Se vuoi liberarti dal buio non devi combatterlo, devi solo aumentare la luce e il buio si ritirerà. Aumenta l'amore nella tua vita e la paura, con tutte le emozioni e le convinzioni negative che crea, sparirà.
La sola libertà che la vita ci concede è quella di goderci comunque il viaggio, se ne siamo capaci.
Io me ne stavo al calduccio dentro mia mamma, ma quello era il massimo del comfort che mi era concesso: avrei capito molti anni dopo, nel corso dei miei studi sulla vita prenatale, che in quel momento improvvise scariche ormonali di adrenalina e cortisolo, dovute allo stato di ansia e stress che mia madre stava vivendo, inondavano il.mio rifugio sicuro, mettendo in allarme tutto il mio nascente sistema nervoso. Sperimentavo precocemente la biochimica della paura e dell'insicurezza con cui avrei imparato a convivere e a fare i conti nel corso della vita, ben oltre la mia nascita.
Creo in un sacco di cose che non sarà mai probabilmente possibile dimostrare: credo nell'anima, credo nella concreta influenza della nostra vita immateriale, credo nella mancanza di separazione tra noi, gli altri e il resto di questo incredibile, incomprensibile e meraviglioso Universo.
Per quanti guai possiamo avere intorno, non saranno mai il vittimismo, le lamentele e l'autocommiserazione a darci una mano a cambiare le cose. Una visione positiva, che può spingersi persino alla capacità di estrarre il bene dal male, è una scelta che ci permette di dare il nostro contributo in questa vita, finché abbiamo il privilegio di viverla e di onorare il dono che abbiamo ricevuto venendo al mondo.
L'anima si nutre di bellezza, di poesia, di musica, di amicizia, di preghiera, di contemplazione, di amore, di perdono, di gratitudine, di emozioni e di commozione. Tutte realtà prive di consistenza materiale, ma tutte nutrimenti molto potenti, di cui non puoi fare a meno. Se ci pensi, sono proprio quelle cose che arricchiscono la vita e la rendono degna di essere vissuta. Solo nutrendo tutte queste parti, tutte insieme, la vita ti ricambierà con ogni gioia.
Abbiamo una parte marginale in tutto quello che facciamo.ci mettiamo l'intenzione e il nostro lavoro e questo ha un valore. Ma quello che è importante capire è che ci sono miliardi di cause, visibili e invisibili, che si intrecciano fra loro, creando una misteriosa alchimia per cui ogni cosa accade in una determinata maniera in questo universo. Certo, sono solo credenze ma a me piace pensare a un mondo regolato da molte forze ed energie.
Faccio la mia parte al massimo delle mie capacità e affido il resto a qualcosa di più grande di me. Se poi quel progetto si realizza, come età nelle mie speranze, ringrazio me stesso, ma non trascuro di essere grato anche al concorso delle infinite concause che lo hanno reso possibile. Non do nulla per scontato e se qualcosa di buono accade, mi ritrovo immerso nella gratitudine. Se le cose non vanno invece come mi aspettavo, cerco di accettare che, forse, in quel fallimento c'è come un messaggio o un insegnamento per me, un motivo che io non conosco e non capisco e forse la sua intenzione non è malevola.
Smetti di pensarti da solo in qualcun cosa tu stia facendo: sei immerso in un tutto di cui fai parte.
La preghiera ha un effetto potentissimo sull'organismo e sulle emozioni. Nello stesso istante in cui viene pronunciata crea un ambiente molto più favorevole nell' organismo, abbassando i livelli di vigilanza e stress.
Da un bel po' di tempo ormai gli uomini vivono confinati all'interno della cultura scientifica, razionale e tecnologica. Tutto questo ci dà molte soddisfazioni ma si tratta, comunque, di uno spostamento di fede e credenze su un piano che potenzia solo alcune delle nostre risorse, escludendone altre molto importanti.
Il ricorso alle preghiere è parte della nostra umanità da quando siamo sulla Terra.
Ricorda che tu sei solo il giocatore di una squadra e il tuo successo come il tuo fallimento sono indissolubilmente legati alla benevolenza o al favore dei tuoi misteriosi e invisibili compagni di viaggio.
Quando, nostro malgrado, si presenta la sofferenza, invece di cercare ogni forma di analgesico, possiamo trasformarla in un'opportunità, cogliendone il messaggio evolutivo.
Può accadere di sentire che la situazione in cui ci troviamo, e che fino a un certo punto era stata utile e adeguata, cominci ad andarci stretta e non ci permette di crescere oltre. Questa situazione non è più funzionale alla nostra evoluzione o al progetto della nostra anima ma, se cerchiamo di spegnere il dolore senza comprenderne il messaggio, qualcosa in noi morirà. Ogni dolore, sintomo, malattia possono essere vissuti come mere avversità ma possono anche contenere un messaggio che ci chiede di cercare le cause del nostro malessere o semplicemente che è tempo di rimettersi in viaggio e cambiare qualcosa.
Il nostro comportamento ha un impatto non solo su noi stessi, ma su tutto l'ecosistema. Con le nostre scelte condizioniamo inevitabilmente la vita di qualcuno altro a migliaia di chilometri di distanza.
Ciò che chiamiamo vita è il risultato della congiunzione indissolubile tra una componente materiale e una spirituale. E ciò che chiamiamo morte si ha quando queste due parti si separano.
La rabbia ti illude di essere più forte proprio mentre ti rende più fragile e vulnerabile.
L'amore è in grado di guarire qualunque ferita e apprendimento sfavorevole.
Ognuno di noi, crescendo, sviluppa qualità funzionali come la logica e la razionalità, che teniamo costantemente allenate, molto di più di quanto non facciamo con le nostre capacità creative e immaginative, altrettanto potenti e funzionali. Sono proprio quelle qualità che ci consentono di concepire l'impossibile, anche ciò che non esiste ancora. Con queste capacità è stata scoperta la teoria della relatività, siamo atterrati sulla Luna, sappiamo come estrarre l'energia elettrica dal Sole e abbiamo creato Google. Queste grandi conquiste sembrano volerci dire che è la fantasia che crea la realtà e non il contrario. Tutte queste scoperte, prima di diventare realtà, sono esistite solo nella mente di qualcuno di noi.
In ogni momento, in qualunque situazione ti trovi, hai la possibilità di fare questa scelta: accettare la vita così com'è, magari limitandoti a lamentarti di tutto quello che non ti piace, affermando che questa è la realtà e non puoi che adattarti. Oppure darti il permesso di immaginare come vorresti che fosse. Quelle fantasie che la mente potrà considerare assurde, illogiche e irrealistiche, sono la sola possibilità per avviare ogni cambiamento e trasformazione. E solo se tieni duro potrai cominciare a portarle nella realtà. Provarci, in fondo, non costa niente.
La possibilità di scegliere è sempre disponibile.
In base a ciò che inconsciamente credi, modulerai il tuo agire e quali strategie mettere in atto per ricevere ciò che ti aspetti.
Le tue esperienze infantili hanno creato nella tua mente una vera mappa con cui ancora oggi ti orienti, seguendo automatismi di cui non sei consapevole. Senza rendertene conto riproponi quel modello nella tua realtà di oggi, inconsciamente attribuendole le stesse caratteristiche di scarsità o abbondanza di cui hai fatto esperienza. E finisci con ottenere solo quello che ritieni possibile o legittimo aspettarti, nei limiti del tuo modello di riferimento. Dalla scelta del partner, al lavoro, alle condizioni economiche, il mondo riflette la tua vita interiore e misteriosamente risponde all'idea che te ne sei fatto. Se sei cresciuto in una famiglia in cui l'amore veniva manifestato col contagocce è probabile che nella tua mente e nel tuo inconscio si sia formata una convinzione che non ci sia abbastanza amore nel modo. O che, se c'è, non sia per te o che tu debba lottare duramente per avere la tua parte. Se vi i in una convinzione di scarsità, questo ti porta ad accontentarti e a chiedere sempre meno. E il peggio è che, inconsciamente, te ne prendi anche la responsabilità o la colpa, nella convinzione di non avere abbastanza meriti per sognare o ricevere di più.
Il tuo modo di pensare crea la realtà in cui ti trovi adesso e in cui, forse inconsciamente, ti costringi. Ma se diventi consapevole del punto in cui ti trovi, dei limiti che senza volerlo hai imposto alla tua anima, puoi cambiare la mappa che hai utilizzato per descrivere la tua realtà e disegnare una più adatta ai tuoi sogni.
Nell'affrontare il mondo siamo limitati più dalle nostre idee e da quello che crediamo irraggiungibile per noi, che da una realtà che può dischiudere la sua generosità nei nostri confronti in ogni istante. Per quanta povertà, bruttezza e orrore che possa esserci nel mondo, siamo sempre in grado di trascenderlo, cominciando a modificare il nostro modo di vedere le cose. L'amore, per primo quello per noi stessi, è la materia prima che può sostenerci in questi passaggi evolutivi.
Credici oltre ogni evidenza e ti aiuterà a realizzare i tuoi miracoli.
Di fronte alla bellezza abbiamo tre possibilità: apprezzarla, essere indifferenti o rovinarla. La vera ricchezza e la felicità dipendono proprio dalle nostre capacità di apprezzamento della bellezza, che è un autentico miracolo per il quale non ci è stato chiesto di fare niente se non contemplarla e goderne il più possibile.
Bisogna conoscere i limiti e gli ostacoli che sbarrano la strada al proprio progetto e trovare il modo di superarli. I limiti sono ingredienti irrinunciabili e indispensabili perché la bellezza possa essere creata. Quando desideriamo una vita senza ostacoli non ci rendiamo conto che in realtà stiamo augurandoci un'esistenza più povera. Stiamo chiedendo di vivere senza sfide che, mettendoci alla prova, ci invitano a scatenare la nostra creatività e a scoprire risorse nascoste e ad esprimere i nostri talenti. I tuoi limiti sono la materia prima necessaria a ogni creazione e trasformazione. Imparare a estrarre la tua grandezza da tutto ciò che vuole impedirtelo crea la bellezza nella tua vita.
Dio è un mistero che non sarà mai svelato, almeno non in questa dimensione.
La materia la vedi, l'energia no ma ne vedi gli effetti. Non esiste un solo angolo dell' Universo senza energia, neppure in noi. Quindi, se Dio è energia, è onnipresente nell' Universo ma anche in noi. Per questo ne percepiamo la presenza.
Dio possiamo immaginarlo come un mondo dove potenzialmente sussiste già tutto quello che potrebbe manifestarsi. Siamo immersi nel corpo stesso di Dio. Di quel corpo noi siamo come i batteri che vivono nel nostro. E chissà cosa pensano, se pensano, i batteri che abitano in noi quando cercano di immaginare in quale universo sono ospitati.
Dio è una forma di coscienza, una vibrazione che risuona in ogni cosa ed è costantemente in ascolto.
Il nostro rapporto con questa realtà senza forma assomiglia al rapporto di un genitore con un figlio, che ne eredita il patrimonio genetico e ne perpetua la sostanza.
Gli individui sono come gocce che si sono staccate dall'oceano e che restano gocce giusto per quell'istante che chiamiamo vita, destinato a ricadere nell'oceano dal quale siamo venuti per ricongiungerci alla sostanza che ci ha generati. Torneremo un giorno tutti da dove siamo venuti, recuperando quello stato divino di non separazione. Quella separazione che è un'illusione creata dalla mente ed è anche la causa prima della nostra condizione di sofferenza. Una sofferenza che finisce nello stesso istante in cui ci percepiamo come parte di qualcosa di grande che ci comprende.
Comprendere è un verbo bellissimo, che non a caso è sinonimo di capire: quando siamo compresi non siamo più soli e siamo anche capiti. E possiamo abbandonare lo stato di difesa e affidarci a un abbraccio che ci accoglie e ci protegge.
Dio non può essere una rappresentazione ma è una sensazione, un'intuizione, un sussurro amorevole nella tua testa. Dio è un'esperienza che provo e non mi serve altro per riconoscerlo, anche se non ho la minima idea di cosa e come sia.
Il principio maschile e quello femminile sono chiamati a incontrarsi e fondersi non solo nella coppia ma anche nella società, allo scopo di creare un'unità armoniosa e potente.
Vivere senza la consapevolezza di essere creature dotate di qualità trascendenti e spirituali, finisce per rappresentare una grave menomazione.
Il considerarsi una mera espressione biologica: da qui deriva il nostro sentirci perennemente incompleti e insoddisfatti. Qui ha origine una condizione di sofferenza che accompagna l'intero ciclo dell' esistenza.
Quella che comunemente chiamiamo la nostra identità è in gran parte il risultato di un insieme di eventi che abbiamo vissuto e ai quali abbiamo reagito in un certo modo, mettendoli in relazione con la nostra natura. Tutte quelle esperienze hanno prodotto nella nostra mente, in maniera involontaria, un insieme di storie che ci siamo raccontati negli anni, coniugandole con credenze e convinzioni con cui abbiamo orientato la nostra vita e le nostre scelte.
Una serie di ricerche ha rivelato che il nostro cervello, prima di immagazzinare i ricordi, tende a dargli un'aggiustatina, sistemandoli nel modo per noi più conveniente e accettabile.
Possiamo modificare non tanto i nostri ricordi bensì la modalità emozionale con cui abbiamo risposto a essi per decenni. Possiamo modificare le convinzioni e le credenze che quelle vecchie esperienze ci hanno lasciato. Il nostro cervello, grazie alla neuroplasticità, è pronto ad accogliere ogni nostra nuova indicazione. Possiamo sempre creare e trasformare la realtà, e soprattutto noi stessi.
L'anima non puoi vederla, come non vedi il vento, ma non diresti mai che il vento non esiste solo perché non lo vedi. Perché il vento lo vedi solo quando incontra una dimensione materiale (i capelli, il mare, la sabbia...). E così è l'anima quando incontra il corpo. Guardi una persona, come si muove, cosa pensa, il suo agire con gli altri.
Ogni anima ha una sua propria natura: può essere serena o tormentata, calma o inquieta, giovane o antica e, passando attraverso il tuo corpo, continuava trasformarsi, accelerando o ritardando il suo viaggio di ritorno definitivo verso la luce da cui è nata.
L'anima si nutre di bellezza, di amore, di gratitudine. E ogni volta che la avvicini a questo lei prova un piacere infinito ed evolve.E più evolve e più ti ricompensa con i tanti poteri soprannaturali che ha e con tutto il sapere che le viene dal suo essere sempre legata alla sua sorgente divina. Ma se tu la ignori sarai solo di fronte all' esperienza del mondo, come una barca senza nocchiero in balia del vento.
Tutto ciò che vedi, prima di esistere è stato solo una possibilità.
C'è stato un punto da cui tutto ha avuto inizio. Un punto dove non c'era apparentemente niente, uno stato di silenzio, di assenza di luce e materia, un nulla che conteneva già tutto. In quel nulla, tutto ciò che è accaduto dopo, esisteva evidentemente già come possibilità. Esisteva già come pura potenzialità.
Quello che sembra creare il passaggio dalla pura possibilità della vita alla sua manifestazione ed esistenza sembra rispondere alla potente legge del desiderio.
Il desiderio, l'aspettativa, l'attesa, il sogno, la speranza...non sono questi gli ingredienti che permettono all' invisibile di manifestarsi? All' impossibile di diventare possibile?
Nel progetto divino ognuno di noi è unico e indispensabile. E proprio da quelle che noi riteniamo le nostre fragilità, molto spesso nascono le cose migliori che possiamo offrire. Non darti pena per quelli che credi siano i tuoi difetti, le tue fragilità e le tue limitazioni. A volte sono proprio quelle che ti rendono speciale agli occhi di qualcuno altro.
La felicità è la più alta forma di salute.
Se vuoi evitare che il tuo corpo si ammali e se vuoi una qualità di vita migliore, non devi limitarti a curare il corpo e l'alimentazione. Puoi anche praticare una vera e propria ecologia dei tuoi pensieri e delle tue emozioni, cercando di non indulgere in tutto ciò che ti fa stare male e liberandoti delle emozioni negative.
Una delle attività della tua mente che attacca il tuo diritto all' unità, alla salute e alla pace è l'attività automatica del giudicare. Il giudicare non risponde ad alcun nobile scopo e non ha nessuna utilità.
Il giudicare ci pone in una situazione di superiorità e alterità nel momento stesso in cui emaniamo le nostre sentenze inappellabili nei confronti di qualcuno e, peggio che mai, di noi stessi. Nel giudicare ci sentiamo illusoriamente forti e immancabilmente dalla parte del giusto. I bersagli del nostro giudicare molto probabilmente non saranno mai raggiunti dalle nostre condanne ma noi sì. Così facendo, stabiliamo un confine e ci isoliamo al suo interno. Il giudizio è una spada che ti separa dal mondo. E più sei insicuro, più tendi a giudicare tutto.
Anche tu sai tutto questo inconsciamente. Sai di provenire da una dimensione di unità da cui ti sei separato, per la quale provi una nostalgia spesso inconsapevole e alla quale speri istintivamente di ricongiungerti. Ecco perché nel dolore e nella solitudine ti senti separato da qualcosa e incompleto.
La consapevolezza del tempo ha il suo aspetto positivo perché ci suggerisce di vivere pienamente ogni attimo che ci è concesso e di dargli tutto il valore che merita.
Provare rimpianto e rancore equivale a odiare te stesso, senza che le persone che ti hanno ferito se ne accorgano neppure. Quindi perdona e lascia andare. È nel tuo interesse e ti lascerà in regalo la pace, la salute e una nuova capacità di amare la tua vita.
Abbiamo certamente bisogno dei nostri sensi e della nostra capacità di raziocinio, della logica e del discernimento. Ma questo non comporta necessariamente l'esclusione di tutte le altre risorse che sono rappresentate da chi crede, arrivando alla conoscenza attraverso il cuore, l'intuizione, l'empatia, i sentimenti e le relazioni emozionali. Fede e ragione possono cooperare e condurci al medesimo risultato.
Ciò che ti impedisce di realizzarti in qualunque direzione o di raggiungere qualunque obiettivo tu desideri non sono le esperienze che hai assimilato ma le convinzioni negative che quelle esperienze hanno lasciato dentro di te.
Dentro due semplici polarità, amore e paura, è racchiusa la nostra intera esistenza. La buona notizia è che, per quanti semafori rossi tu abbia incontrato, la tua possibilità e libertà di amarti non ti hanno mai abbandonato. Puoi scegliere in qualsiasi momento di conoscere le tue risorse, dissolvere le paure e aprirti al miracolo della vita, accogliendo per primo i tuoi talenti, la tua natura e i tuoi desideri.
La nostra vita interiore è infinitamente più determinante su noi stessi di quanto lo possano essere le condizioni esterne.
Nella vita ci sono troppe cose che dai per scontate e che non lo sono affatto e te ne accorgeresti se le perdessi.
Il modo più semplice e diretto per interrompere uno stato depressivo è occuparsi degli altri.
Abbiamo un potere illimitato ovvero la trasformazione di idee, immagini, sogni in qualcosa che, improvvisamente, in seguito a una decisione che prendiamo, finisce per manifestarsi ed esistere nel mondo fisico.
La creatività è la risorsa he ci è stata data per realizzare le cose di cui abbiamo bisogno.
Colui che è consapevole dell' impermanenza di ogni cosa, non si esalta di fronte alla vittoria e non soccombe ad alcuna sconfitta.
Stiamo indagando la materia fuori di noi, ma la nostra interiorità resta ancora il più inesplorato dei paesaggi.
La dimensione spirituale ci appartiene come esseri umani ben prima di ogni appartenenza religiosa.
Spirito e materia non devono più essere concepite come due istanze separate. Corpo e anima sono due manifestazioni della stessa sostanza a un livello diverso di appartenenza. Nell' una c'è l'altra e viceversa.
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