Era davvero strana la memoria, a volte sembrava agire come prestigiatore: scuoteva il cilindro e tirava fuori istantanee che si credevano dimenticate per sempre.
Qual è il lato pratico della poesia? Nessuno. La poesia non serve a niente, non ci dà da mangiare e non ci permette di costruire case, come fa la geometria, non ci guarisce neanche dalle malattie. Certo che si potrebbe vivere senza poesia e forse si starebbe anche meglio. Guardati intorno, credi che determinate persone abbiano bisogno della poesia per vivere? O piuttosto di un marito sciocco e ricco da spennare come un pollo? Loro non si chiederanno mai cos'è la poesia, né cos'è la morte. Non avranno mai inquietudini, paure, incertezze, la loro vita sarà come quella di un'ochetta di plastica che galleggia in una vasca da bagno. Tranquilla, protetta e senza orizzonti. Vivranno sicuramente meglio di me, di te, ma è veramente vita, quella? Una vita da desiderare? Una vita che ti fa dire, sul letto di morte: è stata comunque una straordinaria avventura? O invece non è un simulacro di vita? Cos'è la vita senza mistero, e senza la volontà di affrontarlo, se non un'ininterrotta landa di sbadigli?
Voglio che la mia vita sia duttile e luminosa come il vetro prima di prendere forma.
Fare le cose con passione, è come vivere la propria vita sulla musica di un valzer, seguendo la grazia del ritmo. Tutto diventa più facile.
Animale. Cosa è davvero un animale? Nello spregio dell'uso comune, si scordava troppo facilmente l'essenza di quel termine. Anima. Sì, l'animale era qualcuno che possedeva l'anima. Non era altrettanto certa che si potesse dire la stessa cosa della maggior parte degli esseri umani.
A lei non era rimasto che ritagliarsi un angoletto nel quale tentare di sopravvivere.
Sapeva che quella forma di acuta percezione di tutto che hanno i poeti, prima di essere un dono, è una incredibile fonte di sofferenza.
Nessun commento:
Posta un commento