LA TRAMA:
Essere gentili conviene: fa bene alla salute, guadagna simpatie, crea intorno un clima positivo e sereno.
Il vero tornaconto della gentilezza, tuttavia, sta proprio nell'essere gentili.
La gentilezza, infatti, dà un senso e un valore alla nostra esistenza, ci fa dimenticare i guai quotidiani e sentire bene con noi stessi.
Piero Ferrucci mostra in questo libro, frutto di ricerche scientifiche, ricco di aneddoti tratti dalla sua esperienza di psicoterapeuta e punteggiato di rimandi a fiabe e racconti delle più varie tradizioni, che una qualità inattuale come la gentilezza può rivelare un potere dirompente, soprattutto nell'epoca odierna, in cui i rapporti fra esseri umani sono sempre meno autentici e sempre più formali.
IL MIO GIUDIZIO:
Far passare avanti alla cassa gli anziani, le donne incinta o, comunque, chi ha meno oggetti di me nel carrello.
Riportare al bancone del bar la tazzina, quando consumo al tavolo.
Salutare e augurare buon lavoro alle commesse del negozio in cui mi sono servita o all'impiegato delle poste.
Tutti gesti, per me, "normali" ma che vengono accolti sempre con stupore e sorpresa, come se avessi compiuto chissà quale strepitosa azione.
Sì, perchè ormai, in questa società sempre più individualista, egoista e superficiale, non solo la gentilezza ma anche la buona educazione non si sa più che cosa siano e si arriva al paradosso di sbalordirsi per degli atti che, invece, dovrebbero essere ordinari e primari.
In questo saggio di facile lettura, lo psicoterapeuta Piero Ferrucci, ci spiega, invece, con un stile chiaro e scorrevole, come il mondo si sia potuto andare avanti, nonostante le varie guerre ed olocausti, proprio perchè gli uomini si sono sempre aiutati gli uni con gli altri con atti di gentilezza e compassione.
Analizzando tutte le qualità che ruotano attorno alla gentilezza, dal rispetto, al perdono, all'umiltà, all'empatia, alla pazienza, alla generosità, passando per la capacità di ascolto e la flessibilità,
e contornando il tutto con esperienze di vita vissuta o con favole della tradizione popolare,
l'autore ci fa capire come fare del bene agli altri apporti solo e soltanto benefici nella nostra vita.
Molto spesso, infatti, si tende a paragonare l'essere gentili con l'essere troppo sensibili e quindi fragili, vulnerabili e alla mercè delle cattiverie altrui.
Invece, proprio come insegna anche la filosofia buddista che da un pò di tempo ho iniziato a seguire e praticare, mettersi a disposizione del prossimo con il cuore e non per tornaconto personale,
aiutare e far felici gli altri, di rimando, fa felici e migliora anche la nostra vita, fisica, mentale e spirituale.
Perchè il bene genera bene e "ogni persona è tutti gli altri.Ogni individuo contiene in sè l'umanità intera".
Oltre a ciò, e vista l'attività principale dell'autore, questo libro è anche un ottimo manuale di psicologia che offre molti spunti di riflessione e di miglioramento.
Personalmente, ho trovato molto utile la parte riservata al "qui e ora".
Troppo spesso, infatti, magari oberata dalle tante cose da portare a termine, tendo ad occuparmi di qualcosa con la mente già predisposta a quello che dovrò fare dopo, rischiando, così, di non fare bene nè l'una nè l'altra.
Ferrucci ci spiega, invece, l'importanza di vivere in toto il presente, perchè, di fatto è solo il presente ad esistere realmente.
Ho quindi provato a mettere in atto i suoi consigli e, devo ammettere, con estremo piacere, che ne ho tratto un notevole giovamento perchè ho smesso di preoccuparmi del "che sarà", concentrandomi appieno sul momento che sto vivendo.
IL MIO VOTO:
Saggio di facile comprensione che trasmette positività e offre ottimi spunti di riflessione.
L'ho trovato molto utile, oltre che interessante, per cui mi sento assolutamente di consigliarne la lettura.
LO SCRITTORE:
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