lunedì 13 marzo 2017
"Ragione e sentimento" Stefania Bertola (2017)
LA TRAMA:
La morte improvvisa di Gianandrea Cerrato,valente avvocato penalista,oltre a privare una moglie del marito e 3 figlie del padre,ha delle conseguenze del tutto inaspettate.
Da un giorno all'altro le 4 donne si trovano a dover riorganizzare la loro vita.
Ed è Eleonora,la figlia maggiore,a cercare il modo di mandare avanti quella famiglia di femmine "variamente deragliate".
Mentre la piccola Margherita vive in una dimensione parallela,
Eleonora e Marianna sono divise da una visione opposta dell'esistenza e dell'amore:
Marianna legge Shakespeare e crede nell'amore assoluto.
Eleonora,invece,impegnata com'è a sbarcare il lunario e ad arginare la follia collettiva,non è affatto sicura di sapere cosa sia,veramente,l'amore.
Intorno a loro si muove il mondo,con le sorprese,l'allegria,l'inganno.
La ragione e il sentimento.
Perchè quella è una delle grandi battaglie che ci tocca combattere nella vita.
Non proprio tutti,perchè esistono esseri fortunati senza ragione,o senza sentimento.
Ma la maggior parte di noi ne ha un pò dell'una e un pò dell'altro e non sempre riesce a farli coesistere pacificamente.
Quindi si lotta:
si lotta da sempre e si lotterà per sempre.
Per questo motivo,tra tutti i romanzi di Jane Austen, "Ragione e sentimento" è quello più adatto a essere periodicamente riscritto,scandagliandolo dentro il tempo e i secoli che passano.
Stefania Bertola l'ha fatto in modo irresistibile,con l'umorismo e la maestria che le conosciamo da sempre.
IL MIO VOTO:
Ammetto (orrore,per un'accanita lettrice come me!) che,non solo non mi sono mai cimentata con il classico "Ragione e sentimento" della Austen,ma,
fino a ieri sera,ne ignoravo completamente la trama.
Così come ho acquistato l'ultimo romanzo della Bertola,senza sapere di cosa trattasse.
I racconti di questa deliziosa autrice,infatti,li compro a scatola chiusa perché so con certezza che non mi deluderanno.
Solo in un secondo momento,a lettura ultimata,
ho dato una scorsa su Google al riassunto dell'opera originale e ho scoperto che il titolo non è casuale:
trattasi proprio di una rivisitazione moderna e italianizzata del romanzo della Austen.
I nomi delle figlie sono uguali( Eleonora,Marianna e Margherita vs Elinor,Marianne e Margaret) e anche gli eventi narrati,in linea di massima,sono gli stessi,solo con un tocco di ironia in più.
Le protagoniste principali sono Eleonora e Marianna ( Margherita,con i suoi 15 anni,vive praticamente in una realtà parallela,fatta di sogni e di incontri con i George Harrison e Paul McCartney dei tempi che furono).
Marianna,con la sua passione per i sonetti di Shakespeare e l'idea di un amore vero e assoluto a cui far dono della sua verginità ( a 24 anni!!!), è l'emblema del sentimento.
Eleonora,intenta a tirare la carretta della sua sconclusionata famiglia e a vivere le sue disavventure amorose con imperturbabile distacco e indifferenza (salvo poi chiudersi in bagno a piangere),rappresenta la ragione.
Ci sono poi una serie di strampalati personaggi comprimari (fra cui Clotilde Castelli,una vecchia conoscenza per chi ha letto anche "Ragazze mancine") i quali hanno comunque un ruolo rilevante nella narrazione,perchè,come ci spiega l'autrice stessa:
"Nelle storie di noi umani ci sono persone che non sono protagoniste ma contribuiscono a determinare il nostro destino".
Una storia divertente ed esilarante,come tutte quelle di Stefania del resto,
leggera e frizzante come acqua fresca in un giorno d'estate,
ma mai banale,che si legge in un battibaleno e che conferma ancora una volta la Bertola come una delle migliori scrittrici di narrativa contemporanea del momento.
IL MIO GIUDIZIO:
Una rivisitazione modernizzata,italianizzata ed in chiave ironica dell'omonimo romanzo di Jane Austen dove vengono messe in risalto le (talvolta comiche)disavventure e problematiche pratiche e sentimentali di 3 giovani sorelle cadute in disgrazia dopo l'improvvisa morte del padre.
Un'altra divertente chicca partorita dalla fantasiosa mente di Stefania Bertola.
Consigliato!!!
LA SCRITTRICE:
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento