martedì 28 ottobre 2014

"Il barone rampante" Italo Calvino (1957)




LA TRAMA:
"Il barone rampante" è la storia del barone di Rondò che,ragazzo,s'arrampica per una bizza su un albero e decide di non scendere più a terra e,d'albero in albero,caccia,combatte,studia e amoreggia.
L'azione fantastica ha per sfondo un tardo 700 pieno di fermenti storici  e culturali,e culmina con la Rivoluzione Francese,le guerre napoleoniche e le Restaurazione.
V'intervengono briganti,pirati barbareschi,gesuiti,frammassoni, dame galanti,sanculotti,cosacchi e,in ultimo,Napoleone in persona.


IL MIO GIUDIZIO:
Un altro grande classico della letteratura contemporanea che in genere viene letto durante l'età scolastica ma con cui,all'epoca,non mi ero cimentata.
A dire il vero conosco poco anche lo scrittore in sè:
ai tempi delle elementari,sull'antologia scolastica,avevamo qualche stralcio di "Marcovaldo" (Marcovaldo e i funghi!) ma oltre quello non sono mai andata.
Ho pensato che un autore alla stregua di Italo Calvino non potesse però mancare nella mia biblioteca personale e ho deciso di cominciare proprio da questa opera,di cui conoscevo,a grandi linee,la trama.

La storia,che ha luogo in un paesino della Liguria, ci viene raccontata da Biagio Piovasco di Rondò il quale ci narra la vicende di suo fratello maggiore Cosimo (detto Mino) che,a 12 anni,il 15 Giugno 1767,dopo un rimbrotto ricevuto dal padre per non aver voluto mangiare un piatto di lumache,abbandona il desco famigliare per arrampicarsi su un albero in giardino.
Da quel momento non rimetterà mai più piede a terra e,come un Tarzan cittadino,trascorrerà il resto della sua esistenza saltando di ramo in ramo,di pianta in pianta.

Per quanto possa sembrare bislacco e surreale,in realtà questo romanzo offre molti spunti di riflessione.

Mino,così caparbio nel voler restare abbarbicato agli alberi,lontano,ma non troppo,dalla sua alquanto strana famiglia e dalla società,mi ha fatto pensare a un antesignano dei nerd,quei ragazzi che,al giorno d'oggi,si rinchiudono in camera e comunicano col mondo solo tramite i social network.

Ma,allo stesso tempo,è anche il simbolo del rivoluzionario anticonformista,perchè rinuncia agli agi e alle imposizioni per vivere la vita che gli è più consona.

Negli oltre 50 anni trascorsi in cima agli alberi,Cosimo non ha certo modo di annoiarsi:
va a caccia,scrive,legge,protegge la città dai briganti (anche se,con uno di loro,tale Gian dei Brughi arriverà a stringere un rapporto di amicizia),combatte contro i pirati,si dà alla politica e alla massoneria.

E non disdegna nemmeno l'amore carnale:

fra le tante amanti "conosciute" (termine che l'autore usa per definire l'atto sessuale...ma d'altra parte il libro è stato scritto quasi 60 anni fa e non si poteva certo essere tanto espliciti!) e da cui avrà anche alcuni figli illegittimi,soltanto 2 riusciranno veramente a conquistargli il cuore:
la spagnola Ursula e la marchesina Viola,un tempo sua compagna di giochi e poi ritrovata casualmente in età adulta.
Sarà proprio quest'ultima,con il suo carattere viziato,volubile,altezzoso,egoista e capriccioso a ridurlo quasi alla pazzia.

Ma,per quanto pazzo e in avanti con gli anni,non verrà meno alla promessa di non rimettere mai più piede sul suolo terrestre.
Infatti non lo rimetterà,nemmeno da morto,perchè,sentendo approssimarsi la fine,troverà il modo di andare in cielo senza toccare il terreno.
Del resto,un uomo che ha trascorso l'intera sua esistenza per aria,avrebbe mai potuto sopportare di trascorrere l'eternità sottoterra?

"Il barone rampante" è un romanzo che scivola via come acqua fresca:
ironico,accattivante,divertente,si legge in un battibaleno perchè,a ogni capitolo che finisce,si ha subito la voglia di passare al successivo per vedere come va a finire.

L'unica pecca,a mio avviso,sono le mancate traduzioni,a piè pagina,dei dialoghi (e ce ne sono diversi) in francese,tedesco e russo.
Personalmente con il francese non ho avuto problemi ma non sono riuscita assolutamente a tradurre il tedesco e il russo e questo può causare problemi di comprensione del testo.

Tuttavia,esclusa questa piccola mancanza,è un'opera talmente originale e particolare che merita assolutamente di essere letta


IL MIO VOTO: Un classico un pò surreale ma divertente.Merita di essere letto.
* MOLTO BUONO *

LO SCRITTORE:



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