Ho un obbligo verso me stesso: parlare di ciò che mi inquieta e non di quello che tutti vorrebbero udire. Alcuni libri ci fanno sognare, altri ci portano la realtà, ma nessuno di essi può sottrarsi alla cosa più importante per un autore: l'onestà con cui scrive.
In ogni istante della nostra vita abbiamo un piede nella favola e l'altro nell'abisso.
L'amore poteva essere associato più all'assenza che alla presenza dell'altro: continuamente sentiva la mancanza di quel ragazzo, passava ore a immaginare di cosa avrebbero parlato all'ultimo appuntamento e a ricordare ogni secondo trascorso con lui.
Quando incontriamo qualcuno e ci innamoriamo, abbiamo l'impressione che tutto l'Universo sia d'accordo. Ma se qualcosa va storto, resta il nulla. Come può scomparire tanto rapidamente la bellezza che c'era pochi minuti prima? La vita scorre molto veloce e ti fa precipitare dal cielo all'inferno in pochi secondi.
Mi domandano come riesca a dominare così bene gli uomini. Io sorrido e taccio, perché so che il rimedio è peggiore del dolore stesso: semplicemente non mi innamoro.
A volte non esiste una seconda opportunità: conviene accettare i doni che il mondo ci offre.
Se devo essere fedele a qualcuno o a qualcosa, prima di tutto devo esserlo a me stessa.
Ci ha già perso qualcosa che riteneva garantito (e a me è accaduto tante volte), finisce per capire che nulla gli appartiene. E se nulla mi appartiene, allora non devo assolutamente sprecare il mio tempo preoccupandomi di cose che non sono mie. Meglio vivere come se oggi fosse il primo (o l'ultimo) giorno della vita.
Sognare è molto comodo, a patto di non essere obbligati a fare ciò che abbiamo progettato. In tal modo non corriamo rischi, non viviamo frustrazioni, momenti difficili. Poi, una volta invecchiati, potremo sempre incolpare gli altri, preferibilmente i genitori, il marito o i figli, per non averci fatto realizzare ciò che desideravamo.
Le opportunità esistono perché le si colga al volo.
Decisa a vivere solo le esperienze che poteva controllare, aveva passato gran parte del proprio tempo dicendo no a cose alle quali avrebbe voluto dire sì. Avrebbe sempre potuto dire di no in seguito ma adesso, stavolta, perché non provare a rispondere sì?
Posso scegliere fra essere una vittima del mondo o un'avventuriera in cerca del suo tesoro. È semplicemente una questione di riguardo al modo in cui affronterò la mia vita.
Scoprì di avere la forza sufficiente per fingere di essere appena nata e dunque non aveva bisogno di provare nostalgia per nessuno.
...udire i commenti maligni di chi non ha mai rischiato e perciò riesce a scorgere solo la sconfitta degli altri.
Prima di morire, voglio lottare per la vita. Se sono in grado di camminare da sola, posso andare dove voglio.
La mia esistenza è come le montagne russe. La vita è un gioco forte e allucinante, la vita è lanciarsi col paracadute, è rischiare, è cadere e rialzarsi, è alpinismo, è voler raggiungere la vetta di se stessi e ritrovarsi insoddisfatti e angosciati se non ci si riesce. Se mi fossi addormentata e risvegliata all'improvviso sulle montagne russe che cosa avrei provato? La prima sensazione sarebbe stata quella di sentirmi prigioniera, di essere terrorizzata dalle curve, di avere voglia di vomitare e di fuggire via. Se invece fossi stata fiduciosa, avrei detto che i binari sono il mio destino, che Dio sta guidando il vagoncino e che questo incubo si trasformerà in ebbrezza. Diventerà esattamente ciò che è nella realtà: l'attrazione delle montagne russe avrà sempre un capolinea. Ma fintanto che dura la corsa, io devo guardare il paesaggio che mi circonda e urlare di eccitazione.
La vita aspetta sempre le situazioni critiche per rivelare il suo lato più brillante.
Per lei, la vita, malgrado l'apparente libertà, era un susseguirsi di interminabili ore trascorse sperando in un miracolo, in un amore vero, in un'avventura con quell'epilogo romantico che spesso aveva visto nei film e letto nei libri.
L'amore era la prima cosa in grado di mutare completamente una vita da un momento all'altro. Ma esisteva anche il rovescio della medaglia, vale a dire la seconda cosa che poteva spingere un essere umano in una direzione del tutto diversa da. quella che aveva progettato: la disperazione. Sì, forse l'amore è in grado di cambiare una persona ma la disperazione produce un mutamento più rapido.
Decise che, per la prima volta dopo tanti anni, avrebbe dedicato l'intera giornata a sé stessa. Fino ad allora aveva sempre vissuto preoccupandosi degli altri oppure di quello che pensavano gli sconosciuti. In realtà, nessuno pensava niente e tanto meno si curava di lei, una povera straniera che neppure la polizia, se l'indomani fosse scomparsa, si sarebbe data la pena di cercare.
La gente parla come se conoscesse tutto e, quando si osa domandare, non sa niente.
Cosa ho da perdere se decido di essere una prostituta per un po' di tempo? L'onore, la dignità, il rispetto per me stessa. A ben pensare, non ho mai avuto nessuna di queste tre cose. Non ho chiesto io di nascere, non sono mai riuscita a farmi amare, ho sempre preso decisioni sbagliate. Ora sto lasciando che la vita decida per me.
Capì di trovarsi al cospetto di quel sentimento che ti spinge a prendere una decisione rapida: la disperazione.
Non era vittima del destino: stava correndo i suoi rischi, oltrepassando i suoi limiti, vivendo episodi che un giorno, nel silenzio del cuore, nei momenti di noia della vecchiaia avrebbe potuto ricordare con una certa nostalgia.
Alcune persone sono nate per affrontare la vita da sole. Ma questo non è né un bene né un male, è la vita.
Io non sono un corpo con un'anima, sono un'anima con una parte visibile chiamata corpo.
Un uomo non si considera un maschio quando ha un'erezione ma nel momento in cui dà piacere a una donna.
Se togliamo il tempo per spogliarsi, per qualche fugace gesto di falsa tenerezza, alcune frasi ovvie e rivestirsi, tutto si riduce a undici minuti di sesso.
L'essere umano può sopportare una settimana di sete, quattordici giorni fldi fame, alcuni anni senza un tetto, ma non riesce a tollerare la solitudine. È la peggiore delle torture e delle sofferenze. Quegli uomini soffrivano come lei per questo sentimento devastante: l'impressione che nessuno sulla faccia della terra si preoccupasse per loro.
Per tutta la vita ho concepito l'amore come una sorta di schiavitù accettata. È una menzogna: la libertà esiste solo quando è presente l'amore. Chi si abbandona totalmente, chi si sente libero, ama al grado estremo. E chi ama al grado estremo, si sente libero.
Nell'amore non si può ferire nessuno. Ognuno è responsabile di quello che prova e non può incolparne l'altro.
Questa è l'autentica esperienza della libertà: avere la cosa più importante del mondo senza possederla.
"Non è il mio tipo": era la sua ancora di salvezza, la sua rinuncia volontaria alle insidie del mondo.
È questa la mia qualità: non inganno né lei né me.
In lei c'è un bagliore. È la luce che promana dalla forza di volontà, da qualcuno che sacrifica cose importanti in nome di altre che giudica di una rilevanza più grande. Gli occhi... questa luce di manifesta negli occhi.
"I miei amori muoiono ancora prima di nascere". Sì, proprio come nel suo caso, questo era il suo destino.
La passione ti fa smettere di mangiare, di dormire, di lavorare, di vivere in pace. Molti si spaventano perché, quando compare, distrugge tutto ciò che di vecchio incontra. Alcune persone riescono a controllare questa minaccia mantenendo in piedi una casa o una struttura già marcia. Altri pensano esattamente il contrario: si abbandonano senza riflettere, aspettandosi di trovare nella passione la soluzione di tutti i loro problemi. Attribuiscono all'altro il merito della propria felicità e la colpa della propria, possibile, infelicità. Sono sempre euforici perché è accaduto qualcosa di meraviglioso, oppure depressi perché un evento inatteso ha finito per distruggere tutto. Sottrarsi alla passione o abbandonarsi ciecamente: quali di questi atteggiamenti è il meno distruttivo? Non lo so.
Si rese conto che lo aveva atteso tutti i giorni e, in quell'istante, accettò ciò che il destino le aveva posto sul cammino.
Visto che non si aspettava nulla, avrebbe ottenuto tutto.
Interpreterò la parte della prostituta, o dell'amica, o della madre comprensiva benché nel mio animo io sia soltanto una figlia che ha bisogno di affetto.
Ho bisogno di te. Tu possiedi una luce. Non domandarmi "perché proprio io, che cosa ho di speciale?"...non hai nulla di speciale, nulla che io possa spiegarmi. Eppure, ecco il mistero della vita, non riesco a pensare ad altro.
Abbiamo avuto esperienze diverse ma siamo entrambi disperati. L'unica cosa che ci dà pace è stare insieme.
Ti do qualcosa di veramente mio. Un regalo. Un segno di rispetto verso la persona che mi è davanti, a cui chiedo di comprendere quanto sia importante per me starle accanto. Ora questa persona possiede una piccola parte di me stessa che le ho dato di mia spontanea volontà.
Limitarsi a stare lì, insieme, guardando nella stessa direzione.
Il dono. La consegna di qualcosa che ti appartiene. Dare piuttosto che ricevere qualcosa di importante. Tu hai un mio tesoro e io ne posseggo uno tuo. Adesso porto con me un frammento del tuo passato e tu serbi un po' del mio presente.
Anche se non ci siamo spogliati e io non sono entrato in te...anzi, non ti ho neppure sfiorato, abbiamo fatto l'amore.
...sapere che sei con me, anche se non ti ho accanto.
Non hanno fretta, non fanno precipitare gli eventi: sanno che l'inevitabile si manifesterà, che ciò che è autentico troverà sempre una maniera di mostrarsi.
Il modo reale non si accordava con i suoi sogni ma per lei la felicità non dipendeva da ciò che accadeva.
Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime ancora prima che i corpi si vedano. Generalmente, esso avvengono quando arriviamo a un limite, quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente.
Io sono due donne: una desidera sperimentare tutte le gioie, tutte le passioni, tutte le avventure che la vita può dare; l'altra vuole essere schiava della routine, della vita familiare, delle cose che si possono pianificare e raggiungere. Io sono la prostituta e la casalinga, che vivono nello stesso corpo e lottano l'una contro l'altra.
L'incontro di una donna con se stessa è un gioco che comporta seri rischi. È una danza divina. Quando ci incontriamo, siamo due energie sovrannaturali, due universi che si scontrano. Se nell'incontro non c'è il rispetto dovuto, allora un universo distrugge l'altro.
L'abbandono più folle: quello in cui si offre il proprio cuore e non si richiede nulla in cambio.
Si risveglia il desiderio non concedendo subito il proprio oggetto.
Pur essendo capace di vedere la "luce" degli altri non sei abbastanza sensibile per cogliere ciò che quella luce illumina.
Il desiderio non è ciò che vedi ma quello che immagini.
Chi è innamorato, sta sempre facendo l'amore, anche quando non lo fa. Il momento in cui i corpi si incontrano è solo il traboccare della coppa.
L'amore più forte è quello capace di dimostrare la propria fragilità.
Da quando siamo stati cacciati dal Paradiso, o soffriamo o facciamo soffrire qualcuno, oppure assistiamo alla sofferenza degli altri.
Quando non ho avuto più nulla da perdere, ho ricevuto tutto. Quando ho smesso di essere chi ero, ho incontrato me stessa.
Mi sono immerso nel profondo della mia anima e adesso so che voglio ancora delle cose belle, le tante cose splendide di questa vita.
Credimi, come io credo in te.
Non si fermò per rispetto di se stessa. Avrebbe potuto sopportare quel cammino a piedi scalzi per quanto fosse necessario, giacché non sarebbe durato all'infinito.
Riusciamo a dimenticare certe sofferenze soltanto quando possiamo fluttuare al di sopra dei nostri dolori.
È assai facile vivere con il dolore, è una droga potente presente nel nostro quotidiano, nella sofferenza nascosta, nelle rinunce che facciamo quando diamo la colpa all'amore per la sconfitta dei nostri sogni. Il dolore spaventa allorché mostra la sua vera faccia ma è seducente quando si ammanta di sacrificio e di rinuncia. O di vigliaccheria. L'essere umano, per quanto lo rigetti, trova sempre una maniera per stare in sua compagnia, per corteggiarla, per fare in modo che sia parte della propria vita.
Figli che rinunciano ai propri sogni per accontentare i genitori, genitori che sacrificano la loro vita per soddisfare i figli. Dolore e sofferenza che giustificano ciò che dovrebbe arrecare solo gioia: l'amore.
Voglio dimenticare, ho bisogno di amare. Solo questo: ho bisogno di amare. La vita è breve, oppure troppo lunga, perché io possa concedermi il lusso di viverla così male.
Non dobbiamo avere timore degli oceani in cui ci immergiamo volontariamente: la paura ostacola il gioco di tutti.
Amiamoci l'un l'altro ma non tentiamo di possederci l'un l'altro.
Perseguire la gioia è assai più importante del bisogno del dolore.
Quanto più lontani stanno, quanto più vicini al cuore sono i sentimenti che cerchiamo di soffocare e dimenticare.
Ciò che gli occhi non vedono, il cuore lo sente. E proprio perché ho sentito tanto, oggi me ne vado.
Sapeva che era giunto il momento di fermarsi. Pochi al mondo sanno riconoscere questo momento.
Questa era la ragione per cui si amavano: perché sapevano di non avere bisogno l'uno dell'altra.
Avrebbe dovuto essere felice perché stava per tornare nel suo paese ma non era in grado di provare nessuna felicità. Avrebbe dovuto sentirsi triste perché stava per lasciare una città che l'aveva trattata davvero bene ma non era capace di vivere nemmeno la tristezza. Riuscì soltanto a versare qualche lacrima, compatendosi: era una giovane intelligente che aveva tutto per raggiungere il successo ma che, in genere, prendeva decisioni sbagliate.
Conosceva le trappole dell'amore e sapeva che possono modificare la volontà di una donna.
Lui dentro di me e io nella sua anima.
Dire "ti amo", in quel momento, non aveva molto senso: lo sapevamo entrambi.
Un uomo che sarebbe stato mio per l'eternità, giacchè avevo trovato la sua anima.
Due anime smarrire, due frammenti che mancavano per completare l'Universo.
Sapendo che il tuo corpo non sarebbe stato mai soltanto mio, mi ero dato la possibilità di concentrarmi sulla conquista della tua anima.
Ho fatto l'amore con lui per due volte eppure mi sembra che siamo sempre stati insieme e che lui conosca da un'eternità la mia esistenza, la mia anima, il mio corpo, la mia luce e il mio dolore.
Non aveva niente da perdere nella vita se non un'altra illusione.
Nei film accade proprio così: all'ultimo momento, quando la donna sta per salire sull'aereo, compare lui, disperatio, e la stringe a sé, le dà un bacio e la riporta nel suo mondo. Appare la scritta "fine" e tutti gli spettatori sanno che, da quell'istante, gli innamorati vivranno felici. I film non raccontano mai cosa accade dopo, finiscono prima che inizi il mondo reale.
Le serviva qualche momento per stare sola con se stessa, per nascondere nel suo intimo i ricordi in modo da poterli usare ogniqualvolta avesse avuto bisogno di sentirsi viva.
Aveva un segreto e un sogno e la vita sarebbe stata più facile.
Tutta la determinazione e la volontà del mondo non bastano per impedire all'amore di cambiare le regole del gioco in un attimo.
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