mercoledì 3 gennaio 2018
"Se è porno,tolgo" Ilaria Grasso (2018)
LA TRAMA:
Piccola opera,in versione ebook, che prende ispirazione dall'omonimo blog della stessa autrice e che racchiude le sue considerazioni su certi fenomeni ricorrenti sopra il web.
Fenomeni intesi come accadimenti e anche fenomeni intesi come persone,persone che assumono comportamenti per cui finiamo per considerarli,appunto,dei fenomeni.
In esso potremo riconoscere sicuramente anche qualche cosa con cui abbiamo,malauguratamente,avuto a che fare pure noi.
Perchè tutti noi abbiamo incontrato uno di questi fenomeni nella vita e tutti noi,almeno una volta nella vita,siamo stati,a nostra volta,dei fenomeni.
IL MIO GIUDIZIO:
Ilaria,donna eclettica dalle mille risorse.
Medico per professione e scrittrice per passione.
Ma allo stesso tempo anche speaker radiofonica,consulente editoriale e sempre attiva sui social.
A volte mi chiedo come faccia a fare tutte queste cose contemporaneamente:
le ci vorrebbero giornate di 48 ore e,infatti,spesso non dorme la notte.
Sono entrata in contatto con lei lo scorso anno,proprio grazie a questo mio blog,
ed è stata sicuramente una delle conoscenze migliori che mi abbia portato il 2017,
sia a livello letterario che umano.
Perchè,essendoci poi scambiate l'amicizia su Facebook e avendo avuto modo di parlare in privato,
ci siamo accorte di essere simili sotto tanti punti di vista,
tanto da poterci quasi considerare gemelle siamesi separate.
E' con questo suo libro che apro,quindi,il mio anno di letture e recensioni.
Un ebook di poche decine di pagine che si legge in un battibaleno e tratto dal suo omonimo blog "Se è porno,tolgo"
(espressione usata spesso su Facebook dove,si sa,la tolleranza morale è molto molto bassa e basta davvero un niente per vedersi bannare una foto o un post con la motivazione "contenuto pornografico!) e ricco di un umorismo che un pò ricorda la Littizzetto ma che,allo stesso tempo,
offre uno spunto di riflessione su come ci siamo ridotti,su come si sia ridotta la società odierna.
In ogni capitolo,e con un aforisma personale finale che riassume il tutto,
Ilaria descrive i cosiddetti fenomeni del web:
personaggi con cui,chi frequenta i social,è abituato a imbattersi ogni giorno.
Perchè,si sa,davanti a una tastiera e allo schermo di un pc,ci si sente liberi,in diritto e,troppe volte,anche in dovere di dire la propria,su ogni argomento,in qualsiasi momento.
Per non parlare di quelli che,ormai archiviata la buona Marta Flavi e la sua "Agenzia Matrimoniale",vanno su internet per trovare la compagna di vita,rimorchiare o anche peggio.
Quindi,ecco il tizio che pensa di conquistarci mandandoci foto del proprio membro,in erezione ovviamente!
Erezione che,manco a dirlo,gli stiamo procurando noi interlocutrici,col nostro charme e la nostra bellezza.
E poco importa se quella foto/quelle foto non sono poi altro che un copia e incolla che il Rocco Siffredi de noantri fa da un profilo femminile all'altro.
Ci sono poi quelli che,almeno una volta a settimana,annunciano a gran voce,la famosa quanto temuta (come no!) "pulizia dei contatti".
Oppure,e in questo caso sono chiamate in causa soprattutto le donne,giovani o meno giovani che siano,che,credendo di apparire più "faighe",
postano selfie talmente photoshoppati e "filtrati" da sembrare "l'apparizione della Vergine Maria in quel di Medjigorje".
Poi,a seguire, i piccioncini innamorati che pubblicano,ognuno sul proprio profilo,canzoni smielate e post in stile "Trottolino amoroso du-du-du-da-da-da" che poi,che ve lo dico a fare,si "cuorano" a vicenda.
E qui,dopo "petaloso",è stato creato il nuovo neologismo "cuorare".
Il bello di tutto ciò è che,essendo amica di Ilaria e avendo anche diverse conoscenze in comune con lei,ho potuto dare un nome e un volto a parte delle persone a cui i capitoli sono stati dedicati.
Anzi,ho notato,con mio sommo divertimento,che,a un certo punto,ha riportato anche un'espressione ironico/sarcastica da me utilizzata per definire uno di questi "fenomeni" (da baraccone,mi verrebbe da aggiungere).
Con l'ironia e l'intelligenza che la contraddistinguono,Ilaria è quindi riuscita,in poche pagine,a fare un'acuta analisi degli stereotipi che vagano nella nostra bislacca società (perchè non è stata una grande genialata chiudere i manicomi,caro il mio Basaglia!),
e a dar vita a un manualetto tanto divertente quanto utile.
IL MIO VOTO:
Come riuscire,in poche pagine, a descrivere con ironia,sagacia e una punta di sarcasmo,
gli stereotipi più comuni sul web e,in particolar modo,sui social.
Assolutamente consigliato!
E non lo dico solo perchè Ilaria è un'amica.
Sto libriccino fa davvero sorridere e riflettere allo stesso tempo.
LA SCRITTRICE:
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