"Da piccola avevo un criceto che tenevo in camera con me,nella sua gabbietta.
Passava il tempo a mangiare,bere e dormire,e il massimo del suo spasso era girare sulla ruota. Perché non conosceva altro ,perché nessuno apriva la porta della sua gabbia e gli dava la possibilità di spaziare in un prato,come e dove lo avrebbe portato il suo istinto. Se oggi penso alla mia vita,realizzo che è un po’ così:non avevo il coraggio di uscire dalla gabbia e non vedevo altro che sbarre e qualche patetica ruota su cui fare un giro. Chissà,magari stavo male anche x questo. Perché non ci fidiamo? Né di noi stessi né della vita?” “Perché non ci vediamo da fuori…prima tu avevi un solo colore e un solo tono:eri triste,contratta,pallida. Da quando ci siamo conosciuti invece sei un’altra. E io volevo e voglio quell’altra.Che poi sei tu,la vera te stessa. Quella che ora mi guarda con i suoi occhi fondi e pieni di calore,che mi ipnotizza con le labbra morbide e piene e con la cioccolata che le cola sul mento e sulla maglietta!” |
venerdì 21 dicembre 2012
Frasi dal racconto "Incontro" di Chiara Tozzi
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