martedì 20 ottobre 2015
"Non buttiamoci giù" - A long way down - Nick Hornby (2005)
LA TRAMA:
La notte di Capodanno,in cima a un palazzo di Londra,si incontrano per caso 4 sconosciuti.
Non hanno nulla in comune,tranne l'intenzione di buttarsi giù,ognuno per i suoi buoni motivi.
Martin è,o meglio era,un famoso conduttore televisivo,che si è giocato carriera,famiglia e reputazione,andando a letto con una quindicenne.
Farla finita qui,per lui,è una scelta logica e razionale.
I suoi metodici preparativi vengono interrotti dall'arrivo di Maureen,una donna che ha dedicato la sua vita a un figlio gravemente disabile e ha deciso di farla finita.
La terza a salire sul tetto è Jess,un'adolescente sboccata e straordinariamente molesta.
Vuole buttarsi giù perchè il ragazzo di cui si è invaghita non vuole più saperne di lei.
L'ultimo è l'americano JJ,un musicista fallito che vive per il rock e la sua ragazza.
Ma la sua band si è sciolta e lei lo ha piantato.
Dopo una discussione accesa e stralunata,cui non manca un tocco di efficacissimo humour noir,i 4 aspiranti suicidi finiscono per scendere dal tetto,ma per le scale,e imprevedibilmente tutti insieme,uniti da un'intima complicità impensabile fino a qualche ora prima.
Poichè nello scenario incerto che ora si apre loro,il compito non facile di ricominciare a vivere dovrà essere affrontato,inevitabilmente,all'interno di un'improvvisata ed eterogenea comunità...
IL MIO GIUDIZIO:
In assoluto il romanzo che ho impiegato più tempo a leggere,
ma non certo perchè fosse noioso o poco interessante,anzi!
L'ho iniziato ai primi di Agosto e poi,fra incombenze lavorative,turbe psichiche personali,cazzi e mazzi vari,l'ho terminato a fine Ottobre.
"Non buttiamoci giù" (mai titolo fu più appropriato per il periodo non proprio roseo che mi trovo a vivere),si basa su un gioco di parole fra il "non abbattersi" moralmente e il non andare incontro a morte certa,lanciandosi giù da un palazzo chiamato,per l'appunto,"Casa dei suicidi".
"Si potrebbe dire che questa è la storia di 4 persone che si sono incontrate perchè erano infelici e han voluto aiutarsi l'una con l'altra".
Ecco,in poche righe,il sunto della narrazione.
Martin,Maureen,Jess e JJ,
persone di età ed estrazione sociale diversa,
senza conoscersi,
si ritrovano la sera di un imprecisato Capodanno (nottata che da sempre,fra bilanci di vita e ricerca del divertimento forzato,può indurre ad avere voglia di farla finita),
sul tetto di un palazzo di Londra,
tutti e 4 con l'intenzione di buttarsi di sotto e porre fine così alle loro disastrate esistenze.
Cercando di convincersi l'un l'altro dell'inutilità del loro proposito,
ben presto trasformano il tentativo di suicidio in una sorta di "circolo di mutuo soccorso" che li porterà non solo a desistere dall'intento,
scendendo dal palazzo per le scale e con le loro gambe,
ma anche a continuare a frequentarsi nella vita di tutti i giorni,
per sostenersi vicendevolmente nei momenti di sconforto,
per poi ritrovarsi,dopo 3 mesi,nuovamente sul tetto per fare il punto della situazione.
Un romanzo ironico e scorrevole,
scritto con un linguaggio diretto,talvolta un pò sboccato,surreale e talmente colloquiale da risultare sgrammaticato.
Un'opera che solo a prima vista può sembrare "leggera" e dissacrante.
In realtà fa riflettere sullo scottante tema della depressione e del suicidio ed è allo stesso tempo un inno alla vita che porta il lettore a non arrendersi mai,
ma ad avere fiducia nelle proprie risorse perchè,solo credendo in noi stessi e guardando al futuro con occhi positivi,senza temere la felicità ("E'proprio così tremendo vedere qualcosa con gli occhi contenti?"),si può dare una mano al destino a girare a nostro favore.
Ed il libro si chiude proprio con l'immagine della bellissima ruota panoramica sul London Eye,che,vista dall'alto,sembra quasi immobile,mentre invece è in perpetuo movimento.
Ruota panoramica che è metafora della ruota della vita la quale,anche quando sembra che sia all'impasse,in realtà,pur in modo impercettibile,si sta muovendo.
E non c'è situazione,per quanto drammatica sia,che non possa evolvere in qualcosa di più positivo.
Basta crederci e non perdere mai la speranza.
IL MIO VOTO:
Libro divertente e scorrevole che coinvolge,fa riflettere e porta una ventata di ottimismo.
Consigliato.
* BUONO * LO SCRITTORE:
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento