giovedì 20 dicembre 2012
"Io scriverò per...Rino Gaetano" Nicodemo Iapalucci (2009)
LA TRAMA:
Descrivere la personalità di Rino Gaetano non è facile.
Alla disarmante semplicità ed alla innata simpatia con le quali si rapportava col prossimo,
si contrapponeva un animo decisamente complesso quando restava “solo con io”.
Questi appunti vogliono offrire lo spunto x far meglio conoscere l’animo di un ragazzo diventato uomo troppo in fretta.
IL MIO GIUDIZIO:
Premetto che questo libro non si trova in vendita nelle librerie ma va acquistato direttamente dall’autore,
che conosco in quanto è fra i miei contatti di Facebook.
Io personalmente l’ho trovato un piccolo capolavoro e l’ho “divorato” in poco + di un giorno:
il Rino artista e il Rino uomo sono visti con gli occhi di uno di noi,uno che come noi lo ama,
uno che come noi lo sente vicino in ogni momento della vita,uno che come noi ritrova in Rino un pò di sè.
Il libro,che raccoglie vari pensieri e appunti di Nicodemo su Rino e sulla sua carriera di cantautore,
è strutturato in maniera molto semplice e schematica.
Nella prima parte Nicodemo parla di vari autori che hanno in qualche modo influenzato la poetica di Rino,
autori che Rino stesso stimava e che ha + volte citato nel corso delle sue interviste.
Si scopre così che a Jacques Prevert si è ispirato x il surrealismo,l’anarchia e che alcune delle sue canzoni (ad esempio “Ma il cielo è sempre + blu”) hanno tratto spunto dalle poesie del poeta francese.
A Eugene Ionesco si avvicina x i temi della solitudine,x la difficoltà nei rapporti interpersonali e x utilizzare toni allegri x descivere situazioni drammatiche.
Anologie si riscontrano tra alcuni testi teatrali dell’autore rumeno e canzoni quali “Mio fratello è figlio unico” e “Capofortuna”.
A Vladimir Majakovskij si accosta x le estrazioni di umili origini,x i toni provocatori e x un intimo bisogno d’amore e le analogie fra le opere dell’autore russo e Rino si ritrovano x lo + nella canzone “E io ci sto”.
Ma vengono fatti anche raffronti fra autori + o meno del nostro tempo che in qualche modo hanno avuto a che fare o hanno delle affinità con Rino, quali Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci (similutidini artistiche);
Fred Buscaglione che,come Rino,perse la vita in un incidente stradale;
Gianni Rodari,che ha in comune con lui il padre fornaio e la vita in seminario;
Ettore Petrolini,anticonformista come lui ed è proprio a un personaggio citato nei suoi racconti,tale Gastone,che Rino si ispira x il modo di vestire sul palco di Sanremo,quando nel 1978 presentò il brano “Gianna”;
Aldo Palazzeschi,che come lui tende a distruggere i falsi miti
e Cesare Pavese,che si avvicina a Rino x il suo latente senso di solitudine.
La seconda parte del libro è invece dedicata alle canzoni di Rino,
partendo dal primo album che ha pubblicato nel 1974, “Ingresso libero”,fino ad arrivare all’ultimo nel 1980 “E io ci sto”.
Vengono analizzati sia i testi delle canzoni (che vengono riportati x intero),
che le foto utilizzate x le copertine dei vari long playing,
xchè in tutto ciè che Rino faceva o pubblicava c’era comunque un significato intrinseco.
Vengono riportati anche i commenti scritti di suo pugno che Rino aveva inserito all’interno dei vari album.
L’ultima parte invece è dedicata alla biografia di Rino,
partendo dal 1943,anno in cui i genitori si trasferiscono dalla Calabria a Venezia,
mettendo al mondo l’anno successiva la loro primogenita Anna,
fino ad arrivare al tragico 2 Giugno 1981,giorno in cui Rino lascia questo mondo in seguito a un incidente automobilistico.
Esce da questa opera un quadro di Rino molto nitido ed emozionante,
e mi rendo sempre + conto di quanto lui mi somigli,o meglio,di quanto io somigli a lui.
Aldilà del Rino artista emerge un uomo dalla semplicità disarmante,
che pur essendo circondato da amici soffre di solitudine e non si sente compreso e accettato,
una persona allegra fuori ma inquieta dentro e che nonostante tutto cerca di affrontare la vita sempre con ironia,
poco interessato all’aspetto esteriore ma molto introspettivo.
Inoltre come me amava osservare le persone dagli autobus,immaginare le loro vite e mettere x iscritto tutto ciò che gli passava x la testa.
Un po’ la mia descrizione al maschile insomma...
ho sempre pensato che lui abbia vissuto con 30 anni di anticipo ciò che sto vivendo io adesso.
Ed ho anche sempre pensato che sia proprio lui ad andare a cercare ed avvicinare a sè le persone che + gli sono affini nella personalità e nel carattere.
Quindi,consiglio a tutti coloro i quali amano Rino,di leggere questo bel libro.
Come dicevo prima,visto che non è reperibile in libreria,
chiunque sia interessato può inviarmi un messaggio e poi penserò direttamente io a metterlo in comunicazione con Nicodemo x l’acquisto,
oppure può contattare direttamente l’autore stesso,contattandolo tramite Facebook sotto il profilo di Nicodemo Iapalucci.
Tengo a precisare che il ricavato delle vendite del libro (che ha un costo di 16 € + 4 € x le spese di spedizione) verrà devoluto all’associazione per i diritti dei bambini “A Roma,Insieme”.
IL MIO VOTO: * ECCELLENTE! * (e non perchè conosca personalmente l'autore...è davvero un libro ben fatto)
LO SCRITTORE:
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2 commenti:
Sì ma come scrivi..??
E caspita, un blog sui libri, sulla lettura, su tematiche intellettuali
molto profonde, non puoi usarmi sto' linguaggio da liceale col cellulare!!
L'italiano è una lingua bellissima, non deturpiamola per favore!
Tu comincia col presentarti con nome e cognome,poi ne riparliamo....
E comunque liberissimo di non frequentare questa pagina,se come scrivo non ti aggrada.
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