mercoledì 7 novembre 2018

Frasi dal libro "Nam Myoho Renge Kyo.La legge del fiore del loto" Edizioni Esperia

Il fiore del loto ha le radici nel fango dello stagno e produce un fiore che sboccia candido in tutto il suo splendore.
Da questo punto di vista rappresenta la natura dell'essere umano,tormentato dalle molte difficoltà e sofferenze della vita,che tuttavia può far sbocciare la nobile e incontaminata condizione di Budda.

"L'uomo comune è il Budda e il Budda è l'uomo comune".
Nelle due prospettive,significa che ogni essere umano ha il potere di manifestare la sua illuminazione (il potere di essere totalmente felice) e che il Budda non vive e non agisce al di fuori della realtà di un comune mortale.

Il loto fiorisce recando in sè già il frutto e questa particolarità rappresenta la presenza simultanea di causa (fiore) ed effetto (frutto).
L'essere umano (causa) grazie al Sutra del Loto,ha il modo di far emergere subito la sua natura illuminata (effetto),senza una lunga e faticosa attesa.

La corrente Mahayana,detta del Buddismo Settentrionale,sottolinea la necessità del buddismo di essere una religione della gente comune.
Il monaco buddista Nichiren Daishonin trovò nel Sutra del Loto la risposta e si rese conto che questa era concentrata nel titolo.
Per questo motivo egli sintetizzò il suo insegnamento nella frase Nam Myoho Renge Kyo,ovvero "Devozione alla meravigliosa Legge del Loto".

Invece di chiedere aiuto dall'esterno,attraverso l'invocazione,facciamo appello al coraggio e alla saggezza che già esistono in noi per affrontare e superare qualunque problema possiamo incontrare.
Inoltre,recitando Nam Myoho Renge Kyo,la Legge si manifesta nella nostra stessa vita,ponendoci quindi in armonia e a ritmo con la Legge Universale.

Il buddismo insegna che tutto nell'Universo è un'espressione di questa Legge e agisce in accordo con essa.

NAM
Significa "fondere la propria vita con l'eterna ed immutabile verità di Myoho Renge Kyo".
Attraverso questa fusione con la verità universale fondamentale,contemporaneamente affiora in noi un'inesauribile saggezza per reagire alle circostanze mutevoli della vita.

MYOHO
Significa "Legge Meravigliosa" o "Legge Mistica" (nel senso di insondabile).

Significa anche "pienamente dotato,perfetto e completo".
Poichè ognuno di noi possiede la buddità,il potenziale di ogni essere umano è letteralmente illimitato.
Ogni persona possiede la piena capacità di vivere un'esistenza felice e creativa.
Ma questo grande potenziale risulta del tutto inutile se viene lasciato inattivo.
Non possiamo migliorare la qualità della nostra vita e quella degli altri se non riusciamo a concretizzare le nostre capacità e a manifestarle nella vita quotidiana.

Significa anche "aprire" in quanto possiamo aprire la nostra vita al massimo e sviluppare tutto il nostro potenziale di esseri umani.

Myo rappresenta la vita e Ho la morte.
Vale a dire l'alternanza fra quello stato manifesto o visibile che chiamiamo vita e la condizione latente o invisibile che chiamiamo morte.
Perchè,come la morte è parte di ogni vita,ogni morte contiene la vita.

RENGE
Significa "Fiore di Loto".

Ogni cosa nell'Universo manifesta la Legge di causa ed effetto.
Generalmente la causa precede l'effetto.
Ma a un livello più profondo,la causa e l'effetto sono simultanei.
Ovvero,l'attimo presente è il risultato di tutte le cause poste sin dall'infinito passato e l'origine di tutto ciò che accadrà in futuro.

Esistono la "causa interna" e l'"effetto latente" e la "causa esterna" e l'"effetto manifesto".
La causa interna è l'azione mentale,verbale e fisica posta nel passato che giace latente nella nostra vita.
Legato alla causa interna esiste un corrispondente effetto latente.
La causa interna e l'effetto latente si formano contemporaneamente.
Stimolato da una reazione appropriata,l'effetto latente collegato alla nostra causa interna diventerà effetto manifesto.

La simultaneità di causa ed effetto ci insegna che recitare Nam Myoho Renge Kyo (causa),rende immediatamente manifesta la nostra buddità (effetto).

Poichè Nam Myoho Renge Kyo è la condizione di buddità,nel momento in cui recitiamo questa frase non solo riveliamo subito la nostra buddità ma poniamo la causa per raccogliere gli effetti della buddità nel futuro.

E'molto importante purificare lo spirito interiore che dà l'impulso alle varie azioni.
Per ottenere questo,dobbiamo solo recitare Nam Myoho Renge Kyo e rivelare così la nostra natura di Budda.

KYO
Significa "Sutra" (l'insegnamento del Budda).

Significa anche "suono,ritmo e vibrazione"perchè la voce è parte essenziale della pratica buddista.


Nichiren associa ai caratteri del mantra le parti del corpo umano:
Myo è la testa,
Ho è la gola,
Ren è il torace,
Ge l'addome,
Kyo sono gli arti.
Questo per evidenziare che la Legge Mistica che governa il cosmo non è separata dalla realtà concreta e tangibile della vita,nè da quella del corpo.

La condizione di buddità non è uno stato acquisito una volta per tutte, ma va risvegliato e nutrito ogni giorno.
L'illuminazione non è una meta da raggiungere per poi fermarsi,ma una condizione vitale che per essere mantenuta richiede sforzi continui.

La nostra fede si rafforza e si rivela giorno dopo giorno tramite la recitazione e la realtà che viviamo.

Dedicarsi al Sutra del Loto non significa soltanto dedicarsi alla pratica buddista ma anche proteggere e rispettare la vita nel suo insieme.
Recitare Nam Myoho Renge Kyo equivale a venerare ed esprimere gratitudine per tutta la vita dell'universo.

In giapponese la parola religione (shukyo) è composta da due ideogrammi:
shu che vuol dire basilare o radice e kyo che vuol dire insegnamento.
In questo senso,religione è ciò che mira a insegnare quali siano i fondamenti della vita e dell'universo.

La preghiera è un momento nel quale si esprimono i desideri e le speranze più forti e pressanti che vivono in noi e si desidera con forza la loro realizzazione.
Quindi recitare Nam Myoho Renge Kyo è una preghiera.
Ma recitare il mantra non significa implorare qualcuno di concederci qualcosa,nè significa lamentarsi o piangersi addosso per le nostre presenti circostanze.

Un neonato che succhia il latte dalla propria madre ne riceve i benefici e questo succede senza conoscere nulla della composizione del latte.
Si può dire che quando facciamo daimoku anche se non capiamo appieno il significato letterale di ciò che si sta dicendo,l'intero universo si attiva comunque per realizzare le nostre preghiere.

Si può recitare per ciò che si vuole.
Ciò che conta è il nostro sincero desiderio di realizzare una certa cosa.
Il desiderio ultimo del Budda è quello di far conoscere a tutti gli esseri viventi la condizione vitale illuminata che egli ha conseguito.

Dobbiamo recitare con naturalezza,senza finzioni e riserve,per ciò che desideriamo di più.
Facendo ciò si sviluppa gradualmente una condizione vitale elevata e questa è in grado di contenere moltissime altre motivazioni,anche le più nobili.

Non dobbiamo pensare alla recitazione del daimoku come a una specie di formula magica.
Ed è assurdo pensare di raggiungere i nostri scopi così,dal mattino alla sera.
Se vedessimo ogni nostra preghiera realizzata all'istante,tenderemmo inevitabilmente alla pigrizia e all'autocompiacimento.

Sia il gongyo che il daimoku sono una cerimonia nella quale la nostra vita entra in comunione spirituale con l'intero universo.

Recitando Nam Myoho Renge Kyo,le vite individuali e l'Universo si fondono come ingranaggi che si incastrano perfettamente nello stesso meccanismo,iniziando a dirigerci verso la realizzazione della felicità.

La pratica non è un obbligo bensì un diritto.
Più ci si sforza nella fede e nella recitazione,più si ottiene dalla vita.

Daisaku Ikeda suggerisce di recitare al ritmo di un cavallo al galoppo e il nostro daimoku dovrebbe generare gioia in chi lo ascolta.

Si recita a palmi uniti,con gli occhi aperti,seduti su una sedia o inginocchiati.

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