lunedì 11 febbraio 2019

Frasi dal libro "Isola di Neve" di Valentina D'Urbano

Sei il mio ricordo più vivo, il solo a cui abbia mai voluto aggrapparmi.

"Era troppo facile,vero?"
"Cosa?"
"Troppo facile fare qualche domanda e trovare subito la risposta"

Lo so che è morto da tanto tempo ma non cambia niente.
Lei lo ama e non lo dimentica.

Non è lo strumento che fa la musica.
E'chi lo suona.

Sentì una sensazione di scollamento e di inspiegabile sollievo, come essere tornati a casa dopo tanti anni.

C'era come una patina opaca che si sollevava dalle cose, scoprendole in tutta la loro brillanteza e rivelandone il colore reale.

L'amore è un barile pieno.
Le prime quattro dita sono cioccolato.
Il resto è merda.
E lo quel cioccolato nel barile lo avevano divorato subito,con foga,come se non dovesse finire mai.
Poi s'erano ingozzati di merda,fino a raschiare il fondo.

"Perchè ti ha lasciato?"
"Perchè sono uno stronzo"
"E ci ha messo tutto questo tempo per capirlo?Io l'ho capito la prima volta che ti ho visto"

Noi ci conosciam poco ma mi sembr il tipo capace di fare del male solo a te stesso.

Lui non c'era più ma i muri rimanevano.
Sgretolati,a pezzi,ma rimanevano.
E custodivano storie.
Le raccontavano a chi sapeva ascoltare.

E'meglio sentire la nostalgia dei posti in cui sei stato felice,piuttosto che di quelli in cui hai avuto paura di morire.

Hai voglia di bere?
E allora bevi,sai che me ne frega.
Ubriacati,sentiti male.
Se è questo il tuo modo di risolvere i problemi,fallo.
Che me ne fotte.

Gli piaceva la piega indolore dei pensieri quando li annegavi nell'alcool.
Perdevano i denti,smettevano di mordere.

Meglio da sola che con gente che non fa altro che trattarmi male,dalla mattina alla sera.

Tanta gente non mi crede ma io non vado in giro a inseguire i fantasmi.

Se ami davvero qualcosa la ami a tal punto da farti del male.

Aveva capito subito che era ombrosa e aggressiva,che conosceva la paura,che qualcuno le aveva insegnato la diffidenza.

"Tuo padre è un pescatore?"
"Mio padre è sempre ubriaco"
"Non è una lavoro,essere sempre ubriaco"

C'erano cose di cui lui non voleva parlare.
Cose che lo tormentavano.

Prigioniera di tutto,libera di niente.

Per un sacco di tempo ho pensato che prima o poi mi sarei ammazzata.
Mi sarei buttata dalla scogliera.
Adesso non lo penso più.
Adesso non ho più voglia di ammazzarmi.
E'meglio,è peggio,chi lo sa.
So solo che adesso mi va di vivere.

Di solito dormo.
Ma sento i tuoi passi quando arrivi.
Sento il modo in cui smuovi le onde e la sabbia.
Allora capisco che sei arrivata e mi sveglio.

Lui l'aveva toccata nella testa.
Aveva acceso qualcosa,una piccola scia di luce dentro un abisso buio.
La prima stella della sera che accendeva pian piano tutte le altre.
E le stelle,si sa,guidano le navi e non si spengono.
Era un marchio da cui non si poteva tornare indietro.

Dentro di te lo sai.
Lo sai che da me non devi temere niente.
Lo sai perchè continui a tornare.
E io continuo ad aspettarti.

Non sopporto questa paura che ogni tanto ti viene.
Non voglio pensare che,prima o poi,questa paura sarà così grande che non tornerai più.

Non c'è nessuna,ci sei solo tu.

Una personalità stramba ma ordinata,trasparente come certe melodie che sullo spartito hanno un ordine preciso,un'armonia strutturata e che invece alla fine si rivelano complicate da domare,non obbediscono,si impennano sulle corde,fanno tremare l'archetto e fanno come vogliono loro.
Lei era così.
Sembrava innocua e ordinata.
Invece non c'era niente di semplice in lei.

Sei strana.
Sei la cosa più assurda che mi sia mai capitata.
E quando ti dico che ci sei solo tu,non lo dico per scherzare,nemmeno per lusingarti o farti contenta.
Lo dico seriamente.

"Tu sei completamente pazza"
"Lo so,non ricordarmelo"

Senti,io lo so che non so fare niente.
Lo so che non sono come te.
Però,per favore,tienimi anche se sono così.
Non mi mandare via.

Non ha mai avuto più paura di così.
Non è mai stata più felice e disperata di così.
Quando lui la bacia le pare davvero di aver vissuto tutta la sua vita a trattenere il fiato in fondo al mare.

Quando la lingua di lei gli guizza nella bocca,capisce che è la cosa più giusta.
Che è nel posto giusto.
Che è completamente,perdutamente pazzo di lei,come non gli è mai capitato prima,in tutta la sua vita.

Tu sei libera.
A dispetto di tutto e tutti,sei libera.
Non dare retta a nessuno,continua ad andare per la tua strada.

Non ha idea di come abbia fatto anche solo a viver,a respirare,a mangiare prima di incontrarla.

Ha la smania di proteggermi ma mi protegge dalle cose sbagliate.

Io lo so che devo avere pazienza perchè un giorno tutto sarà diverso.
Perchè adesso c'ho una speranza e la mia speranza è lui.

Non ti devo niente.
Ti sei preso tutto.
Mi hai succhiato la vita e la gioia di vivere a adesso per favore vattene affanculo.

"Non ti farò del male"
"Lo so.Fi tutte le persone al mondo,tu sei l'unico che non mi ha mai fatto del male"

"Che cosa stai facendo?"
"Ti annuso.Così mi resta dentro tutto il giorno"

Da fuori sarebbe sembrata normale,la solita ombrosa,infelice da sempre.
Ma dentro era cambiato tutto.
S'erano accese altre stelle.

"Te ne pentirai"
"Mi sono già pentito.Mi sono pentito di averti incontrata,di aver sprecato anni insieme a te"

Perchè rovinarti la vita da solo è un conto.
Che sia la persona che credevi di amare a rovinartela di proposito è tutta un'altra cosa.

Non mi serve un tuo ricordo.
Io voglio te.

Un uomo ha bisogno di una cosa nella vita.
Ha bisogno di qualcuno che continui costantemente a perdonarlo.

L'amore viscerale,sconsiderato,senza futuro.
Un amore che perdona tutto.

Resta viva.
Qualunque cosa succeda,sopravvivi.
Resta viva.

Ognuno soffre a modo suo e cerca di nasconderlo come può.

C'era da sentirlo il suo dolore.
C'era da vederlo che le trasudava dalla pelle,un veleno di cui neanche lei sapeva il nome.

Non t'ammazzerà proprio nessuno.
Non t'ammazzerai nemmeno da sola.
Mi prendo io cura di te.

"Non me lo puoi impedire"
"Non sarò io a impedirtelo.Sei tu che prima o poi capirai che non puoi farne a meno"

Guardò la sua famiglia che la fissava attonita.
Si rese conto che erano degli sconosciuti.
Che non la tratteneva più niente.

Come faremo a bruciare tutto quello che eravamo.
Tutte le speranze,i sogni.
Come faremo ad andare avanti?
Come faremo?

Cercava se stessa.
Non si riconosceva più.
Stava diventando un'altra cosa.

Dice che niente poteva salvarlo,nemmeno io.
E che devo smetterla di punirmi per cose che non potevo cambiare.

Ci sono cose che non vanno raccontate.
Ci sono cose che devono restare sepolte nei posti bui della memoria,in attesa di un'onda che possa allagare tutto,che possa spazzarle via.

"Lo hanno dimenticato tutti.Non c'è più niente,è stato cancellato da tutti..."
"Ma io me lo ricordo e questo basta."
Non è vero che non ha una casa.
Non è vero che lo hanno dimenticato tutti.
Lei se ne ricorda.
E'lei la sua casa.

C'era una forza in lei.
Una forza segreta,simile alle rocce irte.
E quella forza l'aveva fatta sopravvivere.

Puoi guardarti indietro quando vuoi,ma il passato non cambia.

Devi dividere le cose:da una parte il sangue dall'altra l'amore.

Lui è stata la pietra a cui mi sono tenuta per non franare.

Non pensava a niente che non fosse un uomo già morto.

"Ci pensi ancora?"
"Ci penserò tutta la vita"

Lì dentro c'è solo cenere.
Sono sparite le ossa,le braccia,le mani e il sangue.
Sono spariti gli occhi che aveva quando la guardava.
Sono spariti tutti i ricordi.
E'diventato tutto cenere.
Il cuore però c'à.
Batte solo da un'altra parte e continuerà a battere.



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