lunedì 25 giugno 2018

Frasi dal libro "L'equilibrio della lucertola" di Giovanni Allevi

Voglio inseguire la folle idea che ritrovare l'equilibrio del mio corpo porti con sè un riassestamento di tutte le altre sfere.
Potrei anche arrivare alla conclusione opposta,ossia che sia un bene aver perso l'equilibrio.
Forse non l'ho mai avuto.

Il pensiero apre la porta al sentire,alle percezioni che si fanno più acute e raffinate.

L'esercizio per azzerare il movimento.
Il non pensare per riprendere a pensare.

Non si può piegare la musica ad altri fini,perchè lei è il fine.

A tutti è data la possibilità di osare.
Di mandare in frantumi schemi troppo rigidi.
Di lasciar fluire l'immaginazione.

Solo io ho perso l'equilibrio?
Da quanto tempo mi trovo in questa situazione interiore?
Cosa è in realtà l'equilibrio?
E' una parola antichissima che indica il raggiungimento di una stasi tra forze contrapposte.
Mi chiedo allora quali siano le forze contrapposte che si contendono la mia anima,tanto da gettarmi nella continua sensazione di precarietà.
Quali sono gli opposti tra cui continua senza sosta a oscillare il pendolo della mia vita?

...quel lampo di disorganizzazione interiore celato negli occhi che ho imparato a riconoscere e ad amare.

Tutti,prima o poi,si sporgono dalla balaustra della vita,chi più chi meno,ognuno nel proprio campo.
A tutti è data la possibilità di osare,di lasciar fluire l'immaginazione là dove la realtà,con la sua durezza,mortifica l'incomprensibile scintilla che è in ognuno di noi.

Giunge un momento in cui dobbiamo decidere di osservarci dall'esterno per scoprire le forze opposte che si contendono la nostra esistenza.
Staccarci dal mondo e chiuderci nel silenzio,per far parlare la nostra voce interiore.
In Natura la legge più importante è l'equilibrio e l'uomo è l'unico essere capace di perderlo.

Sono diventato asociale:ho bisogno di isolarmi.
Ho urgente bisogno di poter essere totalmente me stesso,di ritrovare il mio equilibrio e di non rendere conto a nessuno.
Ogni secondo che possiamo dedicare a noi stessi è più prezioso di qualsiasi bene materiale.
La vera ricchezza non data dal possedere ville e macchine potenti,ma dal tempo che abbiamo a disposizione.

La verità è che il mondo mi fa paura,con i suoi impegni,le relazioni,la spinta a realizzare per forza qualcosa,l'idea che ciò che facciamo non basta mai.
E'un mondo che ci osserva,ci giudica e non concede pause,dove è perenne il confronto con stereotipi irraggiungibili.

Noi comprendiamo il motivo della tua disperazione.
Ma piuttosto di combatterla o evitarla accettala e fanne tesoro.
Sentirsi sbilanciati verso il mondo dell'immaginazione a sfavore del reale,
verso l'isolamento e il silenzio a sfavore della folla e del contatto sociale,
verso la rottura delle regole a sfavore della conservazione dello status quo.
pur essendo una condizione straniante e dolorosa,può essere la grande occasione per maturare una nuova consapevolezza.
Regole! Regole! Regole!
Poi arriva la fantasia e se ne sbarazza.

Non a tutti è dato comprendere che si può fare del male anche a ciò che si ama,se lo si tiene chiuso in gabbia.


Uno spettacolo straordinario:il mondo visto da chi è passato attraverso il buio della disperazione.

In fondo,tutti siamo convinti di essere simmetrici,di possedere una intrinseca armonia.
E invece no:abbiamo il nostro piede dominante,il nostro occhio dominante e credo che l'asimmetria possa estendersi aanche al modo di agire e di sentire.
Per quanto la simmetria rappresenti la perfezione,essa porta con sè l'idea dell'immobilità,mentre è dall'asimmetria che nascono il movimento,l'incompiutezza e dunque la vita.
Dall'asimmetria proviene la vita,nell'universo che conosciamo,non dalla statica bellezza.
E'davvero sublime come Dio possa aver creato un mondo così instabilmente stabile.

Penso che un'azione asimmetrica sia quel movimento che delude le aspettative.
Che,partendo da premesse certe,raggiunge esiti imprevisti e sorprendenti.
Tutta la mia esistenza,tutta la mia vita artistica,è la storia di una voce fuori dal coro.
Di una mente sbilenca che ha intrapreso,solitaria,una strada imprevista,scegliendo la precarietà invece della certezza.

Se è vero che esiste la statica bellezza della perfezione,voglio pensare che esista però anche un'altra bellezza,quella che affiora dallo sguardo e dai gesti di persone inquiete,possedute da un'anima sfavillante.
E' sempre il duende,quell'inquietudine in fondo al cuore,ad accendere un'anima sfavillante,a farti alzare e ballare.

Perchè il sacro fuoco,quando ti pervade,non ti lascia più.

La vera bellezza la riconosco anche in tutti coloro che vanno controcorrente,derisi e incompresi a causa di sogni troppo grandi da inseguire.
Spesso dalle loro mani emana un'opera troppo difficile da capire,mentre il loro esempio destabilizza e costringe a un continuo ripensamento delle proprie certezze.
La vedo,infine,in tutti coloro che,dopo aver attraversato l'inferno,invece di indurire il proprio cuore,riescono ad accettare l'imperfezione,a riconoscere l'atavica matrice e proteggerla,in sè e negli altri.
La vita umana è un istante imperfetto.

Io mi limito ad ascoltare:è la mia facoltà preponderante in sede di contatto sociale.

Provati dalle difficoltà della vita,indossiamo una corazza che,nonostante ci protegga,comporta un prezzo molto alto.
E se per un attimo abbandonassimo anche noi ogni difesa?
Se per un istante io mi liberassi dell'enorme sforzo di continuare a dimostrare chi e cosa sono?
Se solo per un minut accettassi di essere come i bimbi,in preda al sogno senza l'ansia di doverlo realizzare?

Per raggiungere l'equilibrio ci vuole coraggio.
Per essere coraggiosi è necessario mettere a repentaglio la propria sicurezza,compiere un salto verso le proprie paure,per scoprire nuove possibilità.
Non serve essere fisicamente prestanti o avere della forza:si può essere coraggiosi con l'intelletto,con il silenzio.
Si può avere il coraggio di non rispondere a una provocazione.
Il coraggio di non agire.
E' semplice cercare il successo nel consenso,in azioni che soddisfano le aspettative del proprio tempo.
Molto più arduo è andare oltre,pensando a un bene futuro più grande,con il rischio dell'incomprensibilità.
Abbiamo tutti un dovere:
andare controcorrente,alzare sempre l'asticella,non accontentarci mai ciò che funziona,dare sempre di più.


Perchè,nonostante i traguardi raggiunti nella mia vita,sono preso da un angosciante senso di inutilità e di inadeguatezza,tanto da non riuscire a gioire di quanto ottenuto?

Ogni creatura ha la sua ragione d'essere.
Smetti di confrontarti al mondo e concentrati sull'unicità che caratterizza ogni persona e cosa esistente.

Chi ha detto che ricordare tutto sia un bene?

La musica: tutto l'amore del mondo nelle mie dita.

Il vero coraggio sta nell'accettare il proprio destino,non nel porvi fine.


"Ho paura di cadere"
"No,hai paura di abbandonare qualcosa.
Cosa cerchi di trattenere?
Quale enorme fardello continui a sostenere,tanto enorme da impederti l'equilibrio?
Non devi trattenere.
Non devi respingere.
Non devi scacciare le tue paure.
Devi accoglierle una volta per tutte."
"Ho paura di perdere me stesso,quello che ho costruito,l'immagine che gli altri hanno di me.
Eppure,come sarebbe bello non essere più nulla,liberarmi di questo sforzo,essere me stesso punto e basta,essere leggero come una nuvola!"

Ora ho raggiunto l'equilibrio.
Ora che finalmente ho imparato a perderlo.


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