domenica 3 febbraio 2019

Frasi dal libro "Non aspettare la notte" di Valentina D'Urbano

Ogni oggetto,ogni persona racconta qualcosa.
Lo fa con il proprio corpo,con quello che si trascina dietro.

A quello pensava ogni volta che le tornava in mente la sua immagine:a un ladro.
Uno che le aveva sottratto anni di vita e poi era scappato con un'altra.

Tu non sei le tue cicatrici.

Stupida!Stupida!Stupida!
Ma come ti è venuto in mente di imbarcarti in questa storia,quando l'unica cosa sensata è lasciar perdere e non vederlo più,liberarsene?
Il problema è che tu non te ne vuoi liberare.

Si erano impuntati come due bambini.
Come due che si piacciono un pò troppo per avere il coraggio di dirselo.

Se metti da parte la paura,possono succedere anche cose belle.

Era solo una poveretta che,come lei,gli aveva creduto.

Disprezzava tutto quello che non poteva avere.

Si rivelava per quello che era:una donna che aveva dovuto abbandonare un desiderio fortissimo e irrealizzabile,restando a mani vuote.

"Come abbiamo fatto a trovarci io e te?"
"Io sono contenta di averti trovato e anche se non so dove mi stai portando,sono contenta lo stesso"

Il cielo:un tappeto bucato che lasciava filtrare la luce.

Con tutte le sue cicatrici era bella anche così.
Anzi,forse più bella di chiunque altra proprio perchè così.

Il suo respiro sulla bocca.
Le sue mani addosso.
Il corpo intero che minacciava di farsi in pezzi da un momento all'altro.
Qua finisce male!
Qua finisce che mi faccio molto male.

Più la desiderava e più succedevano cose stupide,inutili,che li allontanavano.

Il corpo ha una sua memoria e torna di riflesso nel punto esatto in cui è stato felice.

C'è il passato e c'è il presente che fa più male di quanto si sarebbe aspettata.

Non c'è nient'altro adesso.
Niente che non sia il suo respiro tra le labbra.
Le sue mani che la stringono e che rimettono insieme i pezzi.
Una disperazione che con lui si trasforma.
Un abisso che ora perde i denti e la forza,che non la morde più.
Il dolore si scioglie e diventa riparo.
Diventa sollievo.

Tu sei qui.
Sei stata pià forte di tutto.
Sei sopravvissuta.
E io ti amo.

Si baciano come due che stanno per perdersi e invece si sono appena trovati.

Non aveva paura di niente se c'era lui vicino.
E non si era mai sentita così felice.
Avrebbe passato la vita intera a leccargli le labbra,la lingue e i denti.

"Sono mesi che mi volevi baciare?"
"Sì,dalla prima volta che ti ho vista.Già dalla voce mi piacevi.Già dalla voce ti volevo baciare"

Tu fai pensieri troppo storti...non pensare:vieni qua!

"Io lo sapevo che ci eravamo già incontrati..."
"Non te ne andare più."
"Io resto qui,ti aspetto,ma tu torna"

Esplose in un pianto ma era un pianto buono che non faceva male.
Risarciva di tutto,riempiva le crepe e chiudeva le ferite.

"Che cosa mi devo aspettare?"
" Non credo di aver mai visto nessuno più innamorato di quello lì.Aspettati solo cose belle"

Vorrei dire tante di quelle cose,così tante che non riuscirei mai a dirtele e allora mi sa che è meglio se sto zitto e ti bacio.

Tutto il suo essere,tutte le sue paure e le sue lotte,l'essenza stessa di lei,stanno lì,dentro le sue ferite.

Io non me ne vado.
Io non posso più andare in nessun altro posto che non sia tu.

Non posso abituarmi a tutta questa felicità che mi scava in punti irraggiungibili e che mi rende fragile.

A che cosa devo pensare?
Al suo corpo sopra il mio.
Se lui me lo chiede io lo sposo domani.

Non sapeva perchè.
Non sapeva neanche cosa fosse successo ma non aveva dubbi:quella era la voce di una che si era arresa.

Ho paura per lei.
Ho paura di quello che sente e di quello che crede di essere.

"Questa non è casa sua"
"Sì invece.Casa sua è dove ci sono io"

Il dolore avrebbe dovuto acquietarsi e invece era vivo e cresceva,scavava gallerie dentro,minava la sua impalcatura fragile e la riportava indietro di troppi anni.

Le persone di cui si fida la tradiscono sempre.
Le persone di cui si fida cercano sempre di farle del male.

Serve tempo.
Serve pazienza.
In un modo o nell'altro le cose si aggiusteranno.
Si aggiustano sempre.

Devi prenderti cura di te altrimenti ti rovini.
Altrimenti ti spezzi.

Dici sempre così.
Dici sempre che non puoi farcela e invece poi ci riesci.

"Non sa difendersi.
E'impreparata alla vita.
E'impreparata a tutto.
Non è forte come te:tu ce la fai anche da solo.
Lei no.
Lei è piccola e indifesa.
Tu puoi resistere ma lei si sgretola."
Avrebbe voluto risponderle che non era vero,che non era forte e che senza di lei si sgretolava anche lui.
Finivano a terra assieme e diventavano polvere.

Se davvero era quello che ci voleva per lasciarla guarire,allora lui era pronto a lasciarla in pace.
Ecco la misura esatta di quanto la ama.

Si rese conto con sgomento che di lui sapeva riconoscere anche il passaggio.

"Chissà perchè me lo immaginavo"
"E come facevi a immaginartelo?"
"Uno stronzo come me certe cose se le sente"

Ogni notte non riesco a respirare e la persona che dorme con me non mi salva.
Mi salvo da sola.
Mi devo sempre salvare da sola.

Non serviva a nulla chiamarlo nel sonno.
Lui non c'era.

"Non significa niente,non è importante"
"E che cosa è importante,allora?"
"Tu.Tu sei importante.Anche adesso che non stai con me.Non si cancella quello che siamo stati"

"Tienilo tu,per favore"
"E cosa ci faccio?"
"Quello che ci fai con i ricordi.O li ami o li odi.Ma almeno qualcosa rimane,qualcosa testimonia che sei esistita.Che siamo esistiti"

Quando lui si staccò e si allontanò,il freddo tornò a insinuarsi dentro di lei.
Le morse la pelle,le spense il sangue nelle vene.

Anche se sbaglio,anche quando sbaglio...tu non te ne andare.

Adesso io lo so che tutto quello che è successo è successo esattamente per condurmi qui,dove sono ora,in questo istante.

Non ci si sposa per gratitudine.
Non ti sposi con qualcuno solo perchè è stato buono con te,solo perchè pensi di non meritare altro.

Io lo so cosa vuol dire amare qualcuno a volerci stare insieme tutta la vita.

Posso aspettarti.
Io ho tanta pazienza,ti aspetto.

All'improvviso capì che era fatta così.
Che se proprio doveva distruggersi,prima avrebbe distrutto tutto quello che aveva intorno.
Avrebbe fatto terra bruciata,annientato ogni cosa,tolto di mezzo tutto ciò che avrebbe potuto proteggerla.

"Tu la ami?"
"Certo che la amo.Chi altro potrei amare?Ma non sempre la vita ci lascia tenere le cose di cui abbiamo bisogno"

Non si può sostituire qualcosa di unico.
Non si può riempire un abisso che non vuole essere riempito,che sfugge,continua a spostarsi.
Ci si può accontentare,ma certe cose ti mancheranno per sempre.

Non ti innamori delle cose perfette,senza segni.
Le cose perfette sono di tutti.
Ti innamori delle zone d'ombra,delle crepe,delle storture che vedi e senti dentro,che ti appartengono.
Ti innamori di chi è riuscito a sopravvivere.

Forse la verità è che l'amore non guarisce nessuna cicatrice.
L'amore non guarisce proprio niente.

Non aveva scritto il suo nome.
C'era scritto solo "Amore".
Ma amore di cosa?
Amore un cazzo,con tutto quello che ti ha fatto!

Negli occhi le riluceva una disperazione sorda ma anche una determinazione che non le aveva mai visto.

Non c'è stato nessun altro dopo di te,hai capito? Nessun altro!

Sa perfettamente come si muove il suo corpo.
Lo saprà sempre, anche da lontano.

Che ne sai tu di quello che succede nel buio di questa stanza ogni notte.
Che cosa ne sai.
Mi hai passato la tua malattia,la tua tara mentale.
Hai contagiato anche me e sento tutte le tue cicatrici addosso a me.
Sento che il mio corpo si trasforma nel tuo.

Ti ho salvato.
Ti ho tenuta stretta per non farti morire.
E spero che il sacrificio sia bastato.
Spero che da qualche parte tu conservi qualcosa di me.
Spero che ti sia presa i miei occhi.
Così con i miei occhi ti guarderai allo specchio e una parte di me ti vedrà felice.

"Allora è soltanto una stupida storia assurda"
" Tutte le storie d'amore sono assurde"

"Io ti ho amata davvero. Magari non significa più niente, magari l'ho fatto in modo maldestro ma ricordati che ti ho amata davvero"
"Mi hai amata come potevi. Anche io ti ho amato nello stesso modo. Come potevo"

Il calore del suo corpo svaniva piano dalle lenzuola ma il suo odore gli restò addosso.
Gli sarebbe rimasto addosso e l'avrebbe sentito per sempre. Come una cicatrice.

Chissà dove sei.
Chissà cosa fai.
Chissà se in un'altra vita sapremo perdonarci.

Non mi scopava,noi facevamo l'amore.

Voglio vedere almeno volta ancora il punto esatto in cui sono stata felice.

Ogni volta che la vedeva sembrava perdere un pezzo.
Sembrava sgretolarsi.
Così sola anche lei.
Così perdutamente infelice.

Lei c'era.
Distante, certo.
Rovinata ma c'era.
Anche in silenzio ma c'era.
C'era sempre stata.

Certe volte lo guardo e mi sembra che non abbia più voglia di vivere.
Che stia solo sopravvivendo.

Sono sempre stata sporvs di altra pelle e altri pensieri.

Tu sei pazza.
Sei la persona più pazza e più bella che abbia mai incontrato.

Ma che cosa stai facendo della tua vita? Cosa?
Vai dove devi andare.
Vatti a riprendere quello che è tuo.


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