giovedì 20 dicembre 2012

Diego Dalla Palma

Ci sono momenti,nel corso dell'esistenza
durante i quali le corse x arrivare ai traguardi sono particolarmente massacranti.
Portano il fiatone,l'affanno,la tachicardia,la spossatezza e,a volte,lo sfinimento.
Li conosco bene questi xiodi,queste corse e queste gare.
Quante ne ho fatte!
Quasi nessuna vinta,purtroppo.
A volte,mi sono piazzato in ottime posizioni,questo sì,ma le vittorie sono state rare.
Mi consola sapere che mi sono misurato con lealtà,coraggio,tenacia e testardaggine.
Spesso,ci si deve accontentare di qualche posizione discutibile,ma fa niente:
l'importante sta nell'esserci,nel correre,nel misurarsi con fierezza.
A volte,lo confesso,mi è capitato di cadere + rovinosamente del solito.
Ricordo ce gli altri,molti,passavano sopra il mio corpo:
chi colpiva la testa,chi gli arti,chi il cuore.
Sono rimasto così,affranto,dolorante e rannicchiato x un pò di tempo.
Sentivo solo l'indolenzimento delle parti colpite da chi aveva fatto scempio di me e percepivo,forte,
il dolore acuto della mia anima che nessuno voleva levare in alto x proteggerla dal fango.
Così,purtroppo,è rimasta a terra,sporca,ferita e calpestata.
L'ho raccolta io.
L'ho lavata,asciugata,rinfrescata,dipinta di rosso smagliante e rimessa dov'era.
E ho ripreso a correre.
Come sempre.
Come ieri.
Come oggi.
Come domani.
Finchè si campa.
Finchè si sta qui.
Perchè fermarsi finchè si è in vita è ben peggio della morte fisica.

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Il mio pulpito è stata la strada.
A volte fangosa,a volte soleggiata.
A volte invasa dalle tenebre.
A volte illuminata dai tenui riverberi di lampade rette da qualche anima buona.
Mai,quella strada,asfaltata!
C'è stato,sì,chi voleva rendermela + agevole.
Non ho voluto.
L'ho preferita ghiaiosa,con quei sassi che mi devono far sentire il cammino.
Quei sassi grandi e piccoli che,quando mi fermo,stanco e affaticato,
rappresentano i piccoli trofei dei piccoli traguardi di questa mia vita.
Mai comoda,come la tua,in fondo.
Fuori la sciabola,amica!
Buttalo,il fioretto!
Via,via!
E falla ben vedere la tua sciabola!
Falla luccicare di giorno e di notte,sotto gli occhi di chi ti incontra.
Che ti vedano,i tuoi denigratori!
Che ti temano gli sfruttatori!
Sciabola,quindi:x far capire che sei pronta a lottare!
Per non diventare fantasma prima del tempo!

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Non lasciarti vivere la vita addosso,
via i dubbi,le paure,la vulnerabilità quindi.
Lasciati prendere la mano dalla realtà quotidiana,
non curarti degli sciocchi che vivono di schiocchi pregiudizi.
Leggi ciò che credi,
ascolta la musica che credi e frequenta le xsone che senti di frequentare.
Scruta serenamente,come hai sempre fatto,
tutte le tonalità della tua saggezza.
E vedrai che colori.
Meglio il silenzio delle proprie consapevolezze
che il banale cianciare di chi ci vuole cambiare.
Il silenzio,in fondo, è il + profondo dei sentimenti.

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