venerdì 10 febbraio 2017

"San Giuda Taddeo apostolo,il santo delle cause impossibili" Marco Signoroni (2013)




LA TRAMA:
Tra gli apostoli di Gesù,i Vangeli menzionano,oltre al traditore Giuda Iscariota,un altro discepolo con lo stesso nome Giuda,
Matteo e Marco lo chiamano "Taddeo", mentre Luca aggiunge l'appellativo "Giuda di Giacomo".
Sulla base di quanto riportato dai Vangeli,la tradizione cristiana reputa che l'Apostolo Giuda Taddeo sia cugino carnale di Gesù.
Ricevuto lo Spirito Santo anche lui sarà fra gli iniziatori e i protagonisti della prima comunità ecclesiale di Gerusalemme.
E' autore di una lettera cattolica del Nuovo Testamento.
Le diverse tradizioni sono concordi nell'affermare la morte martiriale dell'apostolo.

IL MIO GIUDIZIO:
In questo breve volumetto di nemmeno 50 pagine,viene presentata in maniera semplice e sintetica,
la figura del glorioso apostolo San Giuda Taddeo che,insieme a Padre Pio, è uno dei santi a cui sono devota.

San Giuda Taddeo,patrono dei casi disperati e delle cause perse,
è festeggiato,insieme a San Simone,con il quale fu martirizzato,il 28 Ottobre (giorno in cui era nato anche il mio Charlie...casualità che mi è saltata subito all'occhio).

Devo soprattutto a San Giuda Taddeo la mia ritrovata Fede:
da quando ho iniziato a invocarlo con la novena perpetua,
ho sentito sempre più forte,dentro di me,il desiderio di ricominciare a frequentare la Santa Messa (fino a quel momento mi recavo in Chiesa per pregare in solitudine) e riavvicinarmi ai sacramenti,quali la Confessione e la Comunione.

In quest'opera l'autore,partendo dalle origini del nome (da non confondere con l'omonimo e traditore Giuda Iscariota),ripercorre la vita del Santo,
"vero parente di Gesù e Maria secondo la carne",
come recita una preghiera a lui dedicata,
in quanto cugino di primo grado di Nostro Signore,essendo figlio di Cleofa,fratello di San Giuseppe e,molto probabilmente,anche della sorella di Maria.
Come è molto probabile che sia proprio lui lo sposo delle nozze di Cana,dove Gesù trasformò l'acqua in vino.

Passa poi a descriverne le caratteristiche fisiche.
Nell'iconografia classica,soprattutto in quella orientale,forse proprio in virtù della stretta parentela con Gesù,viene rappresentato molto simile a lui.
Segni caratteristici del Santo:
la fiammella dello Spirito Santo sopra la sua testa,il medaglione con l'immagine di Gesù al collo e il bastone in mano,simbolo del suo martirio.

Narra di come,su invito del Signore,si sia recato al cospetto di Agbar,re di Edessa,e lo abbia guarito da una malattia letale.

Infine,racconta della sua missione di apostolato in Persia e in Mesopotamia,dove convertì numerose persone e popoli.
Fu proprio in questi paesi,a Suanir per l'esattezza,che trovò la morte,ucciso a colpi di bastone,
per non essersi voluto convertire,insieme a San Simone,agli idoli pagani.

IL MIO VOTO:
Una bella lettura per conoscere e far conoscere un Santo in Italia purtroppo poco noto.

LO SCRITTORE:




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