venerdì 17 febbraio 2017

"La grande storia di Padre Pio" Sandro Mayer e Osvaldo Orlandini ( 2008)



LA TRAMA:
E'una vita fuori dal comune quella che scorre in queste pagine.
La storia di un uomo che al secolo si chiamava Francesco Forgione e visse dal 1887 al 1968.
Il mondo lo conosce come Padre Pio da Pietralcina.
Il suo volto è raffigurato in ogni dove ma, a tanti anni dalla morte,sulla sua vicenda umana rimane ancora molto da dire,molto da sapere.
Soprattutto se si accantona qualsiasi intento apologetico o,viceversa,ogni pregiudizio.
Che cosa significa nascere contadino nel povero meridione d'Italia a fine 800?
Che cosa comporta per un sedicenne entrare in convento nel 1903?
Che cosa succede nella vita di un giovane frate e della sua famiglia quando compaiono i primi segnali di un rapporto privilegiato con la spiritualità?
Con accuratezza e rigore,Sandro Mayer e Osvaldo Orlandini ricostruiscono avvenimenti,dettagli,contesto culturale,in presa diretta,come se scoprissero Padre Pio insieme ai loro lettori.
Ripercorrono la sua vera esistenza sullo sfondo della grande storia del nostro paese.
E lo fanno con sensibilità e partecipazione,con un linguaggio che parla al cuore.
Partendo dai documenti di cronisti e dalle testimonianze dirette,gli autori rendono viva la materia storiografica,immaginando anche dialoghi,sensazioni,sguardi,movimenti.
Più romanzo storico che biografia tradizionale dunque:
con uno stile trasparente,chiarissimo,coinvolgente,i fatti sono narrati come se stessero avvenendo proprio ora.
E'il romanzo di una vita quello che si srotola pagina dopo pagina.
Una vita che hanno vissuto i nostri bisnonni,i nostri nonni,i nostri genitori e che adesso viviamo noi.
Così,chi legge,avrà finalmente la possibilità di conoscere davvero Francesco Forgione,di sapere come diventò Padre Pio.
Entrerà in punta di piedi nella sua quotidianità e nel mistero luminoso della sua santità.

IL MIO GIUDIZIO:
La prima memoria che ho di Padre Pio è l'immagine del suo volto,incorniciata e poggiata sul comodino accanto al letto dove dormivo quando andavo,da piccola,a trascorrere i weekend a casa dei miei nonni.
E la sera,prima di addormentarmi,mia nonna mi faceva sempre rivolgere una preghierina a questo santo ( per lei lo era già,anche se la Chiesa non lo aveva ancora ufficialmente proclamato) così buono e misericordioso.
Una domenica,avrò avuto sui 4/5 anni,i miei nonni invitarono a pranzo un frate cappuccino loro amico e,appena lo vidi entrare,vincendo la mia proverbiale timidezza,gli dissi:
"Ciao,tu sei Padre Pio?"
Anche se sono passati 35 anni,questo ricordo ancora mi fa sorridere.

Successivamente,intorno ai 16 anni,ricordo di averlo sognato:
era in piedi,avvolto nel suo saio e mi diceva qualcosa riguardo ad un anello.
Comunque,la sua figura mistica,capace di leggerti nell'anima con un solo sguardo, mi ha sempre affascinato molto.

Di questo romanzo avevo letto qualche stralcio,anni fa,su un settimanale e adesso,quasi come se mi avesse chiamato Lui,ho sentito il desiderio e la necessita di leggerlo per intero.

E ne sono rimasta estasiata.

Gli autori,così come fece Collodi con "Pinocchio",si rivolgono al loro pubblico chiamandolo "caro lettore" e presentano la storia,narrandola come se fosse una favola.

Partendo dal 25/05/1887,giorno della nascita,fino al 23/09/1968,quello della morte,
viene raccontata la storia e l'evoluzione del nostro Paese,in concomitanza con la vita del Santo.

Un'esistenza di dolori e sofferenze,sia fisiche,sia morali.
Dalle privazioni che ha dovuto subire nei primi anni di noviziato in convento,quando gli fu impedito persino di guardare in faccia sua madre,l'unica volta che le fu consentito di andare a trovarlo;
alle terribili febbri e problemi polmonari che lo hanno fiaccato per tutta la vita,
alle notti trascorse insonne a combattere col demonio che lo lasciava prostrato ed esausto.

L'estenuante iter per evitare di essere chiamato alle armi durante la Grande Guerra (onestamente ero convinta che il clero fosse automaticamente esonerato dal servizio militare),
fino ad arrivare al suo nemico numero 1:la Chiesa.
Per quanto possa sembrare impossibile fu infatti proprio la Chiesa a metterlo sotto inquisizione,considerandolo alla stregua di un eretico e ciarlatano e perseguitandolo per tutta la durata del suo apostolato,limitandolo nelle sue mansioni.

Tanti gli elementi che hanno fatto di Padre Pio un Santo già quando era in vita:
il "dono" delle stimmate,ricevute durante la confessione di un ragazzino,quando viene transverberato da una lancia infuocata lanciata da un angelo serafino,
stimmate che emanano un dolcissimo odore di rose,violette e gigli;
la bilocazione,la veggenza,il fatto di poter parlare con Dio e con l'angelo custode e le molte grazie e miracoli concessi a chi si rivolge a lui.

Proseguendo con la lettura,facciamo la conoscenza di molteplici personaggi che sono molto vicini al Santo e che per lui stravolgeranno la loro vita:
dalle migliaia di pellegrini che ogni giorno affollano la chiesa di Santa Maria delle Grazie,per assistere alla Santa Messa del Padre o per essere da lui confessati (confessava anche per 16/17 ore di seguito),
alle sue fedeli figlie spirituali,ai suoi frati confratelli;
a Mary Pyle ( Maria l'Americana) interprete personale di Maria Montessori, che si stabilisce poi a San Giovanni Rotondo,diventando suora francescana;
a Francesco "Ciccillo" Morcaldi,eroe di guerra,poi sindaco del paese e grande amico di Padre Pio;
a Emanuele Brunatto,filibustiere convertito che avrà un ruolo fondamentale nella riabilitazione dell'esercizio delle mansioni del frate;
ad Angiolino Lupi,l'ingegnere "non ingegnere" ( ha solo la 5°elementare), che progetterà la Casa Sollievo della Sofferenza.

Padre Pio,infatti,decide di dare vita a un ospedale per aiutare gratuitamente i poveri che non hanno i mezzi per curarsi e si rivolgono a lui per chiedere grazie ed intercessioni.
"Le persone povere che si ammalano gravemente non possono curarsi e vengono qui,al convento,o mandano da noi i familiari,anziché rivolgersi a un medico. 
Dovrebbe capitare il contrario: prima dal medico e dopo,solo dopo,dovrebbero venire da noi"'.

Padre Pio,un uomo a tratti burbero ma dal cuore immenso,dolce,ironico e pungente allo stesso tempo,che amerà Dio e il prossimo fino all'ultimo istante della sua vita e che,come afferma lui stesso,continuerà a fare del bene anche dall'alto dei cieli:
"Io da lassù potrò aiutarvi e proteggervi più di quanto possa fare da qui".

E tutti i miracoli e le grazie che continua a concedere a distanza di 50 anni ne sono la dimostrazione

IL MIO VOTO:
Scorrevole e avvincente.
Una delle opere più emozionanti che abbia mai letto.
Consigliato.
A chi non conosce bene la figura di Padre Pio,per imparare ad amarlo.
E a chi già lo conosce,per amarlo ancora di più.

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