L’interesse nei suoi confronti si era esaurito quella sera ,lui avrebbe avuto voglia di stare con lei,di fare l’amore con lei x il resto della vita.
“Sai che mi dà fastidio quando mi dicono di non agitarmi.
E’ tutta la vita che cerco di non agitarmi.
Non mi è concesso agitarmi.
Beh,adesso invece sono agitata,ok?
Non riesco a farci un cazzo.Potessi,mi calmerei,ma non ci riesco!!!”
+ cose scopriva,+ provava rabbia,disprezzo,indignazione.
Non intendeva lasciar perdere.
Nessuno sarebbe riuscito a dissuaderla.
Il terrore fa scattare l’istinto di sopravvivenza e le probabilità di sopravvivenza sono maggiori se ci si comporta in maniera civile e non si fa incazzare il prossimo senza motivo.
Lui era tutto ciò che nella sua vita aveva + senso e al tempo stesso ne aveva meno.
Voleva stare vicino a lui,sentire che tutto era possibile.
Il suo desiderio di intimità era insaziabile,xchè ciò che desiderava era irraggiungibile.
Con lui non aveva mai avuto ciò che desiderava e proprio x quello continuava a desiderarlo in maniera palpabile.
Lo aveva desiderato fin dal principio e aveva provato un’attrazione fortissima nei suoi confronti fin dal primo istante.
Era un’attrazione disperata,che la appagava e al tempo stesso le lasciava un senso di vuoto.
Non sapeva nemmeno lei se era + furiosa o amareggiata,se provava + amore o odio.
Quel che era certo era che qualcosa si era spezzato,era morto.
I ricordi sono come le cose che si trovano in cucina,pezzi e bocconi nei cassetti e negli armadietti,avanzi che sembrano inutili o persino cattivi e invece possono addirittura migliorare il pane fatto in casa
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