martedì 16 dicembre 2014
"Di impossibile non c'è niente" Andrea Vitali (2014)
LA TRAMA:
Proprio davanti alla casa del bambino Gelso c'è un bosco meraviglioso,
dove i pupazzi di neve resistono per giorni,
nascono certe fragoline insapori ma bellissime e gli alberi vegliano sui cespugli.
Ma adesso il bosco è in pericolo:
vogliono abbatterlo per costruirci case,altre case e ancora case,
come se non fossero abbastanza quelle che stanno soffocando impietose la natura tutto intorno.
Per Gelso c'è solo una speranza:
scrivere una lettera agli unici che conoscono bene il valore delle cose semplici,
quelle che sanno fare la gioia dei bambini:
i personaggi della tradizione.
Ma i tempi sono cambiati e i 7 nani,il topolino dei denti,la cicogna che porta i bambini,Babbo Natale e tanti altri hanno ormai scelto di ritirarsi,
dimenticati da tutti,
a respirare l'ultima aria buona nel tranquillo ospizio Vistalago.
Riuscirà il richiamo disperato di un bambino a far scattare in loro l'antico orgoglio?
C'è veramente ancora spazio per loro in un mondo tecnologico in continuo cambiamento?
Andrea Vitali incanta i lettori bambini e quelli che lo ridiventeranno leggendo questa favola moderna allegra e delicata ma che tocca temi profondi come l'importanza della tradizione e dell'amore per la natura.
Una storia magica che ha la grazia della fiaba e la forza di un romanzo.
IL MIO GIUDIZIO:
Questa volta,come era già successo lo scorso anno con "Come fu che Babbo Natale sposò la Befana",il Vitali mette da parte carabinieri,prevosto,perpetua e podestà,per regalarci una nuova,moderna favola natalizia;
senza però far mancare al lettore il suo inconfondibile stile fresco,accattivante divertente ed esilarante (solo lui poteva riuscire a trasformare "Il Corriere della Sera" in "Il Portiere della Sfera" o il "Sole 24 Ore" in "Sole Infinite Ore"!!!)
La storia si svolge all'Ospizio Vistalago (sarà mica,per caso,sulle sponde di Bellano,questo ospizio??!!),
gestito dalle ultracentenarie Suor Suprema, Suor Sordina,Suor Vedetta ,Suor Cuccetta ( pure stavolta,per quanto riguarda i nomi,ha dato il meglio di sè!)
e con l'aiuto del forzuto tuttofare Ercole.
Qui,storditi e surclassati dal consumismo e dalle nuove dilaganti tecnologie che hanno portato anche i bambini a perdere la loro proverbiale ingenuità,
si sono ritirati a pensione Babbo Natale,la Befana,la Cicogna che porta i bambini,il Topolino dei denti e tanti altri storici personaggi della tradizione.
Ma un giorno il postino Mercurio (come si può notare,ha un cast altisonante questo romanzo!) consegna a Babbo Natale una lettera nella quale un ragazzino di nome Gelso,
che ancora confida nell'omone dal cappotto rosso e dalla barba bianca,
lo supplica di salvare il bellissimo bosco di fronte a casa sua e di fare in modo che esso non venga abbattuto per costruirvi "case,condomini,ville,villette,villone e villace".
Riuscirà il nostro eroe,insieme alle sue fidate renne e agli altri amici dell'ospizio a realizzare il sogno del piccolo Gelso?
Ma soprattutto,questi folcloristici personaggi,sono davvero convinti di voler definitivamente tirare i remi in barca e di smetterla di allietare l'infanzia dei bambini che verranno?
Un romanzo breve,che si legge nel giro di un'ora,caratterizzato da capitoli corti,
ognuno dei quali inizia con un disegno che ne riassume il contenuto;
a tratti fantasioso,a tratti ironico e a tratti poetico.
Personalmente non sono un'estimatrice delle tradizioni e ammetto di preferire il Vitali della "commedia umana",che ambienta le sue storie in una Bellano degli anni '40 ma "Di impossibile non c'è niente" è comunque una delicata fiaba natalizia che dimostra ancora una volta la poliedricitá dell'autore,capace di ammaliare con la sua scrittura sia grandi che piccini.
IL MIO VOTO:
Un Vitali "alternativo" che ci fa sognare e ci fa tornare per un attimo bambini con una moderna favola natalizia.
Carino.
* DISCRETO *
LO SCRITTORE:
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