giovedì 20 dicembre 2012
"Il tempo che vorrei" Fabio Volo (2009)
LA TRAMA:
"I'll trade all my tomorrows for a single yesterday: cambierei tutti i miei domani per un solo ieri, come canta Janis Joplin."
È forse proprio questo il tempo che vorrei.
Lorenzo non sa amare, o semplicemente non sa dimostrarlo.
Per questo motivo si trova di fronte a due amori difficili da riconquistare, da ricostruire: con un padre che forse non c'è mai stato e con una lei che se n'è andata.
Forse diventare grandi significa imparare ad amare e a perdonare, fare un lungo viaggio alla ricerca del tempo che abbiamo perso e che non abbiamo più.
È il percorso che compie Lorenzo, un viaggio alla ricerca di se stesso e dei suoi sentimenti, quelli più autentici, quelli più profondi.
IL MIO GIUDIZIO:
Romanzo nel tipico stile di Fabio Volo.
Lorenzo,come tutti i personaggi raccontati dall’autore,è un ragazzo fra i 30 e i 40,single ed in carriera che a un certo punto decide di fare un bilancio sulla sua vita.
Dal punto di vista professionale è orgoglioso di se stesso xchè è passato dal lavoro di barista,nel locale del padre,sfigato,pieno di debiti e perennemente sull’orlo del fallimento a quello di affermato pubblicitario e tutto ciò senza l’aiuto di nessuno ma contando solo sulle sue forze e sulle sue capacità.
I suoi problemi riguardano soprattutto le relazioni affettive:da un lato il rapporto freddo,distante,praticamente inesistente col padre.
Un padre verso il quale,da piccolo nutriva profonda stima e ammirazione e verso cui cercava,inutilmente,di attirare l’attenzione ma che diventa,col passare degli anni,un estraneo verso cui prova forte risentimento e senso di colpa,x averlo lasciato al suo destino di barista fallito x intraprendere una carriera altrove.
Dall’altro lato l’amore ossessionante e ossessivo verso Federica,che lo ha lasciato xchè,pur vivendo insieme,non si decideva a prendere in considerazione l’idea di diventare padre.
Federica che,a 2 anni dalla fine della loro storia,sta x sposare un altro mentre lui non riesce in nessun modo a dimenticare ma vuole assolutamente riconquistare.
Un po’ da solo e un po’ con il supporto psicologico del suo miglior amico e collega Nicola,
Lorenzo ripercorre le tappe fondamentali della sua vita,analizzandole col senno di poi,finchè la sopraggiunta malattia del padre e la conseguente paura di perderlo lo porteranno a trovare con una nuova intimità e il tanto agognato affiatamento che non avevano mai avuto.
E nello stesso momento tenterà il tutto x tutto x riconquistare la sua amata Federica.
A differenza delle altre opere di Volo,non c’è il consueto happy ending.
Il finale è un po’ agrodolce...a dire il vero non sembra nemmeno un finale...potrebbe essere lo spunto x il sequel del racconto oppure...ognuno di noi gli può dare l’interpretazione che meglio crede
IL MIO VOTO: * BUONO *
LO SCRITTORE:
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