Quando moriamo,non possiamo portare niente con noi,né il denaro,né la casa,né l’auto,né la persona amata,né la nostra famiglia.
Neanche i vestiti e gli anelli che abbiamo indosso possiamo portare.
Quello che possiamo portare,invece,sono i ricordi,tanti da non poterli tenere tutti.
Sicuramente ci saranno anche brutti ricordi.
Però,forse,quando moriamo,anche quelli si trasformano in bei ricordi.
E,mi domando,accumulare bei ricordi,non è forse la sola cosa che possiamo fare nella vita?
Gli unici che possono rovinare la nostra immagine,o disegnarne una tutta nuova,siamo proprio noi stessi,e nessun altro.
Penso che ci siano 2 categorie distinte di persone ricche.
Ci sono quelle che,grazie alla tranquillità che deriva dal loro denaro,tirano fuori la parte migliore della propria personalità.
E quelle che fanno l’opposto.
Ci si può affezionare a qualcosa con la stessa rapidità con cui si dimentica.
Bisogna vivere il presente dandogli importanza,esattamente come la si dà ai ricordi.
Penso che per ognuno di noi esistano luoghi in cui succedono cose importanti.
Penso che ogni contatto con forme di vita diverse da noi aggiunga un buon sapore all’esistenza.
La tavola è come una tela dipinta che ci insegna che “oggi”è una volta sola.
L’immagine dipinta svanisce alla fine della giornata,ma il suo ricordo resta scolpito nella mente delle persone che erano sedute al nostro stesso tavolo.
E’ qualcosa che i soldi non possono comprare e che resta proprio in quanto svanisce.
La vita è fatta di piccole felicità insignificanti,simili a minuscoli fiori.
Non è fatta solo di grandi cose,come lo studio,l’amore,i matrimoni,i funerali.
Ogni giorno succedono tante piccole cose,tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle.
E tra di esse si nascondono i granelli di una felicità appena percepibile,che l’anima respira e grazie alla quale vive.
Abbiamo fatto bene a partire,cercando di far andare tutto nel verso giusto,piuttosto che immaginare scenari negativi,farci prendere dall’ansia e desistere perché avevo dimenticato delle cose,perché non sapevamo come sarebbe andata a finire,o per la paura di essere coinvolti in qualche incidente.
Per fortuna non ci siamo innervositi né bloccati,e abbiamo avuto la meglio su quei brutti pensieri.
In fondo si vive solo quando si creano ricordi…questo pensavo mentre,esausta,mi dicevo che avevo fatto bene a partire.
Ogni persona porta una storia dentro di sé.
Il numero di telefonate che questa persona fa consecutivamente,il numero delle volte in cui riceve un rifiuto,quello delle volte in cui viene rimproverata per non essere riuscita ad aggiudicarsi un cliente,la paga che riceve dalla ditta per ogni ora di lavoro,l’instabilità finanziaria dell’azienda….non so spiegarlo bene,ma non riesco a togliermi dalla mente l’idea che si dimentichino troppe cose importanti.Compresi i sentimenti delle persone.
Dopotutto è il mondo,è la grande società di oggi a funzionare in questo modo.
Ogni professione ha la sua utilità,è nata perché ce n’era bisogno,e quando non sarà più così,sparirà.
Ma questa persona,che tutti i giorni lavora con una voce da morto,nel privato,quando arriva la sera,sa rilassarsi come un essere umano?
Riesce a ridere con tutto il cuore?
Per questo nessuno fa più bambini:perché le preoccupazioni sono di più delle cose piacevoli e divertenti.
Ma se si prova soltanto ansia all’idea di mettere al mondo le generazioni successive alla propria,si parte col piede sbagliato.
Cosa costruiranno i giovani delle prossime generazioni,se partono da una situazione che permette loro di vedere solo le cose peggiori?
In che modo affronteranno i cambiamenti?
Questa è la grande sfida degli anni a venire.
Un giorno mi sono domandata perché ai miei cani dessi del cibo per cani,quando poi buttavo gli avanzi dei miei pasti.
Oggigiorno tutti credono che la vita media dei cani si accorcia se mangiano cibi diversi da quelli prodotti espressamente per loro.
Però poi ho pensato fosse assurdo buttare via gli avanzi delle cose buone che noi uomini abbiamo mangiato e poi andare a comprare cibo per cani,così come è assurdo imporre solo ai cani l’obbligo di una lunga vita,quando noi stessi ci curiamo di più di vivere felicemente che di vivere a lungo.
Non è proprio questa la vita?
La felicità in mezzo a qualsiasi sofferenza,come una benedizione che ci viene dal mondo intorno.
Gli esseri umani non potrebbrero vivere se non ci fossero dei momenti di felicità come questi.
La mattina è mattina e la sera è la sera…e alle cose di domani,penserò domani!
La vita è una sola e ogni persona è unica.
E’ la cosa più importante di tutte,eppure troppo spesso ce ne dimentichiamo.
Non siamo nati solo per mangiare,né per guadagnare denaro,né per starcene senza far nulla,né per lasciare eredi,né tantomeno per invecchiare.
Non siamo invece venuti al mondo perché dentro di noi brucia la fiamma di una passione?
Per fare fino in fondo le cose per cui siamo portati?
Non siamo qui,adesso,per amare i nostri cari e creare tanti bei ricordi e portarli con noi fino a quando moriremo,senza rimpianti?
Non siamo nati per lavorare incessantemente,carichi di rabbia,senza fermarci mai,con la sensazione che ci manchi qualcosa,come se avessimo buttato via la nostra vita,mentre ci affrettiamo verso la morte in preda a un senso di inadeguatezza.
Proviamo a trascorrere del tempo con gli amici o con la nostra famiglia,semplicemente,ripensando alle cose che abbiamo visto durante la giornata,raccontandocele.
Lavoriamo il minimo indispensabile,concediamoci qualche errore,e se qualche volta otteniamo dei buoni risultati consideriamoli come il nostro piccolo motivo di orgoglio.
Cerchiamo di ridurre il tempo passato a guardare cose che non vogliamo guardare e a fare le cose che preferiremmo non fare.
Limitiamo le ore trascorse inutilmente.
Però smettiamola di affannarci per diventare qualcuno a tutti i costi,per prendere iniziative,non ce n’è bisogno.
Rallentiamo il ritmo,e prima di addormentarci ripensiamo a ognuna delle cose che abbiamo fatto.
Sentiamoci grati per aver trascorso una giornata in salute,per la pace,per avere una famiglia,semplicemente.
Ascoltiamo il nostro cuore.
Il nostro tempo appartiene soltanto a noi e così pure il nostro corpo.
Ognuno di noi ha un modo soltanto suo di agire,diverso da tutti gli altri.
Ricordiamocene.
Dove non c’è speranza non c’è neanche vita.
Ciascuno ha in sé una grande forza,qualcosa per la quale le altre persone pensano:
“Per fortuna che ci sei”.
La chiave di tutto è solo dentro di noi.
Ciascuno è il migliore ed è il più grande amico di se stesso.
Sono certa che se tendiamo l’orecchio ad ascoltare la voce del nostro istinto,ritroveremo noi stessi.
E una volta che si sarà verificato questo incontro,ognuno di noi con la sua grande forza illuminerà la vita di ogni giorno e chi gli sta vicino.
Tutte le cose di questo mondo un giorno non ci saranno più.
E non importa quanta voglia avremo di andare:non si potrà più andare.
E allora in questa vita voglio accumulare tantissimi ricordi.
Ogni mattina mi sveglio e appena guardo il bambino che dorme accanto a me,anche lui socchiude gli occhi.
Poi vede il mio viso e sorride.
Un sorriso nel primo volto incontrato al mattino è un benvenuto al giorno che inizia.
E’ meraviglioso.
Ogni giorno mi emoziono e mi sorprendo per qualcosa che avevo dimenticato.
Una volta,in un passato lontano che non è più nei miei ricordi,anche per me il mattino era l’inizio di qualcosa di bello,il ritorno in vita dopo una piccola morte.
La magia tiene sempre la porta aperta.
Davverom,sempre.
Trovarla,dipende solo da noi.
E’ una piccola felicità sapere che riesco a provare commozione e nostalgia nei confronti delle cose belle che da bambina non avevo capito.
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