Nome
Saimo Tedino
Data di nascita
3 Dicembre 1980
Città di nascita
Firenze ma potrei essere nato ovunque, non abbiamo notizie attendibili in proposito.
Città di residenza
Firenze, purtroppo.
Come è nata la tua passione per la scrittura?
Volevo fare il regista e quindi ho iniziato a studiare sceneggiatura, e da lì il passo è stato breve.
Un autore che è un po' il tuo mentore, il tuo maestro?
Il vecchio Bukowski, certamente.
Primo libro letto
Non saprei assolutamente dirlo, forse dei fantasy della serie della spada di Shannara, ma non ne sono certo.
Scrittore preferito
Non ne ho uno, non costantemente almeno, sono però molto influenzato da Foster Wallace.
Libro preferito
"Colla" di Irvine Welsh, "Compagno di sbronze" di Charles Bukowski e "L'pera struggente di un formidabile genio" di Dave Eggers
Un film tratto da un libro che ti è piaciuto più del libro
"Fight Club", certamente, ma anche "La 25° ora", libro decente e film straordinario.
Cosa consigli a chi vorrebbe avvicinarsi alla scrittura?
Di studiare prima molto il mestiere.
C'è un lavoro dietro enorme, che non si risolve solo nel “sono sensibile e leggo tanto”.
Un libro è un film dove lo sceneggiatore, il regista, gli attori, le comparse, il costumista, lo scenografo, il catering, la colonna sonora ed il produttore confluiscono in una sola persona: il tizio che scrive.
Cosa significa per te leggere?
Viaggiare e costantemente preparare la valigia per il volo successivo.
Cosa significa per te scrivere?
Non viaggiare da solo ma essere la guida più capace e avventurosa ed emozionante che i miei compagni di viaggio possano trovare.
Chi ti ha fatto scoprire il piacere della lettura?
Nessuno in particolare, non provengo da famiglia di lettori.
Da bambino sognavo di diventare...
Archeologo con cappello e frusta alla Indiana Jones.
Cosa bevi durante le tue sessioni di scrittura?
Un sacco di birra.
Un personaggio letterario che ti porti nel cuore
Agassi di Open.
Quanti libri leggi all'anno?
Sei, circa.
Cartaceo o digitale?
Carta, tendenzialmente.
Dove preferisci leggere?
A letto
Da cosa nascono i tuoi romanzi?
Dalla mia vita.
La matrice bio è molto influente in me, forse troppo, sto però lavorando per portare anche altro ed altri dentro le mie opere.
Scrivi a penna o sul computer?
Computer.
A penna solo appunti sull'agenda o su foglietti che vengono smarriti automaticamente.
Hai qualche gesto scaramantico legato alla scrittura?
No, dovrei averne però forse. Suggerimenti???
Preferisci leggere/scrivere in silenzio o con un sottofondo musicale?
Musica sempre, per me è essenziale, mi accompagna in tutto il flusso creativo e di lavoro e mi condiziona come fa in tutte le mie giornate.
Il libro che non avresti mai voluto leggere
Tanti libri italiani, che mi infastidiscono per quanto sono mediocri. Quasi tutti.
Gli anglosassoni sanno sfornare la spazzatura impacchettandola con tanto mestiere.
Qua, no, si ripartiscono tra scrittori vaginocentrici, Nuovi-Manzoni, e soggettisti per le serie Rai con giallini e Timi.
Cosa c'è di te nei protagonisti dei tuoi romanzi?
Troppo purtroppo, ma cambierò. è l’ultima volta che faccio cose come questa... ho deciso, scelgo la vita, diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cazzo.
Qual è il personaggio dei romanzi a cui sei più affezionato?
Credo Mark Renton di Trainspotting ma sono molto legato anche a David e David di "Come diventare se stessi"di David Lipsky.
Scrivere è la tua principale attività o ti occupi anche di qualcos'altro?
Macchè, sono uno sbirro. Ma l'affitto, le bollette, la benzina, la birra, i pub, i cani, i regali, l'assicurazione, le visite mediche non consentono licenze poetiche.
Come è nata la tua passione per la scrittura?
Volevo fare il regista e quindi ho iniziato a studiare sceneggiatura, e da lì il passo è stato breve.
Un autore che è un po' il tuo mentore, il tuo maestro?
Il vecchio Bukowski, certamente.
Primo libro letto
Non saprei assolutamente dirlo, forse dei fantasy della serie della spada di Shannara, ma non ne sono certo.
Scrittore preferito
Non ne ho uno, non costantemente almeno, sono però molto influenzato da Foster Wallace.
Libro preferito
"Colla" di Irvine Welsh, "Compagno di sbronze" di Charles Bukowski e "L'pera struggente di un formidabile genio" di Dave Eggers
Un film tratto da un libro che ti è piaciuto più del libro
"Fight Club", certamente, ma anche "La 25° ora", libro decente e film straordinario.
Cosa consigli a chi vorrebbe avvicinarsi alla scrittura?
Di studiare prima molto il mestiere.
C'è un lavoro dietro enorme, che non si risolve solo nel “sono sensibile e leggo tanto”.
Un libro è un film dove lo sceneggiatore, il regista, gli attori, le comparse, il costumista, lo scenografo, il catering, la colonna sonora ed il produttore confluiscono in una sola persona: il tizio che scrive.
Cosa significa per te leggere?
Viaggiare e costantemente preparare la valigia per il volo successivo.
Cosa significa per te scrivere?
Non viaggiare da solo ma essere la guida più capace e avventurosa ed emozionante che i miei compagni di viaggio possano trovare.
Chi ti ha fatto scoprire il piacere della lettura?
Nessuno in particolare, non provengo da famiglia di lettori.
Da bambino sognavo di diventare...
Archeologo con cappello e frusta alla Indiana Jones.
Cosa bevi durante le tue sessioni di scrittura?
Un sacco di birra.
Un personaggio letterario che ti porti nel cuore
Agassi di Open.
Quanti libri leggi all'anno?
Sei, circa.
Cartaceo o digitale?
Carta, tendenzialmente.
Dove preferisci leggere?
A letto
Da cosa nascono i tuoi romanzi?
Dalla mia vita.
La matrice bio è molto influente in me, forse troppo, sto però lavorando per portare anche altro ed altri dentro le mie opere.
Scrivi a penna o sul computer?
Computer.
A penna solo appunti sull'agenda o su foglietti che vengono smarriti automaticamente.
Hai qualche gesto scaramantico legato alla scrittura?
No, dovrei averne però forse. Suggerimenti???
Preferisci leggere/scrivere in silenzio o con un sottofondo musicale?
Musica sempre, per me è essenziale, mi accompagna in tutto il flusso creativo e di lavoro e mi condiziona come fa in tutte le mie giornate.
Il libro che non avresti mai voluto leggere
Tanti libri italiani, che mi infastidiscono per quanto sono mediocri. Quasi tutti.
Gli anglosassoni sanno sfornare la spazzatura impacchettandola con tanto mestiere.
Qua, no, si ripartiscono tra scrittori vaginocentrici, Nuovi-Manzoni, e soggettisti per le serie Rai con giallini e Timi.
Cosa c'è di te nei protagonisti dei tuoi romanzi?
Troppo purtroppo, ma cambierò. è l’ultima volta che faccio cose come questa... ho deciso, scelgo la vita, diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cazzo.
Qual è il personaggio dei romanzi a cui sei più affezionato?
Credo Mark Renton di Trainspotting ma sono molto legato anche a David e David di "Come diventare se stessi"di David Lipsky.
Scrivere è la tua principale attività o ti occupi anche di qualcos'altro?
Macchè, sono uno sbirro. Ma l'affitto, le bollette, la benzina, la birra, i pub, i cani, i regali, l'assicurazione, le visite mediche non consentono licenze poetiche.
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