giovedì 2 febbraio 2017

"Il segreto di Elena" Nicola Ronchi (2014)




LA TRAMA:
Quando Dario si accorse delle ferite da taglio sulla delicata pelle di Elena,tenute nascoste fino ad allora,il mondo gli crollò addosso:
perchè lo faceva?
Il medico del pronto soccorso aveva pronunciato una parola terribile,angosciante,mostruosa:
autolesionismo.
Perchè,nonostante 2 anni insieme,non gli aveva mai parlato del suo problema?
E perchè continuava a tacere,nonostante confessasse di amarlo alla follia?
Cosa o chi voleva coprire?
Dario voleva andare a fondo,scavare nel passato della sua amata Elena,sapere tutto sui suoi misteriosi genitori,sull'amica del cuore che lui,stranamente,non aveva mai conosciuto,su chi frequentava quando non erano insieme.
In una continua lotta fra sentimenti,amore e mistero,Dario era certo che,dopo il ricovero in un istituto psichiatrico,avrebbe scoperto,finalmente,l'inconfessabile segreto che Elena celava nell'abisso della propria coscienza.

IL MIO GIUDIZIO:
Non c'è 2 senza 3.
Dopo aver letto,e aver assolutamente apprezzato,l'ultima e la prima opera di Nicola,
non potevo certo farmi mancare il suo romanzo di mezzo. 
(E ancora una volta apro una parentesi per ringraziarlo sia per la fiducia accordatami,sia per avermi inviato il suo libro!
Oltre a essere un ottimo autore è anche una persona squisita,alla mano e disponibile come,al giorno d'oggi,purtroppo se ne trovano poche!).

Così come "La strada della follia" e "L'amica",anche "Il segreto di Elena" avvince sin dalle prime pagine.
Nicola,oltre a una fervida e a tratti perversa fantasia che,a quanto pare,si ripercuote poi anche nei suoi sogni,ha la capacità di farti affezionare immediatamente ai personaggi che ci presenta, 
a farli sentire come amici di vecchia data e di cui si è curiosi di sapere cosa accada alle loro vite.
Per quanto mi riguarda,ho divorato il romanzo in poco più di 2 giorni.
L'ho letto prevalentemente di sera,prima di dormire (giusto per conciliarmi il sonno!),
e ogni volta dicevo: "Leggo l'ultimo capitolo poi smetto".
Ma immancabilmente,l'ultimo capitolo diventava sempre il penultimo.
Stanotte,con la palpebra calante delle 2 del mattino,ho ceduto al sonno....
ma stamani alle 7 ero già col libro in mano,troppo curiosa di sapere come sarebbe andata a finire.

La narrazione è scorrevole e fluida ma,allo stesso tempo,ricca di suspence.
Il titolo della storia è "Il segreto di Elena" ma qui,di segreti,pare che ce ne sia più di uno.
Ogni personaggio ha,infatti,qualche scheletro da celare ben bene nel fondo del proprio armadio.
Tutti,sembra,tranne Dario...che con la sua aria da bonaccione,da ragionier Fantozzi per fortuna un pò meno sfigato, si chiede cosa abbiano da nascondergli quelli che,fino a poco tempo prima,
riteneva le persone più importanti della sua vita: la fidanzata Elena, il miglior amico Alfredo, il cugino Alessandro...e poi,in un crescendo di tensione emotiva, anche gli altri abitanti del quartiere in cui è nato e vissuto da sempre.
Perchè il medico che ha in cura Elena sembra ogni volta sul punto di volergli dire qualcosa ma poi non si espone?
Perchè il fornaio,tirchio e braccino corto, lo guarda con pietà e gli regala il filone di pane?
E perchè gli amici del bar,quelli con cui ogni tanto fa una partita a tressette,improvvisamente sembrano avercela con lui?


"Questa era l'unica convinzione che aveva: tornare a essere felice con il suo unico amore.
Chiedeva troppo? 
Eppure di sfortuna ne aveva avuta abbastanza nella sua vita...non si meritava di soffrire ancora".
Rimasto improvvisamente orfano 15 anni prima,all'età di 20 anni, in seguito ad un'aggressione da parte di un pazzo che si era introdotto in casa loro e aveva ucciso i suoi genitori a colpi di machete,mentre lui era intento ad ascoltare musica in camera sua...
non solo aveva dovuto subire lo shock di scoprirne i cadaveri in una pozza di sangue,
ma stava facendo i conti con un trauma della sua vita difficile da superare.
E adesso che la sua esistenza sembrava finalmente aver preso la piega giusta:
una fidanzata,un lavoro,tanti progetti per il futuro...
ecco che cominciano nuovamente a cadergli in testa nuove tegole.
Dario si sente una vittima,agnello sacrificale di troppi carnefici.
Ma chi può dire,in realtà,chi sia la vittima e chi il carnefice?

Un romanzo particolare che a tratti può sembrare surreale.
A tutto c'è un limite di sopportazione,viene da dire.
Però, a pensarci bene, non è nemmeno poi così surreale.
"Loro sanno bene cosa significhi essere innamorati alla follia di qualcuno.
Già,ho detto proprio così:alla follia.
Perchè bisogna essere pazzi davvero per amare qualcuno che ti fa del male".

E allora si può leggere questa storia anche in chiave metaforica:
le ferite fisiche possono diventare quelle l'anima.
Ci sono rasoiate che ti incidono la pelle e te la fanno sanguinare;
che lasciano cicatrici che poi,col tempo, andranno a scomparire.
Ma ci sono anche altri tipi di rasoiate,e sono quelle peggiori:
quelle che ti incidono l'anima.
E il sangue che sgorga dall'anima,il sangue di chi non si arrende,
di chi per amore è pronto a tutto e disposto a tutto,quello non si ferma... è inarrestabile.
E' un dissanguamento lento, che ti distrugge, ti uccide ma allo stesso tempo non ti uccide.
E le cicatrici dell'anima...quelle non scompaiono mai.

Il finale?
Ovvio che non ve lo dico.

Ma Nicola,ormai si sa, è l'uomo del "niente è come sembra"...
Quindi aspettatevi di tutto.
Anche che il segreto di Elena,a conti fatti,non venga mai svelato!

IL MIO VOTO:
Avvincente,originale,scorrevole.
Ricco si suspence e colpi di scena.
Consigliatissimo!
Ma attenzione perchè i romanzi di Nicola creano dipendenza!!!! :-)


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