martedì 26 agosto 2014

Frasi dal libro "Il calore del sangue" di Irene Nemirovsky

Hanno tutto ciò che occorre per essere felici:il lavoro e la giovinezza.

"Amico mio,di fronte a certi episodi della vostra vita,vi accade mai di pensare all'istante da cui sono sorti,al germe di cui sono frutto?"
"Sì ma se si conoscesse  in anticipo il raccolto,chi mai seminerebbe il proprio campo?"

A dir la verità,in gioventù ho commesso abbastanza follie da aver perso il diritto di giudicare con severità,e come sono belle le follie d'amore!
Per giunta,in genere si pagano talmente care che centellinarle,a se stessi o agli altri,è inutile.
Sì,si pagano sempre e talvolta le più piccole al prezzo delle più grandi.

Non so se gli esseri umani siano in grado di foggiare la propria vita,ma di certo ciò che un uomo ha vissuto finisce col trasformarlo:
una vita calma e bella dà al viso un'aria amabile e composta,un dolce calore che forma una sorta di patina,simile a quella di un ritratto.

Esiste un momento perfetto,quando tutte le promesse giungono a maturazione e finalmente cadono i bei frutti,un momento che la natura tocca verso la fine dell'estate ,supera presto,e poi iniziano le piogge dell'autunno.
Lo stesso vale per le persone.

Ma perchè arrivi un amore,la cosa migliore è non pensarci troppo,non invocarlo.
Altrimenti ci si inganna.
Si mette la maschera dell'amore sul primo e più rozzo dei volti.

Sentirsi addosso gli occhi del prossimo è una sofferenza insopportabile.
Questo per altro,rende le persone impermeabili alla vanità:non vogliono essere invidiate nè tanto meno compatite,solo starsene tranquille.

Non so descrivere i piaceri che mi dà il mio rifugio.
Mi godo le cose semplici,alla mia portata: un buon pasto,un buon vino,questo taccuino su cui scribacchio,traendone una gioia beffarda e segreta.
E più di ogni altra cosa,la divina solitudine.

La giovinezza vede solo se stessa.
Cosa siamo noi per lei?Pallide ombre.
E cos'è lei per noi?

Il fatto è che se sono io a uscire spontaneamente da casa mia e a mischiarmi con gli altri,accetto di mostrare un qualche interesse per esistenze estranee.
Ma quando sono rintanato nel mio covo voglio stare in pace.
E allora non venite a importunarmi con le vostre storie d'amore e i vostri rimorsi.

Dal primo giorno che l'ho visto,dal primo giorno,avrebbe potuto fare di me quello che voleva.
Riuscite a crederci?

"Che farete dopo che me ne sarò andata?"
"Quello che faccio ogni sera"
"Cioè?"
""Beh chiuderò il cancello.Sprangherò le porte.Caricherò l'orologio.Tirerò fuori le carte e giocherò qualche mano di solitario.Berrò un goccetto.Non penserò a niente.Andrò a letto.Non dormirò un granchè.Sognerò a occhi aperti.Rivedrò cose e persone del passato."

Era come se qualcuno avesse fatto irruzione nella mia esistenza e vivesse al posto mio.

Chi conosce la donna autentica,l'amante o il marito?
Sono davvero così diverse l'una dall'altra?
O sono forse sottilmente mescolate e indistinguibili?
O sono plasmante con due sostanze  che unite ne generano una terza,non più somigliante  ad alcuna delle precedenti?

Il ricordo degli anni passati riaffiorerebbe più spesso,se solo volgessimo lo sguardo verso la sua sublime dolcezza.

Eppure non era una donna in carne ed ossa ad attendermi,bensì un'ombra,fatta della stessa sostanza dei miei sogni.
Un ricordo.
Niente che si possa toccare.o che dia calore:e di quale calore vuoi aver bisogno,vecchio essere dal cuore secco?

Io dico invece che soltanto allora hai vissuto e il gusto autentico,quello che si assapora una volta soltanto,lo hai conosciuto solo grazie a me .

Noi siamo morti da 20 anni,perchè abbiamo cessato di amare:ecco la verità.

Uno sconosciuto esuberante,alato e radioso che ci accende il sangue,ci devasta la vita e se ne va,svanisce.
Ma io voglio farlo rivivere,quello sconosciuto.

Benchè prevedere il futuro non sia possibile,credo che qualche volta sentimenti di straordinaria intensità ci siano annunciati con mesi,anni di anticipo da uno straordinario fremito del cuore.
Diversi anni prima di entrare nella mia vita,l'amore mi è passato sul cuore come un soffio.

Allora non potevo prevedere,tuttavia,quale fiamma celasse,nè che le ceneri,ancora calde dopo molti anni,avrebbero continuato a incendiarmi il cuore.

Accade così con l'amore:gli si fanno dei cenni di richiamo,gli si spiana la strada.
E un'ondata,così diversa da come ce l'aspettavamo,amara e gelida,sii abbatte sul nostro cuore.

Non sto parlando semplicemente delle esigenze della carne.
E'più complicato di così.
La carne ci vuol poco a soddisfarla.
E'il cuore a essere insaziabile,il cuore che ha bisogno di amare,di disperarsi,di ardere di un fuoco qualunque...










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