lunedì 24 agosto 2020

La settimana dell'autore: Vincenzo De Lillo








Nome
Vincenzo De Lillo

Data di nascita
19 Aprile 1977

Città di nascita
Napoli

Città di residenza
Napoli

Come è nata la tua passione per la scrittura?
La passione è nata come per tanti, cioè leggendo tanto.
Così tanto da maturare nel tempo la decisione di scrivere qualcosa di mio, che rispecchiasse la mia idea di storia, di racconto, di ciò che mi sarebbe piaciuto leggere.

Un autore che è un po' il tuo mentore, il tuo maestro?
Senza dubbio Stefano Benni, di cui cerco di scimmiottare scrittura e personaggi.
Ammiro però molto anche un altro genio della narrativa di questo genere come Daniel Pennac.

Primo libro letto
Dico quello che mi regalarono alla prima comunione, "La perla sanguinosa" di Salgari, anche se prima di allora avevo letto diversi Harmony di mia madre ma perché c'erano scene sessuali piuttosto esplicite, confesso che in tenera età mi incuriosirono.

Scrittore preferito
Stephen King, ma ho amato e amo anche Valerio Massimo Manfredi, Buticchi e Benni.

Libro preferito
Ne dico due:
L'ombra dello scorpione di King e la Compagnia dei Celestini di Benni, gli unici due libri che abbia letto più di una volta.

Un film tratto da un libro che ti è piaciuto più del libro
"Pet Semetary", tratto dall'omonimo di Stephen King e il Signore degli Anelli, capolavoro di Tolkien, il cui film mi ha fatto più impressione, forse per via dei fenomenali effetti speciali.

Cosa consigli a chi vorrebbe avvicinarsi alla scrittura?
Di scrivere, scrivere ogni giorno, di appuntarsi le cose e cercare sempre uno sviluppo, di tentare diversi generi, ma in definitiva proprio di scrivere tanto, per non perdere mano e abitudine.
Prima o poi, qualcosa di buono, e se siete sicuramente più bravi di me, più di qualcosa, viene fuori.

Cosa significa per te leggere
Leggere significa perdersi, estraniarsi da tutto, cercare un momento che sia solo mio, di relax e perché no, di divertimento.

Cosa significa per te scrivere
Per me, che ho sempre avuto problemi a relazionarmi con la gente per via di un'insicurezza congenita e una timidezza imbarazzante, scrivere è il modo di esprimermi, di mettere su carta ciò che non sono capace di dire a parole.
Che siano storie, sensazioni o emozioni, è uguale. 
Scrivo per non parlare. 
Con la penna, il telefonino o il PC posso essere me stesso, posso fare ciò che non riesco a fare con la voce, farmi sentire.

Chi ti ha fatto scoprire il piacere della lettura
Mia madre prima, mio fratello più grande poi. Ovviamente sono grato ad entrambi.

Da bambino sognavo di diventare.
Un insegnante. Ero un bimbo poco ambizioso.

Cosa bevi durante le tue sessioni di scrittura
Caffè, solo caffè. Mi preparo una tazzina abbastanza lunga di questa bevanda e la sorseggio piano, facendola durare anche due ore, intervallata da numerose sigarette, ahimé.

Un personaggio letterario che ti porti nel cuore
Eleonora de fonseca pimmentel. Lenòr per gli amici. Protagonista de "Il resto di niente" di Enzo Striano

Quanti libri leggi all'anno
La media varia dai due ai tre al mese, quindi più di trenta all'anno. 
Se uno mi prende molto, subito attacco con il successivo con la speranza che mi dia altrettanta soddisfazione. 
Se invece non mi è piaciuto o addirittura non sono riuscito nemmeno a finirlo, cosa che mi delude parecchio, ci metto più tempo ad iniziarne un altro.
Devo smaltire prima la delusione.

Cartaceo o digitale
Sono un lettore vecchio stampo, di quelli legati al cartaceo, mi dispiace per le nuove tecnologie, ma non le amo.
La carta e il suo odore mi dà ancora più gioia dello schermo.

Dove preferisci leggere
Ehm, diciamo in un luogo appartato e intimo. Un luogo che c'è in ogni casa, dove ognuno può definirsi libero.
Un luogo che non c'è bisogno di menzionare.

Da cosa nascono i tuoi romanzi
Dalla vita che vivo, dalla gente che osservo, dai film che guardo, da ciò che mi circonda, insomma.
Sono un osservatore compulsivo che prende nota continuamente.

Scrivi a penna o sul computer
Mai scritto a penna se non nei compiti in classe a scuola. Oggi utilizzo cellulare o quando si tratta di spunti più lunghi, il computer.

Hai qualche gesto scaramantico legato alla scrittura
Sono molto scaramantico ma non ho gesti che caratterizzano il momento della mia scrittura.
Solo caffè, acqua e sigarette.

Preferisci leggere/scrivere in silenzio o con un sottofondo musicale?
Silenzio, senza ombra di dubbio.
A volte metto proprio le cuffie, tipo tappi nelle orecchie, per estraniarmi completamente. Già così faccio fatica a concentrarmi, figurarsi ascoltando qualcosa.

Il libro che non avresti mai voluto leggere.
Non mi viene in mente nessuno.
Ma non perché non ce ne siano, ma solo perché quelli che mi hanno colpito negativamente non sono stato capace di finirli, quindi li ho dimenticati.

Cosa c'è di te nei protagonisti dei tuoi romanzi
Di me personalmente, poco, ma sicuramente tutto ciò che ho vissuto.
Esperienze divertenti, episodi che mi hanno dato spunto, personaggi che ho conosciuto e che ho solo romanzato per renderli leggibili.

Qual è il personaggio dei romanzi a cui sei più affezionato?
Margherita la giovane protagonista del libro "Margherita dolce vita" di Stefano Benni. Una ragazzina che l'autore ha dipinto magistralmente, con ironia e credibilità.

Scrivere è la tua principale attività o ti occupi anche di qualcos'altro?
Magari! Purtroppo scrivere è solo un hobby. La gente va in palestra, va a correre, va in piscina...io scrivo.
Mi tocca sgobbare e sudare come tanti, per portare il pane a casa.
Nel particolare, faccio l'autista in una struttura sanitaria privata.

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