LA TRAMA:
Yumico e Shoichi sono due cugini,figli di sorelle gemelle.
Pur essendo stati legati da bambini,per anni non si sono più frequentati.
Si ritrovano quando Shoichi,eseguendo le ultime volontà della madre,va a trovare Yumiko,rimasta orfana di entrambi i genitori,per prendersi cura di lei.
La donna soffre di gravi amnesie che le impediscono di ricordare il passato.
La sua vita trascorre in solitudine,sospesa in una specie di limbo separato dalla realtà.
Shoichi,con affetto e pazienza,riesce gradualmente a risvegliare i suoi ricordi,compresi quelli legati ad alcuni drammatici eventi.
Yumico rivive infatti un terribile trauma subito da bambina:un efferato omicidio compiuto dalla madre.
Ecco allora che la nebbia si dirada e il passato le appare per la prima volta chiaro.
Ma la discesa agli inferi della memoria non è ancora finita:un'altra rivelazione,ancora più sconvolgente,attende Yumiko.
IL MIO GIUDIZIO:
Sono anni che leggo i nuovi libri della Yoshimoto,dicendomi,ogni volta,che devo smettere di comprarli,perchè ormai non è più l'autrice originale e coinvolgente che avevo imparato ad apprezzare quando ero poco più che adoloscente.
E invece,puntualmente,li acquisto e puntualmente ne resto delusa.
Ma dopo questo ultimo,improponibile,romanzo penso proprio che la mia "relazione" con la scrittrice finisca qui.
Come se la cosa non fosse abbastanza evidente,nella postfazione,l'autrice ammette di essersi ispirata,
per la trama,al già di per sè brutto film di Dario Argento "Trauma".
E in più,secondo me,ha preso anche spunto da quello che è ritenuto il finale del cartone animato "Doraemon" (che non svelo per non rovinare la sopresa a chi volesse leggere il libro).
Gli argomenti trattati sono,bene o male,quelli da sempre amati dalla Yoshimoto:
l'occulto,l'onirico,i fantasmi,i delitti,i rapporti famigliari conflittuali,il soprannaturale...ma la storia è confusa,rabberciata,irreale.
Non decolla nè coinvolge.
Tutto quello che rimane a fine lettura,almeno nel mio caso,è una sensazione di tristezza e angoscia.
Onestamente i 10 euro spesi per acquistare questo libro,oltre che eccessivi (sono 147 pagine scritte in caratteri grossi),mi sono anche sembrati gettati al vento.
Purtroppo c'è da farsi una ragione che la Yoshimoto dei tempi di "Kitchen" e "Amrita" non esiste più.
Si è adagiata sugli allori e continua a scrivere questi raccontini insulsi senza arte nè parte.
Non capisco come mai,nonostante tutto,abbia sempre un gran successo.
Probabilmente perchè c'è chi,come me,ha perseverato nel darle fiducia.
Ma penso proprio che d'ora in poi,in libreria a comprare un altro suo romanzo,non mi ci rivedano!!!
IL MIO VOTO: * PESSIMO *
LA SCRITTRICE:
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