Io,con quell'espressione,ci vivrei un paio di giorni.
La guarderei e riguarderei fino a stufarmene.
Una specie di sete.
Come quando tracanni acqua fresca dalla bottiglia e quella pare fermarsi sempre al palato e non ti disseta mai.
Dopo un po'ti senti lo stomaco gonfio e un rigurgito ti sale in gola.
Non è sete da dissetarsi, più che altro è fame d'acqua.
Una fame senza senso: né fame né sete,ma se non la soddisfi pare che ce le hai tutte e due insieme.
Ecco cosa accade: né fame né sete,ma un bisogno di gonfiarmi di illusioni per capire che,in fondo,la realtà non è poi così schifosa.
Per questo motivo disegno.
Se parlo nessuno mi sta a sentire perché sono un ragazzino.
Se disegno almeno mi stanno a guardare e forse qualcosa di me se la possono ricordare.
Chiedere qualcosa o desiderarla,da queste parti, è illegittimo.
O te la prendi o rinunci.
I punti interrogativi ce li hanno fottuti dall'elenco dei simboli.
Quando mi vengono queste idee,sento il bisogno di dare firme concrete al concetto che altrimenti resterebbe solo aria fritta.
Allora disegno e tutto mi sembra possibile.
Ecco perché non parlo a mio padre: sarebbe come aprire porte che inevitabilmente lui chiuderebbe.
Così mi sembra.
Così voglio.
Il denaro, secondo me,ti spoglia, perché lasci sempre un pezzo dei tuoi sacrifici in cambio di qualcosa che forse non ha lo stesso valore.
Ci sono delle cose che, quando le guardo,mi fanno pensare di più.
Queste cose,non so ancora in che modo,riescono a gonfiarmi lo stomaco di un respiro pesante,come se qualcuno ci soffiasse dentro e lascia una specie di segno,un'impronta dalla quale non riesco a staccarmi che dopo alcuni giorni.
È una dimensione così distante dal reale che a volte temo mi renda diverso dagli altri,al punto da sembrare strano.
Probabilmente io certe cose le noto.
Probabilmente queste cose fanno di tutto per farsi notare da me.
Fu allora che capii il senso della frase "mettici tutto te stesso nelle cose che fai".
Perché il me stesso che avevo sprecato in aula corsa era un me stesso che solo me stesso avrebbe davvero apprezzato e amato.
Un passante che chiede indicazioni.
Non voglio solo indicargli la strada, voglio accompagnarlo fino alla fine.
La puzza di chiacchiera a lungo andare fa marcire la lingua.
La gente spesso non si accorge di quanto strumenti possediamo.
Ecco,il sorriso è uno di questi.
Ma ce ne sono altri: l'occhiolino,il buongiorno,la stretta di mano,la carezza sulla spalla o sul viso,la linguaccia,la spallata tenera,l'inchino, l'abbraccio,il bacio,la testa posata sulla spalla.
Non capisco perché sia molto più facile cacciare fuori un rimprovero,una parolaccia,un broncio,inutili strumenti che non producono mai nulla di buono.
Quasi che sorridere costi uno sforzo maggiore del digrignare i denti.
Se provo a serrare i denti in una smorfia impiego più tempo che nel sorridere.
La gente rimugina il male per troppo tempo mentre una semplice carezza si conclude in qualche secondo e migliora il tempo a seguire.
La verità è una cosa troppo preziosa per stare sulle labbra di una sola persona, perché succede che quando uno riesce a tirarla fuori, questa scappa e non ritorna più.
Spesso ho la sensazione che il genere femminile sia di un altro pianeta,o forse sia sempre stato di questo pianeta, mentre noi maschi ce ne siamo andati a spasso per qualche millennio,per poi tornarci sottoforma di bestie.
Mi chiedo quanto sia bello cercare e aspettare che qualcuno ti scelga perché sei in qualche modo speciale ai suoi occhi.
È difficile dare concretezza alla voglia di prendersi cura di una persona quando le cose intorno a lei tacciono o si nascondono.
Nessuno si perde.
E se si perde,si trova.
Nessuno vuole il male di nessuno ma tutti si augurano di schiattare per ultimi.
La gente ci tiene a starsene in ginocchio durante le cerimonie.
Se ne stanno così per diverso tempo fino a che non arriva una benedizione.
Non lo so se per chiedere perdono bastino preghiere e genuflessioni.
Forse si dovrebbe evitare di fare del male a prescindere,che le ginocchia in fondo non hanno fatto niente per meritarsi questa specie di penitenza.
Il tuo dono non è una buona mano per disegnare ma degli occhi puri per vedere quel che spesso si trascura.
Il guaio è proprio questo:poter solo immaginare che una persona sia felice.
"Perché preoccuparsi della felicità di un'altra persona?"
"Perché non farlo, piuttosto?"
La diversità non è un difetto ma una semplice caratteristica considerata male dagli altri.
Il tempo di trova,se ci serve davvero.
La serenità è molto più appagante della felicità.
E ho bisogno della serenità per andare incontro a chi non si trova più, nonostante il sole stia asciugando le poche tracce rimaste.
Ho letto da qualche parte che il bene si pronuncia senza parole in rima ma,al contrario,batte in controtempo, perché alla fine è sempre qualcosa che non ti aspetti e che ti fa sussultare in maniera diversa da come il cuore davvero batte.
Se si iniziano a prendere sul serio pure le minchiate, finisce che passiamo per minchiate le cose serie.
Ho bisogno di questa grande bugia per fare finta di niente e andare avanti.
Quelle espressioni strane forse sono dolori di stomaco stampati sulla faccia.
Ripeto il suo nome in continuazione,mi pare una filastrocca che si è ficcata nella mia testa e che a ogni occasione spunta fuori in qualche modo.
Vorrei che questo nome non fosse solo una sequenza di lettere ma un timido sorriso che ripete a sua volta il mio nome.
Però non siamo nulla,in fondo,ci ignoriamo e questa stupida ostinazione a cercarla non fa che svuotarmi.
È una strada senza indicazioni, nessuno da dove conduce.
È una strada che tutti evitano.
Perché io scelgo di perdermi?
Non ce la faccio a fare come gli altri perché mi sento diverso.
Mi sento come uno che per sentirsi a posto deve fare cose strane che gli altri non hanno intenzione di fare.
Finisce tutto lì: peccato, preghiera, pentimento,segno della croce.
La pace è fatta, l'anima è pulita.
Possibile che al Padreterno questa cosa stia bene?
Irrequieto e isolato,questo sono.
Un errore che facciamo sempre è chiederci quale delle preoccupazioni che ci montano in testa viene prima.
Dobbiamo sempre fare una lista,mettere i numeretti e classificarle,per essere sicuri che nessuna sfugga.
Non capita mai che qualcuna venga depennata.
Abbiamo la testa piena di cose da fare e poco o nulla da smontare.
Impara invece a smontare prima le cose.
Vedi di che materia sono fatte.
Se senti qualcosa,oltre il pensiero, allora è una cosa di cui devi preoccuparti.
Di cui devi prenderti cura.
Vedrai che,di tanti pensieri che ti corrono in testa,solo pochi davvero hanno un peso serio,hanno l'anima.
Ogni ora è quella buona per fare del bene.
Spero che la delusione non ti trasformi, perché non sempre quello che si cerca è quello che si trova.
Mi alzo la mattina con la speranza di essere utile a qualcuno e per fare questo ci vuole tanta buona volontà. E pazienza.
Un pezzo di merda, anche se in divisa,resta sempre un pezzo di merda.
Non esiste una parte del mondo in cui buttare la gente crudele,per il semplice fatto che forse non esiste un posto tanto grande per accoglierli tutti insieme.
L'unica cosa che non gli perdonerò mai è questa sua attitudine all'autocommiserazione.
Sarà pure fesso come dice ma non ci vuole un diploma per cambiare strada e,per come è messo, qualsiasi altra strada sarebbe giusta.
Gli adulti,da grandi, dovrebbero fare i bambini.
Prima i sentimenti,poi la ragione.
Non è destino,è l'ordine corretto della natura,che senza di questo saremmo solo dei calcolatori mediocri e delle macchine costruite a seguir la logica.
Ci si accontenta di realizzare una vita normale.
È il corso regolare delle cose, starsene seduti tra gli avanzi del tempo e un piatto da servire al prossimo pasto.
"Sei strano..."
"Capita che me lo dicano"
"E tu come ti senti?"
"Strano. Diverso.Forse perché guardo cose che gli altri non vogliono guardare. Mi piace andare oltre a quello che vedo è che sento."
È inutile ogni cosa se si ha un motivo per farle,le cose!
Sto cercando Sashi perché lei ha bisogno di essere trovata.
Ci sono certi scrittori che quando raccontano di un personaggio non te lo presentano soltanto,ma ti invitano a incontrarlo e a farci due chiacchiere.
Leggere mi regala la possibilità di possedere cose che non sarei in grado di trovare in nessun'altra parte del mondo e in nessun negozio.
Per questo non posso farne a meno.
Penso che sia il momento di rischiare in qualche modo perché da fermo non ha mai vinto nessuno.
Chissà se sarò in grado di vederlo,un giorno, diverso da come è ora.
Tipo, felice.
Forse sento troppo e ogni cosa mi piomba addosso come se non vedesse l'ora di posarsi su di me, perché sa che su questo corpo le cose vengono accolte e non maltrattate.
Questi scheletri sono stati persone.
E saremo scheletri anche noi.
È quel che ci passa accanto che ci fotte.
La vite
Prima e dopo.
Perché la gente si chiede sempre il motivo di un'azione e finisce per darsi una spiegazione tutta sua,ponendoti addosso un cartellino con la scritta "scemunito".
La gente ha il gusto di sporcare sempre le cose.
Non ti lasciare insozzare dalle malelingue.
Vorrei addormentarmi con la consapevolezza che domani non sarà il giorno migliore in cui tutti sperano sempre,ma magari il giorno giusto per sistemare ogni cosa che non trova pace
Domani deciderò che non voglio starmene insonne davanti a una finestra con i pensieri in mano, perché tutto questo silenzio non fa altro che scombinarmeli,mentre qui fuori gli insetti se ne stanno un gruppo a raccontarsi le belle cose di questa giornata.
Basta cambiare prospettiva e il mondo pare un'altra cosa.
Forse bisogna essere dentro le cose per avere chiara l'idea del mondo che abbiamo intenzione di attraversare.
Mi piace prendere familiarità con le cose prima di averci a che fare direttamente.
Non esiste una vita reale.
Esiste la vita che ci scegliamo e questa, quasi sempre,non va bene per gli altri.
Penso che siamo come finestre diverse su un unico panorama.
La sua visuale non è la mia e non vuol dire per forza che sia più bella o più brutta
È la sua finestra.
Essere considerata una fuori dal mondo deve essere per lei una specie di orgoglio.
Ha una faccia da scemo,ma vera.
Non come quell'altra,che è perfetta. Ma di minchia.
Siamo così anche noi due:due esseri quasi simili,che non distinguono tanto il bene e il male ma sanno scegliersi un luogo sicuro.
Le cose che escono spontanee hanno tutte le volte un sapore diverso,unico.
Avverto la mancanza di sensazioni che non si possono chiedere in prestito come una penna, perché di certo nessuno saprebbe offrirtene.
Devo svuotarmi per sopravvivere e so che lo farò con grosse lacrime.
Il brutto che le è passato addosso ora è solo vita secca che ha cessato di fare male.
Di avvocati e medici è meglio non avere mai bisogno, eccetto che per consegne di testamento e nascite di figli.
Cosa rende graziosa una cosa al punto da essere amata?
La bellezza,forse?
Non credo che l'amore stia in questi termini.
Secondo me l'amore è un obiettivo da raggiungere con tutte le proprie forze.
Staccarsi da sé per tentare di spingersi oltre,per allinearsi alla persona amata.
Questa è quella che vuol vedere mio padre
Io non sono così.
Non voglio essere lei.
Ognuno ci vede quel che vuole,nei disegni.
"Perché pensi che debba per forza mancarmi qualcosa?"
"Non lo penso,ne sono certo.A tutti manca qualcosa.E se non ci manca è perché non vogliamo cercare".
Ora che è lontana,il silenzio fuori si fa vuoto e slitta piano piano dentro,nel petto,fino in fondo allo stomaco.
Fa un rumore sordo e assomiglia a una specie di mancanza.
Assenza, è il termine giusto.
E questa condizione annebbia i miei pensieri come un gas pericoloso dal quale è necessario scappare per non soffocare.
Adesso mi manca.
Non può essere sempre estate, sennò la natura si ribella.
Ci si preoccupa di più di possedere una scopa nuova per spazzare via le porcherie che di possedere le ragioni giuste perché la porcheria non si faccia più viva.
È più facile sotterrare la monnezza che tentare di lasciare pulite le cose.
Scappare non allontana il problema ma offre solo qualche leggero distacco dal problema stesso che,in questo modo, difficilmente potrà essere cancellato.
I bei ricordi,col passare degli anni,si piantano nel cuore ad arricchire un bel giardino.
Innaffiarli e curarli diventa non solo un hobby,ma l'unica operazione che ti fa star bene nei momenti tristi.
È una cosa positiva,penso: offrire una scelta,insinuare un dubbio.
Io cerco di fare belle le cose brutte per apprezzare veramente ciò che mi sta intorno.
L'abitudine non è sempre un fatto cattivo, quando ha a che fare con qualcosa di buono.
È uno che pensa sempre al bene, nonostante abbia una faccia che molte volte sembra esprimere sconcezze.
Credo che sia un'arma di difesa affilata con il tempo, grazie ai tanti che la vita gli ha messo davanti che,se fosse per lui,scaccerebbe a pedate.
Ma, "mai essere scortesi col nemico"!
Lo si deve rispettare più dell'amico,tanto il confronto prima o poi ci sta e a vincere sarà quello che è stato un signore.
È un inferno essere amati da chi non ama né la felicità, né la vita, né se stesso,ma soltanto te.
Non abbiamo bisogno di vincere.
Abbiamo bisogno di resistere e guardare avanti.
Se questa strada ha portato insoddisfazione, perché non riparare in qualche modo?
Perché ostinarsi?
Ciò che è seriamente bella è la speranza che ci metti nelle cose.
Così mi sembra.
Così voglio.
Il denaro, secondo me,ti spoglia, perché lasci sempre un pezzo dei tuoi sacrifici in cambio di qualcosa che forse non ha lo stesso valore.
Ci sono delle cose che, quando le guardo,mi fanno pensare di più.
Queste cose,non so ancora in che modo,riescono a gonfiarmi lo stomaco di un respiro pesante,come se qualcuno ci soffiasse dentro e lascia una specie di segno,un'impronta dalla quale non riesco a staccarmi che dopo alcuni giorni.
È una dimensione così distante dal reale che a volte temo mi renda diverso dagli altri,al punto da sembrare strano.
Probabilmente io certe cose le noto.
Probabilmente queste cose fanno di tutto per farsi notare da me.
Fu allora che capii il senso della frase "mettici tutto te stesso nelle cose che fai".
Perché il me stesso che avevo sprecato in aula corsa era un me stesso che solo me stesso avrebbe davvero apprezzato e amato.
Un passante che chiede indicazioni.
Non voglio solo indicargli la strada, voglio accompagnarlo fino alla fine.
La puzza di chiacchiera a lungo andare fa marcire la lingua.
La gente spesso non si accorge di quanto strumenti possediamo.
Ecco,il sorriso è uno di questi.
Ma ce ne sono altri: l'occhiolino,il buongiorno,la stretta di mano,la carezza sulla spalla o sul viso,la linguaccia,la spallata tenera,l'inchino, l'abbraccio,il bacio,la testa posata sulla spalla.
Non capisco perché sia molto più facile cacciare fuori un rimprovero,una parolaccia,un broncio,inutili strumenti che non producono mai nulla di buono.
Quasi che sorridere costi uno sforzo maggiore del digrignare i denti.
Se provo a serrare i denti in una smorfia impiego più tempo che nel sorridere.
La gente rimugina il male per troppo tempo mentre una semplice carezza si conclude in qualche secondo e migliora il tempo a seguire.
La verità è una cosa troppo preziosa per stare sulle labbra di una sola persona, perché succede che quando uno riesce a tirarla fuori, questa scappa e non ritorna più.
Spesso ho la sensazione che il genere femminile sia di un altro pianeta,o forse sia sempre stato di questo pianeta, mentre noi maschi ce ne siamo andati a spasso per qualche millennio,per poi tornarci sottoforma di bestie.
Mi chiedo quanto sia bello cercare e aspettare che qualcuno ti scelga perché sei in qualche modo speciale ai suoi occhi.
È difficile dare concretezza alla voglia di prendersi cura di una persona quando le cose intorno a lei tacciono o si nascondono.
Nessuno si perde.
E se si perde,si trova.
Nessuno vuole il male di nessuno ma tutti si augurano di schiattare per ultimi.
La gente ci tiene a starsene in ginocchio durante le cerimonie.
Se ne stanno così per diverso tempo fino a che non arriva una benedizione.
Non lo so se per chiedere perdono bastino preghiere e genuflessioni.
Forse si dovrebbe evitare di fare del male a prescindere,che le ginocchia in fondo non hanno fatto niente per meritarsi questa specie di penitenza.
Il tuo dono non è una buona mano per disegnare ma degli occhi puri per vedere quel che spesso si trascura.
Il guaio è proprio questo:poter solo immaginare che una persona sia felice.
"Perché preoccuparsi della felicità di un'altra persona?"
"Perché non farlo, piuttosto?"
La diversità non è un difetto ma una semplice caratteristica considerata male dagli altri.
Il tempo di trova,se ci serve davvero.
La serenità è molto più appagante della felicità.
E ho bisogno della serenità per andare incontro a chi non si trova più, nonostante il sole stia asciugando le poche tracce rimaste.
Ho letto da qualche parte che il bene si pronuncia senza parole in rima ma,al contrario,batte in controtempo, perché alla fine è sempre qualcosa che non ti aspetti e che ti fa sussultare in maniera diversa da come il cuore davvero batte.
Se si iniziano a prendere sul serio pure le minchiate, finisce che passiamo per minchiate le cose serie.
Ho bisogno di questa grande bugia per fare finta di niente e andare avanti.
Quelle espressioni strane forse sono dolori di stomaco stampati sulla faccia.
Ripeto il suo nome in continuazione,mi pare una filastrocca che si è ficcata nella mia testa e che a ogni occasione spunta fuori in qualche modo.
Vorrei che questo nome non fosse solo una sequenza di lettere ma un timido sorriso che ripete a sua volta il mio nome.
Però non siamo nulla,in fondo,ci ignoriamo e questa stupida ostinazione a cercarla non fa che svuotarmi.
È una strada senza indicazioni, nessuno da dove conduce.
È una strada che tutti evitano.
Perché io scelgo di perdermi?
Non ce la faccio a fare come gli altri perché mi sento diverso.
Mi sento come uno che per sentirsi a posto deve fare cose strane che gli altri non hanno intenzione di fare.
Finisce tutto lì: peccato, preghiera, pentimento,segno della croce.
La pace è fatta, l'anima è pulita.
Possibile che al Padreterno questa cosa stia bene?
Irrequieto e isolato,questo sono.
Un errore che facciamo sempre è chiederci quale delle preoccupazioni che ci montano in testa viene prima.
Dobbiamo sempre fare una lista,mettere i numeretti e classificarle,per essere sicuri che nessuna sfugga.
Non capita mai che qualcuna venga depennata.
Abbiamo la testa piena di cose da fare e poco o nulla da smontare.
Impara invece a smontare prima le cose.
Vedi di che materia sono fatte.
Se senti qualcosa,oltre il pensiero, allora è una cosa di cui devi preoccuparti.
Di cui devi prenderti cura.
Vedrai che,di tanti pensieri che ti corrono in testa,solo pochi davvero hanno un peso serio,hanno l'anima.
Ogni ora è quella buona per fare del bene.
Spero che la delusione non ti trasformi, perché non sempre quello che si cerca è quello che si trova.
Mi alzo la mattina con la speranza di essere utile a qualcuno e per fare questo ci vuole tanta buona volontà. E pazienza.
Un pezzo di merda, anche se in divisa,resta sempre un pezzo di merda.
Non esiste una parte del mondo in cui buttare la gente crudele,per il semplice fatto che forse non esiste un posto tanto grande per accoglierli tutti insieme.
L'unica cosa che non gli perdonerò mai è questa sua attitudine all'autocommiserazione.
Sarà pure fesso come dice ma non ci vuole un diploma per cambiare strada e,per come è messo, qualsiasi altra strada sarebbe giusta.
Gli adulti,da grandi, dovrebbero fare i bambini.
Prima i sentimenti,poi la ragione.
Non è destino,è l'ordine corretto della natura,che senza di questo saremmo solo dei calcolatori mediocri e delle macchine costruite a seguir la logica.
Ci si accontenta di realizzare una vita normale.
È il corso regolare delle cose, starsene seduti tra gli avanzi del tempo e un piatto da servire al prossimo pasto.
"Sei strano..."
"Capita che me lo dicano"
"E tu come ti senti?"
"Strano. Diverso.Forse perché guardo cose che gli altri non vogliono guardare. Mi piace andare oltre a quello che vedo è che sento."
È inutile ogni cosa se si ha un motivo per farle,le cose!
Sto cercando Sashi perché lei ha bisogno di essere trovata.
Ci sono certi scrittori che quando raccontano di un personaggio non te lo presentano soltanto,ma ti invitano a incontrarlo e a farci due chiacchiere.
Leggere mi regala la possibilità di possedere cose che non sarei in grado di trovare in nessun'altra parte del mondo e in nessun negozio.
Per questo non posso farne a meno.
Penso che sia il momento di rischiare in qualche modo perché da fermo non ha mai vinto nessuno.
Chissà se sarò in grado di vederlo,un giorno, diverso da come è ora.
Tipo, felice.
Forse sento troppo e ogni cosa mi piomba addosso come se non vedesse l'ora di posarsi su di me, perché sa che su questo corpo le cose vengono accolte e non maltrattate.
Questi scheletri sono stati persone.
E saremo scheletri anche noi.
È quel che ci passa accanto che ci fotte.
La vite
Prima e dopo.
Perché la gente si chiede sempre il motivo di un'azione e finisce per darsi una spiegazione tutta sua,ponendoti addosso un cartellino con la scritta "scemunito".
La gente ha il gusto di sporcare sempre le cose.
Non ti lasciare insozzare dalle malelingue.
Vorrei addormentarmi con la consapevolezza che domani non sarà il giorno migliore in cui tutti sperano sempre,ma magari il giorno giusto per sistemare ogni cosa che non trova pace
Domani deciderò che non voglio starmene insonne davanti a una finestra con i pensieri in mano, perché tutto questo silenzio non fa altro che scombinarmeli,mentre qui fuori gli insetti se ne stanno un gruppo a raccontarsi le belle cose di questa giornata.
Basta cambiare prospettiva e il mondo pare un'altra cosa.
Forse bisogna essere dentro le cose per avere chiara l'idea del mondo che abbiamo intenzione di attraversare.
Mi piace prendere familiarità con le cose prima di averci a che fare direttamente.
Non esiste una vita reale.
Esiste la vita che ci scegliamo e questa, quasi sempre,non va bene per gli altri.
Penso che siamo come finestre diverse su un unico panorama.
La sua visuale non è la mia e non vuol dire per forza che sia più bella o più brutta
È la sua finestra.
Essere considerata una fuori dal mondo deve essere per lei una specie di orgoglio.
Ha una faccia da scemo,ma vera.
Non come quell'altra,che è perfetta. Ma di minchia.
Siamo così anche noi due:due esseri quasi simili,che non distinguono tanto il bene e il male ma sanno scegliersi un luogo sicuro.
Le cose che escono spontanee hanno tutte le volte un sapore diverso,unico.
Avverto la mancanza di sensazioni che non si possono chiedere in prestito come una penna, perché di certo nessuno saprebbe offrirtene.
Devo svuotarmi per sopravvivere e so che lo farò con grosse lacrime.
Il brutto che le è passato addosso ora è solo vita secca che ha cessato di fare male.
Di avvocati e medici è meglio non avere mai bisogno, eccetto che per consegne di testamento e nascite di figli.
Cosa rende graziosa una cosa al punto da essere amata?
La bellezza,forse?
Non credo che l'amore stia in questi termini.
Secondo me l'amore è un obiettivo da raggiungere con tutte le proprie forze.
Staccarsi da sé per tentare di spingersi oltre,per allinearsi alla persona amata.
Questa è quella che vuol vedere mio padre
Io non sono così.
Non voglio essere lei.
Ognuno ci vede quel che vuole,nei disegni.
"Perché pensi che debba per forza mancarmi qualcosa?"
"Non lo penso,ne sono certo.A tutti manca qualcosa.E se non ci manca è perché non vogliamo cercare".
Ora che è lontana,il silenzio fuori si fa vuoto e slitta piano piano dentro,nel petto,fino in fondo allo stomaco.
Fa un rumore sordo e assomiglia a una specie di mancanza.
Assenza, è il termine giusto.
E questa condizione annebbia i miei pensieri come un gas pericoloso dal quale è necessario scappare per non soffocare.
Adesso mi manca.
Non può essere sempre estate, sennò la natura si ribella.
Ci si preoccupa di più di possedere una scopa nuova per spazzare via le porcherie che di possedere le ragioni giuste perché la porcheria non si faccia più viva.
È più facile sotterrare la monnezza che tentare di lasciare pulite le cose.
Scappare non allontana il problema ma offre solo qualche leggero distacco dal problema stesso che,in questo modo, difficilmente potrà essere cancellato.
I bei ricordi,col passare degli anni,si piantano nel cuore ad arricchire un bel giardino.
Innaffiarli e curarli diventa non solo un hobby,ma l'unica operazione che ti fa star bene nei momenti tristi.
È una cosa positiva,penso: offrire una scelta,insinuare un dubbio.
Io cerco di fare belle le cose brutte per apprezzare veramente ciò che mi sta intorno.
L'abitudine non è sempre un fatto cattivo, quando ha a che fare con qualcosa di buono.
È uno che pensa sempre al bene, nonostante abbia una faccia che molte volte sembra esprimere sconcezze.
Credo che sia un'arma di difesa affilata con il tempo, grazie ai tanti che la vita gli ha messo davanti che,se fosse per lui,scaccerebbe a pedate.
Ma, "mai essere scortesi col nemico"!
Lo si deve rispettare più dell'amico,tanto il confronto prima o poi ci sta e a vincere sarà quello che è stato un signore.
È un inferno essere amati da chi non ama né la felicità, né la vita, né se stesso,ma soltanto te.
Non abbiamo bisogno di vincere.
Abbiamo bisogno di resistere e guardare avanti.
Se questa strada ha portato insoddisfazione, perché non riparare in qualche modo?
Perché ostinarsi?
Ciò che è seriamente bella è la speranza che ci metti nelle cose.
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