martedì 15 ottobre 2013

"L'amore quando c'era" Chiara Gamberale (2012)









LA TRAMA:
Uno dei casi della vita,un momento triste,diventa l'occasione forse a lungo cercata,per ricucire un filo che si era spezzato:
Amanda,che ha amato perdutamente Tommaso e lo ha lasciato senza spiegazioni da 12 anni,scrive una mail di condoglianze che è anche un messaggio nella bottiglia.
Come stai? Dove sei? Chi sei diventato?
E soprattutto:l'hai trovata,tu,mio antico grande amore,la ricetta per la felicità?
Tommaso risponde prima cauto,poi incapace di resistere alla voce di un passato bruciante che si fa viva e presente.
Tommaso è sposato,ha 2 splendidi bimbi e un equilibrio che pare felicità.
Amanda no.
Lei vive sola e alla perpetua ricerca di una compiutezza enza rimpianti:quell'alchimia misteriosa che solo gli altri,accanto a noi,sembrano trovare,ma che a noi è quasi sempre preclusa.
Ai suoi alunni di scuola Amanda affida un tema sulla felicità e le risposte sono tanto semplici e autentiche da lasciarla incerta sulla soglia di se stessa.
Forse solo l'antico amore,oggi ritrovato,può offrire la chiave della gioia senza compromessi.
O,invece,sono i compromessi la sola chiave della gioia possibile?
Con coraggio Amanda rivela a Tommaso la sua risposta a questa domanda che tutti,prima o poi,ci poniamo.
Come una mail inattesa,come un sms che giunge nella notte,come un tema scritto da ragazzi e ritrovato per caso:così la pienezza di un amore passato ci ritorna addosso all'improvviso,quasi a tradimento,con il rischio che tutto,al confronto,impallidisca.
E allora bisogna decidere se guardare avanti,dove nulla è certo,ma tutto possibile,o indietro,dove la sirena confortante di una pienezza perduta ci chiama col suo canto...




IL MIO GIUDIZIO:


Altro romanzo di piccole dimensioni che ho macinato in nemmeno un'ora.
La Gamberale per farmi contenta dovrebbe scrivere un libro al giorno oppure scriverne uno di almeno 1000 pagine,che mi possa accompagnare per un bel pò!

Ancora mi chiedo chi me l'abbia mandato questo angelo della narrattiva,che,oltre alla passione della scrittura,ha in comune con me tante cose:
stesso anno di nascita,
entrambe ultratrentenni senza figli (ormai una rarità,trovare una donna alle soglie dei 40 "sfigliata"...ti guardano tutti come se fossi un'aliena),
entrambe con una profonda introspezione che a tratti rasenta la paranoia.
E in ogni volta racconta situazioni che mi sono trovata,bene o male,a vivere in prima persona.

In queste 90 pagine,che scorrono veloci come acqua fresca,si riallaccia il rapporto fra Amanda (insegnante di lettere in una scuola media) e Tommaso (avvocato),interrotto, all'improvviso e senza una vera motivazione,da lei 12 anni prima.
La scusa per ricontattarlo dopo tanto tempo sono le condoglianze che Amanda vuole porgergli,avendo saputo della scomparsa del padre di lui.
Ma la conversazione presto verte su altri punti.
Amanda si rende conto che,nonostante il recente lutto che lo ha colpito,Tommaso,tutto sommato,è un uomo sereno e realizzato,accanto a sua moglie e ai suoi 2 figli e gli chiede quale sia il segreto per raggiungere questa felicità che lei non è mai riuscita a trovare.
Domanda che,però,porterà Tommaso a mettere in discussione tutta la sua vita e soprattutto la sua apparente stabilità emotiva e familiare.

La trama mi ha impressionato molto,in quanto,giusto un anno fa,mi sono trovata nella stessa situazione di Amanda:venuta a conoscenza  della morte del padre di una persona per me molto importante ma con cui non ho più rapporti da tempo,sono stata a lungo indecisa  se rifarmi viva con una mail per esprimergli il mio cordoglio ma poi,memore del fatto che non aveva risposto a un mio precedente messaggio di auguri,ho deciso di soprassedere e rispettare la sua volontà di silenzio.
Ma avrei tanto voluto essergli anche solo virtualmente vicina in un momento del genere e fargli capire che,a distanza di anni,lo porto ancora nel mio cuore.

Questo romanzo è inoltre un ottimo spunto di riflessione su come l'abitudine e il dare per scontata una relazione,possano portare a tirare fuori il peggio di noi stessi e far sì che,alla lunga,anche il più bello ed intenso dei rapporti finisca per logorarsi.

E,allo stesso modo,fa capire che,errore in cui incappo spesso anche io,la vita non deve essere un perenne rimpianto per ciò che è stato e non è più,
oppure un continuo immaginare quello che potrà essere.
La vita va vissuta appieno nello stesso momento in cui la stiamo vivendo,qui e ora,senza crogiolarsi nel passato o proiettarsi nel futuro.

Lo stile narrativo,un susseguirsi di email,sms e telefonate,mi ha ricordato molto il romanzo "Scrivimi ancora" di Cecilia Aehern.

Forse "L'amore quando c'era" è un pò troppo breve per essere definito un vero e proprio romanzo,si configura più come un racconto,ma è comunque un prodotto che diverte e allo stesso tempo fa pensare e che comunque vale la pena di leggere.

E la Gamberale è una persona con cui davvero mi piacerebbe aver modo di chiacchierare un pò a tu per tu,per scambiarci i nostri reciproci punti di vista su tanti argomenti.




IL MIO VOTO: * BUONO *



LA SCRITTRICE:
  


 








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