LA TRAMA:
Perchè amare diviene amare troppo?
E quando questo accade?
Perchè le donne,a volte,pur riconoscendo il loro partner come inadeguato o non disponibile,non riescono a liberarsene?
Mentre sperano o desiderano che lui cambi,di fatto,si coinvolgono sempre più profondamente in un meccanismo di assuefazione.
"Donne che amano troppo" offre una casistica nella quale sono lucidamente individuate le ragioni per cui molte donne si innamorano dell'uomo sbagliato e spendono inutilmente le loro energie per cambiarlo.
Con simpatia e competenza professionale Robin Norwood indica un possibile itinerario verso la consapevolezza di se stessi e verso l'equilibrio dei sentimenti.
IL MIO GIUDIZIO:
Ero convinta di aver già letto questo best seller una ventina di anni fa ma credo di essermi confusa con qualche altra opera:
questo libro,una volta letto,è impossibile dimenticarselo.
Un manuale di self-help veramente utile,non di quelli pieni di frasi fatti e luoghi comuni e,
nonostante sia stato scritto oltre 30 anni fa,è ancora assolutamente attuale.
Un vademecum con un linguaggio semplice e chiaro che squarcia il velo di Maya,
che fa aprire gli occhi e fa prendere atto a chi,come me,ama troppo e male,
dei comportamenti sbagliati e perniciosi che si mettono in atto in una relazione con uomini anaffettivi o problematici in cui,troppo spesso,finiamo per imbatterci.
Analizzando diverse storie di pazienti che si sono rivolte alla scrittrice,
psicoterapeuta specializzata in problemi relazionali,
viene dimostrato come le dipendenze affettive siano in tutto e per tutto paragonabili alle altre dipendenze,quali quella da cibo,da alcool o da sostanze stupefacenti;
quali siano le cause scatenanti e,soprattutto,come uscirne.
Secondo l'autrice,le ossessioni amorose sono sempre riconducibili a un'infanzia difficile e travagliata,vissuta con genitori incapaci di svolgere in modo adeguato il loro ruolo.
Una bambina che non è stata amata,che non ha avuto una giusta "educazione affettiva" ma è comunque "affamata d'amore",
non è in grado di discernere il pericolo e si butta a capofitto in storie che qualsiasi altra persona emotivamente più equilibrata eviterebbe come la peste.
Allo stesso tempo,tenta di rimettere in scena,di replicare,una situazione già vissuta per cercare e con la speranza,inconsciamente,di "vincerla"ed elaborarla:quella dell'amare senza essere amate.
Perchè,per quanto certi contesti ci facciano stare male,ci sono comunque familiari (la cosìddetta "zona comfort") e preferiamo soffrire in un ambiente conosciuto che correre il rischio di star bene in qualcosa che ci ignoto.
Inoltre,i patimenti che queste relazioni comportano,sono,molto spesso,una sorta di alibi ed un antidoto per non affrontare i problemi che abbiamo con noi stesse e che temiamo di affrontare.
Come ci spiega chiaramente la Norwood,non è possibile costringere qualcuno ad amarci,
nè possiamo in nessun modo cambiare chi non ha nessuna intenzione nè voglia di farlo.
Questo sforzo nel voler modificare l'altrui volontà,comporta un inutile spreco di energie che potremmo impiegare per cambiare l'unica persona che davvero siamo in grado di cambiare:noi stesse.
Invece che "amare qualcuno tanto da soffrirne,dobbiamo imparare ad amare noi stesse tanto da non soffrire più".
In parole povere,imparare ad amarsi per amare meglio ed essere amate da persone più sane e mentalmente stabili.
Tutto molto bello nella teoria ma molto difficile da mettere in pratica perchè,comunque,si può sempre tendere al miglioramento ma non ci si può certo snaturare totalmente:
chi è nato tondo,si sa,non può morire quadrato.
E chi,come me,è nata con la sindrome della crocerossina non potrà mai diventare un'egoista totalmente incentrata su se stessa e sui propri desideri.
Questo libro offre,comunque,molti spunti di riflessione e può essere un ottimo appiglio per i momenti di sconforto che qualunque donna che ama troppo (e male) tende inevitabilmente ad avere.
IL MIO VOTO:
Ottimo manuale di self-help.
Un libro che ogni donna dovrebbe leggere,in particolar modo chi,come me,tende ad idealizzare l'uomo di cui è innamorata e ad annullarsi totalmente per lui.
LA SCRITTRICE:
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