LA TRAMA:
America, inizio del Novecento.
La piccola Candice White, "Candy" per gli amici, teme di essere ormai troppo cresciuta per l'adozione.
Quando anche la sua migliore amica Annie lascia l'accogliente Casa di Pony, Candy trova conforto nelle parole di un misterioso ragazzino con kilt e cornamusa, che incontra sulla collina in cui sorge l'orfanotrofio. Il consiglio del giovane l'accompagnerà per tutta la vita: sorridere sempre, anche quando tutto sembra andare male.
Candy non rivedrà mai più il "Principe della Collina", il destino ha per lei una brutta sorpresa: il suo ruolo presso la ricca famiglia che deciderà di ospitarla è quello di semplice compagna di giochi per i pestiferi rampolli, i quali odiano da subito il suo carattere solare e le rendono la vita impossibile.
L'amicizia con tre meravigliosi ragazzi, giovani esponenti di una nobile famiglia di origine scozzese, Archie, Stair ed Anthony, permette a Candy di dare una svolta imprevista alla propria esistenza e di sentirsi finalmente protetta. Inoltre, uno di loro assomiglia incredibilmente al Principe della Collina incontrato anni prima, benchè non possa esserlo in alcun modo, data la giovane età.
Da quel momento, la vita spingerà Candy a prendere importanti decisioni e ad affrontare un'avventura che la porterà dall'America all'Europa, in un mondo che si sta preparando alla Prima Guerra Mondiale.
Finchè un giorno incontra l'uomo che l'accompagnerà e la amerà per sempre...
IL MIO GIUDIZIO:
Come quasi tutte le persone nate nella metà degli anni '70, nutro un amore viscerale per questa biondina "tutta lentiggini" che ha accompagnato la mia infanzia, facendomi un po'da baby sitter: sono cresciuta a pane e "Candy Candy"; quando in TV c'era lei restavo ipnotizzata davanti allo schermo, catapultata nella sua realtà e nelle sue avventure.
Crescendo, invece, l'ho un po'odiata: come ho scritto nel mio primo libro, in un capitolo che le ho dedicato, mi ha trasmesso la sindrome della Crocerossina che, nel corso degli anni, mi ha causato non pochi problemi nel relazionarmi con gli altri.
Questo romanzo mi ha aiutato a riconciliarmi con lei e a scoprire un lato nascosto del suo carattere.
Il cartone si conclude con una Candy a occhio e croce ventenne (difficile darle un'età, visto che per tutta la durata dell'anime ha la stessa identica faccia!) che scopre che il prozio William, Albert e il Principe della Collina, sono la stessa persona.
Il libro ci fa conoscere, invece, una Candy ormai sulla trentacinquina, più di matura, più pacata, più donna ma che non ha comunque perso la spontaneità, la dolcezza e l'allegria che sempre l'hanno contraddistinta.
Un pomeriggio, riaprendo un cofanetto pieno di ricordi e osservando un quadretto della Casa di Pony dipinto proprio da uno dei bambini con cui aveva trascorso l'infanzia, poi diventato pittore, in un lungo flashback, alternando il racconto un po'in prima e un po' in terza persona, inizia a rivivere con la mente tutti gli eventi della sua esistenza; eventi che l'hanno portata adesso ad abitare in pianta stabile Inghilterra, ad Avon, insieme all'uomo che ama.
Non parla di matrimonio, parla di convivenza...quindi è una donna "progressista", dato che stiamo parlando di fine anni '30, inizio '40 quando era ritenuto assai sconveniente vivere insieme a un uomo senza essere sposati.
La prima parte è davvero molto dettagliata e ripercorre minuziosamente gli episodi che abbiamo visto nel cartone animato: l'infanzia alla Casa di Pony con Miss Pony e suor Lane (Suor Maria, nel cartone animato), il fortuito incontro con il misterioso Principe della Collina; la nuova vita, appena tredicenne, a casa dei Lagan (Legan, nel cartone animato) in teoria come compagna di giochi degli odiosi Neal ed Eliza (Iriza nel cartone animato), in realtà come sguattera; l'amicizia con Anthony, Archie e Stair (con Anthony c'era però qualcosa in più di una semplice amicizia); l'improvvisa adozione di Candy da parte della famiglia Ardlay (Andrew, nel cartone animato) per volere del fantomatico prozio William; e il periodo inglese, come studentessa alla severa e rigorosa Saint Paul School, dove conosce Terence e dove comincia il loro travagliato sentimento.
Dico sentimento perché, pur amandosi, i due non riescono mai a concretizzare il loro rapporto.
La seconda parte del romanzo è invece composta da una serie di lettere scritte ai suoi amici da una Candy ormai più adulta, dove ripercorre ciò che le è accaduto da quando ha deciso di lasciare la Saint Paul School: il suo burrascoso rientro in America, la consapevolezza di sapere cosa voler fare nella vita, ovvero diventare infermiera e tutti gli eventi avvenuti negli ultimi anni.
A differenza della prima parte, questa è un po' più superficiale...ad esempio le figure di Mary Jane, la preside della scuola per infermiere frequentata da Candy, quella che nel cartone animato la chiamava sempre "Signorina Sbadatella", viene liquidata in poche righe.
La stessa cosa succede per Frannie Hamilton, la crocerossina sua compagna di studi che la tratta con spocchia e altezzosità, mentre Candy vorrebbe instaurare con lei un rapporto d'amicizia, come quello che aveva con Annie e Patty.
Mentre la prima parte rispecchia fedelmente il cartone animato, nella seconda si riscontrano alcune differenze, soprattutto nella modalità in cui Candy scopre che Albert, lo zio William e il Principe della Collina sono in realtà la stessa persona.
Inoltre, in tutto il romanzo non c'è traccia di Clean, l'orsetto lavatore che nel cartone animato le stava perennemente alle calcagna, quello che i Rocking Horse, nella sigla TV, chiamano banalmente "gatto"
("...che a spasso col suo gatto se ne va").
Poi c'è il mistero che ci tiene col fiato sospeso fino all'ultima pagina, il motivo per cui molti staranno leggendo questa recensione, con la speranza di scoprire l'arcano:
chi è il misterioso uomo con cui Candy vive adesso e di cui è profondamente innamorata, quello che, per tutta la durata del romanzo, si ostina a chiamare "il mio Lui", senza però dirci il nome?
È il redivivo Terence? Oppure qualcun altro ha preso il suo posto nel cuore di Candy?
Nel manga, Candy si fidanza con Albert.
Nel cartone animato non si fa riferimento a nessun fidanzato: nell'ultimo episodio lei scopre solamente che Albert, il prozio William e il Principe della Collina sono la stessa persona e, contestualmente, viene a sapere che Terence non è più impegnato con Susanna (l'attrice che, durante uno spettacolo, accortasi che Terence stava per essere colpito un riflettore staccatosi all'improvviso dal soffitto, gli si lancia addosso per salvarlo, restando paralizzata. Evento che porta Terence a fidanzarsi con lei, palesemente innamorata di lui, perché si sente in colpa nei suoi confronti).
La rottura del fidanzamento fra i due fa quindi ben sperare ma, di fatto, cosa accadrà dopo non si sa.
Chi è, quindi, questo misterioso "Lui"?
Albert o Terence?
Per non spoilerare a chi deve ancora leggere il libro, lo scriverò più in basso, in modo da consentirne la lettura unicamente a chi ha la curiosità di sapere.
Dico solo che, chiunque sia, ama teneramente Candy, riempiendola di tante piccole attenzioni e rendendola, lo dice lei stessa, una donna felice.
Ed è questo l'importante.
IL MIO VOTO:
Candy (il cui vero nome è Candice White), la piccola orfana sfigatella bistrattata ma che, al tempo stesso, riesce a farsi voler bene da molti e che, nonostante le avversità, non perde mai il sorriso, il buonumore e la speranza, nata come fumetto e poi diventata un anime ormai non è più solo un personaggio immaginario ma è un'entità a sé, sia per la sua creatrice sia per noi che tanto l'abbiamo amata.
Questo romanzo così dolce e coinvolgente, la rende viva e reale più che mai.
Da leggere, assolutamente, soprattutto se si è stati bambini ai tempi di cartone animato.
Vi garantisco che passarete delle ore indimenticabili e, un pò bambini, ci tornerete per davvero!
LA SCRITTRICE:
Chi è il fidanzato di Candy adulta?
In realtà l'autrice non lo svela. 😔
O meglio, nella postfazione, scrive che lei ha bene in testa chi sia l'uomo che le sta accanto ma ha preferito non svelarlo e lasciare il finale aperto, in modo che ognuno possa immaginare l'epilogo che preferisce.
Dopo un momento di iniziale smarrimento nel quale, lo ammetto, mi è volato anche qualche "porcone", ho capito che forse è stata la scelta migliore; del resto, come dice anche Pirandello "una vera realtà non ci fu data e non c'è": ognuno si crea la propria.
Il libro, però, ci fornisce diversi dettagli per arrivare a capire chi potrebbe essere questo lui.
Vediamo le ipotesi:
*ALBERT*
Forse è l'ipotesi più gettonata, anche perché il manga si conclude proprio così, con il loro fidanzamento. Però, a differenza del cartone animato, dove Candy e Albert sono amici, nel romanzo fra loro c'è una certa formalità: Candy lo chiama "Signor Albert" e gli dà del "lei", poi, quando scopre che è il prozio William, questa formalità si esaspera ancora di più. Successivamente, grazie a delle lettere che i due si scambiano, nasce una scherzosa complicità, tanto che Albert arriva a dirle che non la vede propriamente come una figlia adottiva, anche perché, di fatto, ha solo 11 anni più di lei.
Potrebbe questa complicità essersi trasformata in qualcosa di più? Potrebbe!
*TERENCE*
Pur essendo un animo travagliato, pieno di paure e fantasmi interiori, nel libro è molto meno carogna di quanto lo sia nel cartone animato. Nel romanzo non è così crudele con Candy e le loro sono più che altro schermaglie amorose non veri e propri litigi. Nonostante ciò, vuoi per tempistiche sbagliate o per eventi esterni, non riescono a concretizzare il loro amore.
In una delle lettere che Candy scrive a Terence, gli dichiara apertamente il suo amore, anche se ne parla al passato ("ero innamorata di te").
Successivamente, alla morte di Susanna, Terence le risponde dicendole che per lui non è cambiato niente.
Ma non ci è dato sapere se ci siano stati ulteriori sviluppi.
*UN TERZO UOMO*
Candy potrebbe aver conosciuto una nuova persona successivamente ed essersene innamorata.
In una delle sue lettere scrive:
"Non possiamo più incontrare chi ha lasciato questo mondo e so che anche quando si è vivi, ci sono circostanze in cui il destino non permette a due persone di stare insieme.
Ho imparato a convivere con il destino, con le sue luci e le sue ombre. Il destino non è sempre oscuro, a volte è in grado di emanare una luce abbagliante. Non sai mai cosa ti aspetta dietro l'angolo. Anche se devi sopportare un dolore così grande da straziarti il cuore, se lo affronti senza paura farai di certo, all'angolo successivo, un incontro meraviglioso e avvolgente. Io ne sono convinta".
Quindi, da queste parole si potrebbe dedurre che ci sia stato poi un nuovo incontro ma non si sa se questa lettera sia stata scritta prima o dopo il tentativo di riavvicinamento da parte di Terence.
Tutte e tre le ipotesi sono valide e probabili.
Ognuno scelga quella che più l'aggrada.
Io, che ve lo dico a fare, sono nel "Team Terence": Candy e Terence si appartengono...che, almeno nei libri, ci sia il lieto fine per gli amori così travolgenti e tormentati!
1 commento:
Bella recensione al di là di tutto io ho sempre amato e amerò sempre l’idea di Candy Terry
Posta un commento