LA TRAMA:
Margherita Malventi si dedica a una cucina intima e riflessiva nel suo piccolo ristorante a Venezia ed è convinta che la Luna le abbia salvato la vita più di una volta.
Suo padre si chiama Achille, ha 87 anni, è alto 1,54 metri, ed è stato uno dei più rinomati chef della città lagunare, finché non ha perso tutto a causa delle sue manie di grandezza.
È un uomo rabbioso, in guerra contro il mondo, ma l'invito a partecipare come ospite d'onore a "Chef Test", popolarissimo programma televisivo di cucina, sembra offrirgli la possibilità di una rivalsa pubblica.
Margherita decide di accompagnarlo a Milano, dove il programma viene registrato, con la speranza assai poco realistica, che il viaggio possa dischiudere tra loro una comunicazione che non c'è mai stata.
IL MIO GIUDIZIO:
Pur essendo attratta dai titoli così evocativi dei suoi romanzi, per molto tempo,
ho considerato De Carlo come uno scrittore troppo commerciale.
Fra fine anni '90 ed inizio 2000, per esempio, era l'autore italiano di punta, il suo nome spopolava in tutte le trasmissioni televisive e i suoi libri campeggiavano fra i best seller più venduti.
Quindi, forse un po'per snobismo, non avevo mai letto nessuna delle sue opere.
Fino a qualche mese fa, quando casualmente mi sono imbattuta in "Due di due", che ho trovato avvincente e interessante, già a partire dal titolo.
Ed è sempre il titolo, e la mia attrazione per la Luna, che mi hanno spinta a cimentarmi anche con questo suo ultimo lavoro.
Achille Malventi è un quasi novantenne racchiuso in un fisico mingherlino e dal carattere contraddittorio, dispotico, scorbutico, egocentrico, irascibile, pignolo e aggressivo ma,
allo stesso tempo, dalla sensibilità particolarmente accentuata.
È stato, in passato, uno degli chef più famosi e apprezzati d'Italia,
ma poi è caduto in disgrazia, un po'per delle scelte avventate e un po' per il suo caratteraccio così difficile da gestire.
Un giorno viene invitato come ospite d'onore a "Chef Test", talent show dedicato alla cucina (una sorta di Masterchef sotto mentite spoglie, praticamente).
Convinto che sia l'occasione giusta per avere il suo riscatto morale, decide di partecipare, sobbarcandosi il viaggio in treno da Venezia, città in cui vive, a Milano, dove si registrano le puntate del programma.
Ad accompagnarlo c'è Margherita, la figlia quarantenne, anche lei chef e titolare di un piccolo ristorante di nicchia nella città lagunare.
Donna insoddisfatta e irrisolta, soprattutto a causa del complesso rapporto che la lega al padre di cui è sempre stata profondamente succube ma, allo stesso tempo, devota e innamorata;
ha un animo inquieto e trova pace e serenità, oltre che cucinando fra le mura del suo locale, immergendosi in contemplazione della Luna.
Dentro di sé, pur nutrendo forti dubbi, spera che questo breve viaggio in compagnia del genitore,
le offra l'opportunità di avere con lui un confronto sincero e schietto, che vada oltre le chiacchiere superficiali o le sterili recriminazioni.
Quello che però non sa è che questo viaggio, più che alla scoperta del padre,
grazie al fortuito incontro con Jules, affascinante illusionista francese,
sarà un viaggio alla riscoperta di se stessa, che la porterà a prendere atto dell'infelicità in cui si trova, suo malgrado, costretta a galleggiare, a mettere in discussione tutto il suo passato e a prendere, finalmente, in mano le redini della sua esistenza.
Fra un'evanescente Venezia notturna, un alternarsi di ricette prelibate quanto elaborate
e un'ironica presa in giro delle trasmissioni a sfondo culinario che ormai spopolano in tv,
De Carlo è molto bravo a calarsi nell'intimità di un animo femminile alquanto complesso.
Un romanzo lieve, scorrevole, con un dolce finale che sa di magia.
Quella magia a cui solo "Una di Luna" può ambire.
IL MIO VOTO:
Romanzo delizioso, che spazia dalle ricette all'introspezione, dai conflittuali rapporti interpersonali alla magia che tutto può fare cambiare da un momento all'altro.
Consigliato!
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