LA TRAMA:
Gabrielle ha due uomini nella sua vita.
Uno è suo padre.
L'altro il suo primo amore.
Anni fa li ha persi entrambi.
Ora il destino ha deciso di farglieli incontrare di nuovo.
I due uomini si conoscono, si odiano e si sfidano a morte.
Gabrielle non può scegliere tra loro, vorrebbe proteggerli, e tenerseli vicini per sempre.
Ma ci sono duelli che non prevedono il lieto fine.
A meno che..
IL MIO GIUDIZIO:
Così come accade con gli altri miei autori preferiti (e Musso è uno di questi),
ho acquistato il libro a scatola chiusa sicura che non mi avrebbe deluso.
Ho iniziato a leggerlo + di un mese fa,il 24 Febbraio x l’esattezza,
durante il viaggio in treno verso Milano (e non fosse altro che x questo è un libro che mi porto nel cuore).
L’inizio mi ha da subito preso, ma man mano che andavo avanti con la lettura mi sono un po’ persa x strada:
le descrizioni così dettagliate sulla modalità del ladro di rubare le opere d’arte non mi coinvolgevano molto,
motivo x cui ci ho messo così tanto x leggerlo tutto.
Sono persino arrivata a pensare che in questo romanzo lo scrittore non aveva dato il meglio di sé e invece mi sono dovuta ricredere,
xchè nella seconda parte del libro ho ritrovato il Musso che sono abituata a conoscere,
quello che mette in ogni sua storia un pizzico di paranormale.
Questa volta non ci sono pillole che riportano il personaggio indietro nel tempo,
così come accadeva in “Chi ama torna sempre indietro” (anche se l’atmosfera magica e un po’ surreale è la stessa),
ma l’autore descrive lo stato di coma in cui cadono i protagonisti della storia come una sorta di aeroporto dove a ogni persona viene assegnato un biglietto che può avere come destinazione finale o il ritorno alla vita o la morte.
E così come accadeva in “Chi ama torna sempre indietro”,fra messaggi in codice e colpi di scena,
l’autore gioca con il corso del tempo e con il destino e fa in modo,alla fine, di salvare capra e cavoli.
Xchè nei romanzi di Musso,l’amore anche sconfitto dalla morte,alla fine trionfa sempre,
xchè l’amore va oltre la morte.
Da notare,2 particolarità tipiche dei suoi libri:
1)ogni capitolo è caratterizzato da una citazione che può essere un brano di una canzone piuttosto che un aforisma o una frase tratta da un film.
2)I ringraziamenti finali dell’autore non sono mai rivolti,come fanno in molti, a famigliari o collaboratori...
Guillaume si rivolge sempre ed esclusivamente ai suoi lettori,così come se fossero suoi amici,
creando una sorta di alchimia e di feeling diretto con loro.
Molte frasi del libro mi hanno colpito e mi sono riconosciuta in esse,
come sempre le ho sottolineate e trascritte e le potete trovare nella sezione del blog dedicata.
IL MIO VOTO: * BUONO *
LO SCRITTORE:
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