché il finale è diverso.
Padre Pio quel giorno non è morto e tu,che hai letto la sua storia fino a questa pagina,sai bene che non lo è.
Non puoi credere che lo sia.
Non puoi accettare che non ci sia più.
E infatti c'è.
È lì accanto a te.
Accanto a chi lo ama.
Accanto a quel fortunato che riesce a sentirlo vicino.
È vivo più che mai.
E non hai bisogno di vederlo perché sai che c'è.
"Io da lassù potrò aiutarvi e proteggervi più di quanto possa fare da qui".
Voleva dire che ci avrebbe fatto vivere felici e contenti.
Come nelle favole.








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