venerdì 21 dicembre 2012

L'attore


L’attore recita quello che nella realtà non è in grado di essere.
Recita la parte del vincitore quando altro non è che un perdente.
Recita la parte del sensibile quando è solo un ipocrita subdolo,mediocre e superficiale.
Recita la parte di un dio ma è la personificazione del demonio,
vampiro assetato di sangue e ladro di anime.
Recita perché non sa fare altro,perché fa del suo mestiere un modus vivendi.

Ma prima o poi si renderà conto che la vita non è un palcoscenico,
che a giocare con i sentimenti degli altri,
senza mai coinvolgersi in prima persona,
si finisce per restare soli.
Come è solo quando rimira nello specchio il niente della sua effimera vanità,
fatta di feste e divertimenti ma anche di tanta pochezza interiore.

Perché si può avere tutto il successo del mondo ma restare dei miserabili dentro.
Perché il successo non permette di comprare ciò che ha veramente valore.


E quando il palcoscenico resterà vuoto,
quando la gente si sarà stancata di guardare la stessa commedia di dubbio gusto,
quando starà per calare il sipario della sua esistenza,
forse sentirà il vuoto che ha dentro e forse,se avrà un briciolo di intelligenza e sensibilità ,
proverà dolore e rimpianto.

Ma quel dolore e quel rimpianto non ripagheranno mai chi ha sofferto per lui.

Forse quel giorno capirà che non ha mai avuto un’anima,
che è stato solo una triste maschera di cera che ormai si è dissolta e che ha vissuto una vita inutile,
perché una vita senza sentimenti è una vita sprecata.


Così come sono sprecati i sentimenti persi dietro a qualcuno di totalmente anaffettivo e incapace di amare.



Scritto nell'ottobre 2010  @cinzina77

Nessun commento: