Voi avrete la possibilità di farcela,a volervi bene senza farvi troppo del male:
basta non scambiare un muro per una porta,no?
Sono del segno dei Pesci ma non so se credere a questa storia dei segni zodiacali.
Ho sempre pensato che l'umanità si divida in 2 o al massimo 3 categorie.
12 di sicuro no.
E allora non può esistere la paura,perchè non c'è paura maggiore di quella di ritrovarci un giorno a mangiare questa merda e dire "mhhhh",e scambiare la puzza di un ordine che ci arriva,per il profumo di una scelta che,dovunque va,magari anche a puttane,almeno è nostra.
...e la verità era solo lì,adesso,in un'altra voce che avrebbe imparato a canticchiare "c'era una volta un piccolo naviglio",
in un'altra testa dove il mondo sarebbe stato inventato,
in una mano che avrebbe scarabocchiato case e firmato bollette,
in una faccia che si sarebbe riempita di brufoli,punti neri e rughe,
in un cuore che sarebbe stato preso a morsi,a strappi,a carezze,
in qualcuno che,anche solo per un decimo di secondo,magari mangiando la prima ciliegia dell'estate,
avrebbe pensato:"Eh sì,io esisto.Esisto davvero".
Perchè Matilde le aveva insegnato che se hai uno stato d'animo e tieni un bambino,che è il tuo bambino,in braccio,poi quello stato d'animo gli si attacca addosso e presto o tardi lo torna a trovare.
Magari lo andrebbe a trovare comunque,ma un conto è andare e un conto è tornare:
questione di non dare le indicazioni per la strada giusta ai passanti sbagliati e viceversa,tutto lì.
Quando qualcosa di strano ci succede dentro casa,pensateci,dopo un pò ce lo dimentichiamo,ci sembra normale ed è per questo,credo,che fa tanto ridere "La famiglia Addams":
non perchè sono tutti strani là dentro,ma perchè fra loro si pensano normali.
...però dovete sempre cercare di ricordargli che là fuori li aspetta un mondo che "onestà" non sa cosa significhi,
che chiama brutte le cose di cui ha paura senza neanche sapere che forma hanno,
che se vede Giù pensa che è un povero handicappato e,nel migliore dei casi,si fa l'esame di coscienza e si ripromette di non lamentarsi più per qualche kg di troppo.
Mi piace pensare che in questi scatoloni non ficco anche il 12 Novembre e la faccia di quello che non è per niente un angelo,ma un dottore schifoso in camice bianco,che almeno se era un angelo diceva "l'abbiamo guadagnata" e quello invece ci dice "l'abbiamo persa".
Chissà se quando una persona nasce e all'altro capo del mondo una muore,fra queste 2 persone c'è qualche legame sotterraneo.
E'peggio correre il rischio di fare una cosa male che non correrlo perchè tanto la stai facendo per finta.
"Ma tu cosa vuoi fare da grande?"
"La rivoluzione"
"Resta!" sto urlando,disperata,mentre continuo a urlare:"Vattene!"
Qualcosa mi dice che quella sera Zuellen si sentì 1000 volte meglio di tutte le sere passate fino ad allora.
Almeno per quella sera i baci di Michelangelo la coccolarono come una coperta calda a metà dicembre e quando furono uno nell'altra provò più piacere che dolore e il dolore che provò,comunque,non c'entrava niente con quello che era venuto prima e con quello che sarebbe venuto poi.
Per questo mi fido più di chi è analfabeta che di chi è laureato in psicologia.
Perchè tanto il perchè di certe cose non lo sapremo mai:se lo sono ingoiato loro,le cose.
E allora chi non lo cerca è più intelligente,no?
Non perde tempo e lo affida,il tempo,a quello che c'è.
...una carezza di quelle che hanno il coraggio di fermarsi sulla guancia per arrivare fino all'anima.
Più divento grande e più mi accorgo di come sia terribilmente complesso volersi bene attraverso gli anni e riuscire a rispettarsi malgrado la confidenza e l'alito che certe mattine puzza di quello che la sera prima non hai digerito e le bollette...ma non hai detto che le pagavi tu? No,no.
E le taglie che aumentano,diminuiscono,comunque deludono e la televisione.
"Si può sapere cosa vuoi di più dalla vita?"
"Rubare i fiori di zucchero sopra alle torte che mamma prepara la domenica"
E'il peggiore di tutti,ma almeno è diverso,mi capisce?
Quando oggi mi chiedo se ieri era amore,mi viene da rispondermi che più che altro ieri era ieri,una roba diversa,ecco.
Si era completamente perso,o più probabilmente ritrovato,comunque non le chiedeva di scusarlo e ricominciare daccapo,perchè lui le voleva un bene dell'anima,davvero,ma la vita daccapo doveva ricominciarla con Vera.
Da vomitare il cuore,mi veniva.
Pensa ai bruchi:loro credono "oddio sto morendo!" e invece di lì a poco si trasformano in farfalle.
...il tentativo disperato di non voler crescere,se crescere significa avvertire di avere dentro un vagone d'immondizia, che non importa se è ordinata nei cassonetti o ammucchiata nel camion o sparpagliata per terra, perché comunque l'immondizia e i cassonetti,il camion e la terra sono tuoi:stanno dentro,dentro di te.
Mio fratello poteva fregarsene di andare comunque avanti con la vita di sempre,che a me si presentava di colpo come un'enorme massa di pongo informe con il cartellino delle istruzioni che minacciava "puoi trasformarla in quello che ti pare ma è ASSOLUTAMENTE VIETATO lasciarla così".
Per fortuna a volte succede come in certi quiz televisivi:se non sai più che pesci prendere,puoi chiedere un aiutino al pubblico.
E il pubblico te lo dà.
Succede,insomma,che qualcosa di cui tu non lo sapevo, ma avevi bisogno,arriva.
Strano come quel giorno mi sentissi una dea e oggi,a riguardare le foto di quel periodo,mi salga su per me stessa una specie di compassione,un pò rabbiosa e un pò dolce.
Le cose di cui siamo stati convinti hanno misteriose date di scadenza:
all'improvviso odiamo quello che abbiamo amato,
ridiamo di quello per cui abbiamo pianto e ci vergogniamo di quello di cui andavano fieri.
...scorbutico come vi vuole prevenire l'eventualità che lo diventi la vita,ma che in realtà ha dentro solo pensieri delicati e stelle cadenti.
Sono andata via.
Via da quell'impossibile qui.
...il suo esserci a metà. E con la metà sbagliata.
Preferisco non pensare troppo,soprattutto nel tunnel dei "se" con la torcia dei "forse".
Perchè lo so che è terribile ma i fatti ci sono e,cosa ancora più terribile,generano altri fatti,
Insomma,hai voglia a usare una lente colorata:
se lancio un pallone contro il vetro,il vetro si rompe,
se metto del peperoncino nel sugo,il sugo è piccante,
se non mangio,dimagrisco,
se mi do una martellata in testa,muoio...senza "se" e senza "forse".
La vita è fatta un pò così,che tu ti affanni a pensare se in quel punto lì starebbe meglio un pezzettino di Lego blu da due o due rossi da uno e,mentre pensi e ripensi,la costruzione si fa da sè.
Così ti svegli una mattina e in quel punto lì ci trovi un pezzettino verde da tre.
Ero finito in un vicolo cieco:
o mi schiantavo contro un muro,o mi schiantavo contro un muro.
Invece è arrivata Vera e tac!,mi è comparsa di fronte una strada.
Rido,studio,faccio una montagna di cose,ma c'è una specie di pizzicotto dentro che non mi lascia mai...siete voi a pizzicare.
Non ho incontrato mai nessuno che se ti guarda,sta guardando davvero te e si toglie di mezzo.
Se non le andava di ascoltarti e aveva i problemi suoi per la testa,te lo diceva o si allontanava.
Ma se ti chiedeva "Vuoi parlare?"o "Vuoi giocare?",tu potevi parlare e giocare:c'era uno spazio reale per te.
Se si metteva in testa una cosa,se la toglieva solo ottenendola.
Non aveva nessun motivo per credergli ma neppure per non credergli.
E gli ha creduto.
Se una borsa di acqua calda non la riempi di acqua calda non serve a niente,rimane così,come una frittella di gomma moscia.
Per la vita è un pò la stessa cosa:bisogna riempirla,è fatta per questo.
Cominciavo a pensare che forse era destino che quelli che amavo io,prima o poi,se ne andavano tutti e che forse il segreto,allora,per mantenerle ferme nella mia vita,le persone,era odiarle.
Ho sempre avuto un debole per quello sguardo tutto particolare e lampeggiante che solo in pochi (in me no) riesce ad accendersi quando chi amiamo è felice,senza che lo spenga di botto l'interruttore di una gelosia,un pensiero,un timore,un giudizio,tanti giudizi.
Con i desideri prima o poi bisogna venirsi incontro perchè si realizzino.
Le cose,a volte,è la vicinanza che ci frega e non ce le fa vedere bene.
Abbiamo deciso di viverla così com'era...di viverlo così com'è.
Io sono convinta che nel momento in cui le persone che poi diventano nostre ci rubano il primo pezzo di tempo,di sguardo,di respiro,di voce...ecco,un nervetto in noi lo sente,che sta per accadere qualcosa d'importante.
Non è detto che quel nervetto bussi alla nostra testa e si dichiari,certo,ma si muove,quel qualcosa si muove e per un bel pò non comandiamo piiù noi.
Comanda il nervetto.
Gli altri fanno quello che gli pare con quello che diciamo.
...non è esattamente angoscia,è qualcosa di più e qualcosa di meno,tanto che l'angoscia un nome ce l'ha e questa cosa che mi afferra la gola invece no...o almeno io non l'ho ancora trovato.
Eppure in sua compagnia ho trascorso praticamente tutta la vita.
I miei hanno sbagliato a mettere al mondo un figlio,semplice.
Non c'entra che quel figlio sia io,comunque fosse andata,loro non sono fatti per essere genitori.
E chi ci pensa allora a un buffet con 200 persone.
A chi gliene frega di scegliere se per le bomboniere è meglio un ciondolo di Pomellato o un libro di Neruda.
Chi fa attenzione ad abbinare le scarpe col vestito.
A invitare il preside della scuola di papà.
A mettere gli annunci sul "Messaggero".
A sorridere,annuire,dichiarare al mondo "siamo marito e moglie".
Chi ci pensa al mondo quando c'è la voglia.
Basta la luna,quando c'è la voglia.
Non traditevi mai.
Fate quello che vi pare ma l'importante nella vita è non tradirsi mai.
Inventare il mondo è spesso il modo migliore per evitarlo.
A volte,nella vita,succedono cose.
Che Leonardo fosse una di quelle persone che puoi incontrare una seconda volta e avere ancora voglia di una terza,già ne ero certa.
Ma l'animale che mi porto dentro,non mi fa vivere felice mai.
Si prende tutto,anche il caffè.
Mi rende schiavo delle mie passioni e non si arrende mai e non sa attendere.
E l'animale che mi porto dentro vuole te (Tratta da "L'animale" di Franco Battiato)
Meglio non insistere,quando c'è la bellezza di mezzo,siete d'accordo no?
Bisogna lasciarla stare e ostacolarla il meno possibile.
Sono fatti con cui fare i conti,questi.
Anche se i conti non possono tornare.
Ma un'altra cosa è quando non ci sono fatti,non ci sono conti.
C'è solo una sensazione che ti occupa tutto,fino a sostituirsi a te.
Che non sei più tu.
O forse lo sei per davvero,per la prima volta.
Avevo bisogno di abituarmi a questa me così finalmente mia e solo mia che mi si era appiccicata da tutte le parti,per trovarmi di nuovo a tu per tu con chi quella me l'aveva accesa,ma se avessi saltato quell'appuntamento,come spesso capita quando la paura gioca a rimpiattino con il desiderio,senza accorgermene mi sarei trovata sulla strada lungo la quale gli eventi si ammalano,ansimano un pò,si confondono in ricordi finchè un ictus se li porta via.
Ciao ciao.
Ho chiesto di proteggere chiunque avesse una storia da raccontare.
"Chissà dove andremo a finire..."
"Chissà dove andremo a ricominciarci..."
Patty è cromosomicamente per gli happy end.
Ti ricordi quando nel bel mezzo di alcuni film si metteva a scampanellare quell'aggeggio kitsch e voi dovevate spegnere all'istante la tele?
Era per non farvi sapere che i film che finiscono male alla fine finiscono male.
Ci doveva pur essere un modo perchè quello che avevo appena visto servisse a qualcosa:
è stato il mio primo pensiero.
Ci doveva essere un modo perchè del film della mia storia quello non fosse il finale,ma solo un passaggio obbligato per arrivare a un finale senza nessun bisogno di campanellino.
Ci doveva essere un modo e c'era.
Quel modo c'era.
Ci sono tranelli cattivi,dove cadere è pericoloso:fa male e basta.
Questa vita che volevo rivoluzionare e vincere e che invece ha rivoluzionato me,facendomi perdere tutto,facendo perdere tutti.
Sareste grandi se riusciste a non cambiare mai.
Dedico questo giorno a tutti quelli che non si tradiscono ma ogni tanto si ricominciano.
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