lunedì 29 giugno 2020

La settimana dell'autore: Francesco Giannetti




Nome
Francesco Giannetti 

Data di nascita
Sono nato nel giorno in cui l'Italia è stata liberata dall'occupazione nazista e dal regime fascista: il 25 Aprile, ma del 1983.

Città di nascita
Marsciano (Perugia)

Città di residenza
San Venanzo (Terni)

Come è nata la tua passione per la scrittura?
Scrivo per lavoro.
Un giorno, non ricordo quando, ho pensato che sarebbe stato bello scrivere liberamente di ciò che più mi interessava.
Per rendere l'idea, ho iniziato un pò come Forrest Gump nella scena in cui comincia a correre.

Un autore che è un po' il tuo mentore, il tuo maestro?
Valerio Massimo Manfredi è stato una grande ispirazione, soprattutto su come costruire un buon romanzo storico...magari fosse stato il mio mentore!

Primo libro letto
"Il sentiero dei nidi di ragno" di Italo Calvino, quando ero bambino.

Scrittore preferito
Sempre Valerio Massimo Manfredi.
I suoi libri mi appassionano da decenni, sin dai tempi dell'università, quando studiavo archeologia.

Libro preferito
"Commentarii De bello Gallico" di Giulio Cesare

Un film tratto da un libro che ti è piaciuto più del libro
La serie a puntate de "Il Conte di Montecristo" di Alexandre Dumas, con Gerard Depardieu

Cosa consigli a chi vorrebbe avvicinarsi alla scrittura?
Consiglio di lasciarsi trasportare dalla passione, di concentrarsi su un progetto alla volta e di non avere fretta di pubblicare.

Cosa significa per te leggere?
Distrarsi, svuotare la mente e riempirla con la storia che sto leggendo.

Cosa significa per te scrivere?
Bella domanda..in una parola: essere liberi.
C'è stato un tempo, neanche troppo lontano, in cui non si poteva scrivere senza temere conseguenze.
Quando scrivo, le possibilità sono infinite e posso raccontar qualsiasi storia ed esprimere il mio pensiero.
Si dice che una persona scriva perchè ha qualcosa da dire, non lo nego, anche io,al di là dell'aspetto avventuroso, ho scritto il mio primo romanzo per esprimere le mie riflessioni su certi argomenti.
Poi, per carità, il messaggio può essere arrivato o meno, ma almeno ho potuto dire la mia.
Nella realtà, siamo veramente liberi di dire come la pensiamo?

Chi ti ha fatto scoprire il piacere della lettura?
Sembrerà strano, ma è stata la scuola.
Alle medie, i rientri pomeridiani erano dedicati alla lettura.

Da bambino sognavo di diventare...
Proprietario di un'azienda informatica (lo so, non è una cosa tanto normale!).
Avevo anche già in mente di fare dei gadget, in particolare delle penne, su cui far imprimere il mio logo.

Cosa bevi durante le tue sessioni di scrittura?
Una bevanda, ahimè, gassata, scura e che fa male allo stomaco!

Un personaggio letterario che ti porti nel cuore
Guglielmo da Baskerville.
Fin da ragazzo l'ho sempre ritenuto un personaggio degno di considerazione.
Racchiude in sè religione e ragione. E'un grande!

Quanti libri leggi all'anno?
Non molti, circa quindici. A mia discolpa posso dire che leggo moltissimo per lavoro.

Cartaceo o digitale?
Cartaceo forver! Quando leggo, il profumo delle pagine è fondamentale.

Dove preferisci leggere?
Sul divano, a letto o comunque in posti morbidi e comodi!

Da cosa nascono i tuoi romanzi?
I miei romanzi nascono da esperienze personali, da leggende, da luoghi che ho visitato, da tutto ciò che sarai voluto essere e non sono stato o da ciò che per fortuna non sono diventato.
Finora ho sempre messo un pezzettino di me nei libri che scrivo: magari è un lato del carattere di un personaggio, un luogo che amo, una situazione vissuta.

Scrivi a penna o sul computer?
Scrivo sul computer, lavorandoci, ormai mi sono abituato.

Hai qualche gesto scaramantico legato alla scrittura?
E'un segreto!
Vabbè, ve lo dico: scrivo sempre un certo numero di pagine al giorno.

Preferisci leggere/scrivere in silenzio o con un sottofondo musicale?
Leggo e scrivo in silenzio: la mia soglia di attenzione è molto bassa...del resto sono un uomo: posso fare solo una cosa alla volta!!!

Il libro che non avresti mai voluto leggere
"Il cadavere nel bosco" di Stuard Macbride.
Precisiamo: io sono un pincopallo qualsiasi, lui è uno scrittore affermato, però non lo ricomprerei.

Cosa c'è di te nei protagonisti dei tuoi romanzi?
Tanti aspetti, su tutti: le debolezze e la forza, la costanza e la tenacia che dovrei e vorrei avere.
A volte anche apprezzamenti o emozioni che nella realtà mi riesce difficile esternare.

Qual è il personaggio dei romanzi a cui sei più affezionato?
Galeno.
Lo dico in punta di piedi, è un personaggio che forse rappresenta la rosa dei sentimenti di ognuno di noi: il sogno, la fortuna, la gloria, l'egoismo, l'inconstanza, la tenacia solo per i propri interessi (anche se sempre di egoismo si tratta), il rimorso, l'amore vissuto, perduto, la speranza, il sacrificio.

Scrivere è la tua principale attività o ti occupi anche di qualcos'altro?
Scrivere è il mio hobby, la mia valvola di sfogo, ma ammetto che, un giorno, mi piacerebbe farlo a tempo pieno.








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